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Unicredit-Banco Bpm, Bruxelles boccia il golden power: il testo della lettera al governo
“La Commissione è giunta alla conclusione preliminare che l’Italia ha violato l’articolo 21 del Regolamento Concentrazioni” e “si invita l’Italia a presentare le sue osservazioni in merito entro 20 giorni lavorativi dal ricevimento della presente lettera”. E’ quanto si legge nella lettera inviata dalla Commissione – pubblicata da Repubblica.it e dal sito di Milano Finanza – attraverso la quale l’esecutivo Ue contesta l’uso del golden power da parte dal governo nei confronti della fusione tra Unicredit e Banco Bpm. “Se la conclusione preliminare fosse confermata – si aggiunge – la Commissione potrebbe adottare una decisione (…) in cui le ordina di revocare senza indugio il decreto”.
Unicredit, Buch (BCE) su Banco Bpm e Commerzbank: “Monitoriamo ciò che succede”
Claudia Buch, presidente del ramo di Vigilanza bancaria della Banca Centrale Europea, ha fatto sapere che Francoforte sta monitorando le operazioni di Unicredit. Interrogata nel corso di un’audizione al Parlamento europeo, per quanto riguarda l’offerta per Banco BPM, Buch ha dichiarato che la vigilanza bancaria della Bce “osserva molto attentamente” ma non prende posizione sui rilievi mossi dalla Commissione europea all’Italia, riguardo all’utilizzo del cosiddetto “Golden Power” sui casi di aggregazioni bancarie. “Ovviamente stiamo monitorando attentamente quello che sta succedendo. Qui è importante ricordare che noi e la Commissione abbiamo ruoli diversi”, ha sottolineato.
“La Commissione Ue ha un dialogo con le autorità italiane relativamente alla concorrenza e alla libertà di movimento dei capitali e non voglio interferire con queste valutazioni”, mentre la Bce guarda ai requisiti di solidità prudenziale delle banche. “Ma ovviamente monitoriamo”, ha ribadito. La Commissione europea ha inviato una lettera all’Italia in cui esprime il suo parere preliminare secondo cui il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 aprile 2025, che impone determinati obblighi all’entità risultante dalla fusione derivanti dall’acquisizione di Banco BPM da parte di Unicredit, “potrebbe costituire una violazione dell’articolo 21 del Regolamento UE sulle concentrazioni (EUMR) e di altre disposizioni del diritto dell’UE”.
In merito alla vicenda Commerzbank, Buch ha voluto evidenziare che nella vigilanza bancaria Bce “non interpretiamo le fusioni nazionali e transfrontaliere in modo diverso in alcun modo”. “Ovviamente, non parlo mai di casi individuali. Ovviamente noi monitoriamo attentamente ciò che sta accadendo”, ha aggiunto. “Il nostro ruolo quando prendiamo decisioni sulle fusioni è ovviamente legato ai poteri che ci vengono conferiti dalla regolamentazione appropriata per valutare le implicazioni prudenziali delle fusioni”, ha ribadito.
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