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Pride Budapest, campo largo compatto contro Orban
Domani a Budapest è in programma il Pride, ma non sarà un appuntamento come gli altri, questa volta il corteo ungherese sarà sotto i riflettori anche da un punto di vista politico. Il motivo è legato alle conseguenze della decisione del presidente Orban che, attraverso una legge da poco approvata dal suo Paese, di fatto impedisce ogni manifestazione in difesa dei diritti Lgbtq+. Per questo almeno 40 eurodeputati progressisti voleranno da Bruxelles a Budapest per partecipare, domani, al Pride vietato. E dall’Italia, sempre per contestare i divieti imposti dal premier ungherese, – riporta Il Corriere della Sera – partiranno circa 30 tra deputati e senatori del “campo largo” (in versione ampliata), perché oltre alla segretaria del Pd Elly Schlein e alle delegazioni di M5S, Avs e Italia viva, ci saranno anche il leader di Azione Carlo Calenda e rappresentanti di +Europa.
Una grande alleanza, quella italiana, che si ricompatta sui diritti dopo i ripetuti strappi su temi come il riarmo pro Ucraina e la linea su Gaza. La presidente della Commissione von der Leyen – prosegue Il Corriere – ha chiesto che Budapest permetta il Pride: “Il divieto è contro i valori Ue“. Il luogo da cui partirà il corteo è tenuto top secret per evitare l’intervento preventivo della polizia, che alla vigilia ha ricevuto l’ordine di disperdere i manifestanti. Gli organizzatori, sotto la regia del sindaco (progressista) di Budapest Gergely Karácsony, sveleranno il punto di ritrovo solo un’ora prima, attraverso chat e social.
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