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Usa, Trump celebra sentenza Corte Suprema: “Colpita truffa dello ius soli”

Donald Trump ha celebrato su Truth Social la decisione della Corte Suprema che ha limitato l’uso delle ingiunzioni nazionali da parte dei tribunali distrettuali, consentendogli di portare avanti anche il suo ordine esecutivo contro il diritto alla cittadinanza per nascita. “Grande vittoria alla Corte Suprema degli Stati Uniti! – ha scritto il presidente – Anche la truffa dello ius soli è stata, indirettamente, colpita duramente. Deve riguardare i figli degli schiavi (lo stesso anno!), e non la truffa del nostro processo di immigrazione”.

Nel suo messaggio, Trump ha ringraziato i vertici del Dipartimento di Giustizia: “Congratulazioni al Procuratore Generale Pam Bondi, al Solicitor General John Sauer e all’intero Dipartimento di Giustizia”. Ha inoltre annunciato una conferenza stampa alla Casa Bianca alle 11.30 (19.30 ora italiana). La sentenza della Corte, pur non entrando nel merito costituzionale dello ius soli, rappresenta una vittoria fondamentale per Trump perché limita l’autorità dei giudici federali nel bloccare a livello nazionale i suoi ordini esecutivi, favorendo così l’attuazione della sua agenda politica.

Usa, Corte Suprema apre ad azione Trump per mettere fine allo ius soli

La maggioranza conservatrice della Corte Suprema ha deciso di permettere a Donald Trump di adottare misure per applicare il suo controverso ordine per mettere fine al diritto alla cittadinanza per nascita, lo ius soli che è da centinaia di anni alla base della formazione stessa degli Stati Uniti.

Con una sentenza passata con sei sì e con i tre no delle giudici liberal, infatti non è stata riconosciuta l’autorità dei giudici di bloccare a livello nazionale l’ordine esecutivo firmato da Trump. Ma le sentenze emesse per bloccarla possono valere solo per i gruppi e individui che hanno presentato ricorso contro l’ordine, argomenta la maggioranza conservatrice della Corte.

Pur non entrando nel merito della costituzionalità della decisione di Trump di negare ai figli di stranieri nati sul territorio americano la cittadinanza italiana, come sancito dal 14mo emendamento, la sentenza della Corte rappresenta un’importantissima vittoria per Trump perché la limitazione dell’autorità dei giudici federali nel bloccare i suoi ordini potrà avere un’ampia applicazione.

Dazi, Stati Uniti e Cina trovano l’intesa: Pechino annuncia la rimozione di restrizioni

La Cina ha confermato i dettagli di un nuovo accordo commerciale con gli Stati Uniti. Secondo quanto dichiarato dal ministero del Commercio di Pechino, Washington si impegnerà a revocare “una serie di misure restrittive”, mentre le autorità cinesi procederanno a “esaminare e approvare” le esportazioni di prodotti attualmente sottoposti a controlli, nel rispetto delle normative vigenti. Ad affermarlo e’ il presidente Donald Trump, aggiungendo che si aspetta di raggiungere presto un accordo con l’India. Il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha dichiarato a Bloomberg che l’accordo e’ stato firmato all’inizio di questa settimana.

Il portavoce del ministero ha auspicato che “Stati Uniti e Cina possano incontrarsi a metà strada”, promuovendo uno sviluppo “sano, stabile e sostenibile” delle relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi. Il riferimento è al quadro di colloqui avviato a Ginevra lo scorso maggio, in piena escalation della guerra dei dazi. A questi sono seguiti una telefonata tra il presidente cinese Xi Jinping e l’allora presidente statunitense Donald Trump all’inizio di giugno, e un successivo round negoziale a Londra.

Da allora, afferma il dicastero cinese, sono continuati “stretti contatti” con gli Stati Uniti attraverso il “meccanismo di consultazione economica e commerciale”, con l’obiettivo di ridurre le divergenze e rafforzare la cooperazione.

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