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Borse europee: aprono in calo in attesa della Fed

Le Borse europee aprono in calo e sulla difensiva, in attesa della riunione della Fed di mercoledì prossimo e dopo che in Cina le vendite al dettaglio si sono indebolite a novembre, sollevando preoccupazioni sulla seconda economia mondiale. A Francoforte il Dax è piatto a +0,02% a 20.316,95 punti, a Londra Ftse 100 cede lo 0,63% a 8.210,25 punti, a Parigi il Cac 40 scende dello 0,48% a 7.321,61 punti e a Madrid l’Ibex-35 cala dello 0,63% a 11.715,00 punti.

Questa settimana la Federal Reserve è pronta a tagliare il suo tasso di interesse chiave di 25 punti base, ma i mercati sono cauti sulla traiettoria dei tassi a lungo termine della banca centrale Usa, poiché l’inflazione rimane su livelli elevati e rischia di riprendere ad aumentare.

Borsa Milano: apre in calo (-0,81%), balza Tim

Apertura in calo per Piazza Affari con l’indice Ftse mib che cede lo 0,81% a quota 34.458. I mercati sono in attesa della riunione di domani della Fed, mentre i deboli dati economici cinesi pubblicati lunedì e il timore dei minacciati rialzi dei tassi Usa hanno ridotto la propensione al rischio degli investitori.

Tira dritto invece la Banca centrale europea che prevede, come affermato ieri dalla presidente Christine Lagarde, di tagliare ulteriormente i tassi di interesse se l’inflazione si assesterà sul suo obiettivo del 2% come previsto. Lo scenario politico incerto in Germania e Francia persiste. Il Parlamento tedesco ha sfiduciato il cancelliere Olaf Scholz, aprendo la strada alle elezioni anticipate.

Sul listino milanese balza Tim a +2,62% dopo le voci di un interesse del fondo britannico Cvc, che guarderebbe alla quota del 24% detenuta da Vivendi, media company francese, in Telecom Italia. Nel comparto del credito l’attesa è per la riunione del Cda di Banco Bpm che si riunirà in mattinata e dovrebbe esprimersi sull’Ops Unicredit dopo il deposito del prospetto in Consob, avvenuto venerdì 13.

La riunione era convocata da tempo ma dovrebbe essere in gran parte dedicata al tema dell’ops. Intanto l’ad Unicredit Andrea Orcel, venerdì sera, quando la banca ha depositato il documento di offerta dell’Ops su Banco Bpm ha detto.

“Riteniamo che la nostra offerta agli azionisti di Bpm sia congrua, in quanto portante un premio pari a circa il 15-20% rispetto al prezzo dell’azione Bpm prima che fosse influenzato positivamente dall’offerta in corso su Anima e da ulteriori speculazioni riguardo a possibili operazioni di M&A”. Al momento Bpm cede lo 0,53%, Unicredit lo 0,44%, Intesa lo 0,66%. Scivola in apertura Eni che ha ceduto il 6,3%, poi è andata in asta di volatilità e adesso perde circa l’1%. Tra gli altri energetici Enel -0,76%. Contrastato il comparto industriale con Stellantis -0,14% e Leonardo +0,35%.

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