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Epstein, i documenti fanno tremare Trump: il Dipartimento di Giustizia lo avverte, il tycoon minimizza

Non c’è pace per Donald Trump: stavolta a far tremare la poltrona del tycoon è la rivelazione – firmata Wall Street Journal – che il Dipartimento di Giustizia avrebbe avvertito l’ex presidente della presenza del suo nome tra le carte scottanti del caso Epstein. Un nome che, a quanto pare, ricorre più volte nei dossier esplosivi esaminati all’inizio dell’anno dagli investigatori federali. A confermarlo sono alti funzionari dell’amministrazione, che parlano di un briefing “di routine” alla Casa Bianca, lo scorso maggio.

Trump “avvertito”, ma minimizza: “Nessuno mi ha detto nulla”

A maggio, la ministra della Giustizia Pam Bondi e il suo vice avrebbero incontrato Trump per avvisarlo che il suo nome – insieme a quello di molti altri personaggi di alto profilo – compariva tra i documenti raccolti su Epstein. Nessun avviso formale, certo, e un incontro che, secondo le fonti, avrebbe toccato vari argomenti. Ma il messaggio sarebbe arrivato forte e chiaro: in quelle carte, Trump c’è, eccome.

Durante il faccia a faccia, Bondi e il suo vice hanno chiarito che le carte in questione erano piene di informazioni non verificate su centinaia di persone che, negli anni, hanno orbitato intorno a Epstein – incontri, socialità, amicizie più o meno imbarazzanti. Nulla di penalmente rilevante (almeno ufficialmente), ma abbastanza da far scattare la tensione ai piani alti della politica USA.

 

La lista degli amici di Epstein resta top secret: “Troppo rischiosa da pubblicare”

Altro dettaglio non da poco: i funzionari del Dipartimento di Giustizia hanno confermato che, almeno per ora, non hanno alcuna intenzione di pubblicare altri documenti su Epstein. Motivo? Rischio di diffondere materiale pedopornografico e informazioni sensibili sulle vittime. Trump, dal canto suo, si sarebbe rimesso alla decisione del dipartimento. Eppure, quando un giornalista la scorsa settimana ha chiesto spiegazioni, il tycoon ha negato: “Nessuno mi ha detto che il mio nome fosse nei documenti”.

Maxwell convocata alla Camera: il cerchio si stringe

Nel frattempo, la vicenda Epstein continua a turbare i sonni di molti potenti. La commissione di vigilanza della Camera ha convocato Ghislaine Maxwell, l’ex “regista” del giro di Epstein, oggi in carcere in Florida, per l’11 agosto. Anche il Dipartimento di Giustizia è pronto a incontrarla. Sul tavolo, ancora una volta, la “lista dei clienti” che – parole di Bondi – era “sulla sua scrivania” a febbraio.

Conclusione? Pochi dettagli certi, molte domande senza risposta. Ma intanto, anche questa volta, Trump resta nell’occhio del ciclone.

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