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Ucraina, Zelensky rilancia: “Io a Mosca? Venga Putin a Kiev”

Volodymyr Zelensky torna a respingere la proposta di Vladimir Putin di vedersi a Mosca e rilancia: “Venga lui a Kiev”. In un’intervista alla tv americana Abc News, il presidente ucraino dice: “Il presidente russo può venire a Kiev, io non posso andare a Mosca mentre il mio Paese è ogni giorno sotto i missili, sotto attacco, io non posso andare nella capitale di questo terrorista”.

Per Zelensky, l’insistenza di Putin a tenere l’incontro a Mosca ha solo lo scopo di “rimandarlo”. “Se qualcuno non vuole incontrarsi, può proporre qualcosa che non è accettabile per me o per altre parti”, ha sottolineato ancora il presidente ucraino, ribadendo la sua “disponibilità” a incontrare il leader russo in “qualsiasi formato”.

Ue: Dombrovskis, ‘mire Russia oltre Kiev, noi in vantaggio ma servono investimenti ingenti’

“Siamo consapevoli che le ambizioni espansionistiche della Russia si estendono oltre l’Ucraina. Oggi, l’Europa mantiene ogni vantaggio sulla Russia in termini di peso economico, tecnologia e popolazione. La priorità ora è far fruttare questi vantaggi ricostruendo le capacità difensive europee e sviluppando la nostra industria della difesa”. Lo ha detto il commissario europeo per l’Economia, Valdis Dombrovskis, in un intervento alla seconda giornata di lavori del forum Teha di Cernobbio, spiegando come “ciò richiederà investimenti ingenti e costanti e una forte cooperazione con i nostri alleati”.

“Abbiamo già adottato misure decisive – ha quindi ricordato – per facilitare questo investimento. L’iniziativa ReArm Europe Plan/Readiness 2030 della Commissione contribuirà a mobilitare un volume di risorse senza precedenti: fino a 800 miliardi di euro per la spesa aggiuntiva per la difesa nei prossimi quattro anni”, cifra alla quale si aggiunge lo strumento Safe da 150 miliardi di euro, ha detto Dombrovskis, i cui fondi “saranno raccolti sui mercati dei capitali e prestati agli Stati membri per sostenere investimenti in settori chiave come la difesa missilistica, i droni e la sicurezza informatica”.

Quindi, ha insistito il commissario, “il mio messaggio è molto chiaro. L’Ue sta ora adottando misure coraggiose e necessarie per rafforzare le nostre capacità difensive. Tutti gli Stati membri hanno un ruolo da svolgere in questo sforzo. È fondamentale investire di più, meglio e insieme per massimizzare le economie di scala e l’impatto degli investimenti aggiuntivi per la difesa. Questa è l’azione più essenziale che possiamo intraprendere per garantire la nostra prosperità a lungo termine e proteggere il nostro stile di vita. E, soprattutto, un’Europa in grado di provvedere alla propria sicurezza è un’Europa in grado di agire con maggiore influenza, credibilità e autonomia sulla scena mondiale”.

“Il primo passo per affrontare qualsiasi problema è riconoscerne l’esistenza. Gli sviluppi globali hanno ormai reso ampiamente chiaro che è necessaria un’azione urgente per sfruttare finalmente al meglio i nostri vantaggi competitivi e garantire la prosperità e la sicurezza a lungo termine dell’Europa. Le decisioni e le azioni che scegliamo di intraprendere per garantire la nostra libertà in questo momento cruciale avranno conseguenze profonde e di vasta portata. L’Europa ha dimostrato ripetutamente una straordinaria capacità di rispondere a periodi turbolenti con azioni decisive. Sono fiducioso che, con le azioni che ho delineato oggi, l’Ue supererà ancora una volta le sfide che ci troviamo ad affrontare e ne uscirà rafforzata”, ha concluso Dombrovskis.

Ucraina: Crosetto, ‘meno ottimista rispetto a un mese fa, pace è nelle mani della Russia’

“Purtroppo, per quanto riguarda l’Ucraina, è tutto e solo in mano alla Russia. Io voglio essere ottimista sempre, un mese fa lo ero di più, ma vedo che continuano ad attaccare senza soluzione di continuità, ogni giorno, anche dopo il vertice di Washington. Sembrano voler consolidare la loro occupazione delle quattro province ucraine già considerate soggette alla loro Costituzione mentre il Donbass per Kiev è una guerra di sopravvivenza. Per Zelensky la situazione è durissima”. Sono le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto in una intervista al Corriere della Sera. I volenterosi, spiega il ministro, “stanno lavorando a possibili scenari futuri, ma parlare di eserciti sul campo o difesa armata è come pensare a quali sedie mettere in cucina in una casa che ancora non è stata nemmeno pensata dall’architetto”. Su come fare però Crosetto mantiene il massimo riserbo: “Io la mia idea ce l’ho, ma non posso certo dirla in pubblico, perché ovviamente se si sapesse aiuterebbe chi la pace non la vuole. Ma dobbiamo renderci conto di quale è la situazione reale. Appunto, oggi è solo la Russia a poter decidere della pace o della continuazione della guerra. Serve una svolta”.

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