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Borsa, l’Europa rimbalza dopo un martedì nero. Piazza Affari positiva 

Le Borse europee rimbalzano in avvio di contrattazioni dopo il martedì nero seguito all’entrata in vigore dei super dazi di Trump sui prodotti di Canada, Messico e Cina. A trainare i listini, i possibili compromessi sui dazi Usa e la riforma che la Germania si appresta ad approvare per rafforzare la difesa e le infrastrutture. Nei primi scambi il Dax di Francoforte è maglia rosa a +2,3% e 22.843,99 punti, l’indice Ftse 100 a Londra sale dello 0,60% a 8.810,38 punti e il Cac40 a Parigi avanza dell’1,4% a 8.161,28 punti. Apertura in forte rialzo anche per Piazza Affari, che in avvio di scambi guadagna l’1,3% a 38.226,79 dopo il netto calo finale di ieri (-3,41%). Il rimbalzo è trainato dai titoli di Prysmian (+4,24%), Stellantis (+3,59%), Stmicroelectronics (+3,21%) e Iveco (+3,07%). In ribasso invece Italgas (-3,37%). Hera (-3,22%), Terna (-3,02%) e Snam (-2,19%).  

Gli occhi degli investitori rimangono puntati sul tema della guerra commerciale: ieri – giorno in cui sono entrate in vigore le tariffe del 25% a Canada e Messico e di un altro 10% alla Cina – il presidente americano Donald Trump, parlando nella notte al Congresso, ha definito i dazi non solo necessari alla protezione del made in Usa ma “dell’anima degli americani”. Una posizione che mostra come li consideri uno strumento da usare in modo aggressivo e permanente, non solo negoziale. A rasserenare gli animi, in realtà, già nella tarda serata di ieri ci aveva pensato però il segretario al Commercio statunitense, Howard Lutnick, che in serata ha detto che i dazi a Canada e Messico non verranno sospesi, ma il presidente sarebbe intenzionato a “ragionare” per un compromesso “nel mezzo” che potrebbe essere annunciato già oggi.

Intanto però Wall Street ha chiuso ieri una seduta in forte calo azzerando, di fatto, i guadagni post elettorali, mentre il mercato attende di valutare il rapporto sull’occupazione Adp e l’Ism servizi, in uscita oggi.

Sul fronte asiatico, Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,23% e le Borse cinesi hanno guadagnato circa mezzo punto percentuale dopo che Pechino ha fatto sapere di aver fissato un obiettivo di crescita economica di circa il 5% per il 2025, di aver alzato l’obiettivo di deficit fiscale al 4% del Pil dal 3% dello scorso anno e infine di aver stabilito un obiettivo di inflazione al consumo di circa il 2%. Sul fronte macroeconomico, in Europa si attendono i dati sul Pmi Servizi e quelli sui prezzi alla produzione.

Sul valutario, l’euro continua a rafforzarsi sul dollaro e scambia a 1,063 (da 1,052 della vigilia). La moneta unica vale anche 159,38 yen (da 156,29), mentre il cross dollaro/yen è a 149,77 (da 148,51). In deciso calo il Bitcoin che torna sotto i 90.000 dollari a 87.470 (-5,2%). Debole il petrolio, con il Wti che scambia a 68,08 dollari al barile (-0,28%) e il Brent a 71,07 dollari (+0,04%). In calo dell’1% il gas ad Amsterdam a 43,02 euro al MWh.

Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi è sceso sotto quota 100 punti per la prima volta dal settembre 2021. Il differenziale apre a 98 punti dai 107 della chiusura di ieri. Il rendimento viaggia intorno al 3,6%, mentre gli investitori valutano il potenziale aumento della spesa per la difesa in Europa e le tensioni commerciali. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha rivelato che i nuovi piani per rafforzare l’industria della difesa europea potrebbero mobilitare quasi 800 miliardi di euro. Ha anche proposto di concedere agli Stati membri una maggiore flessibilità fiscale per gli investimenti nella difesa, insieme a 150 miliardi di euro in prestiti per sostenere queste iniziative. Sul fronte della politica monetaria, si prevede che domani la Bce taglierà i costi d’indebitamento per la quinta volta.

 

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