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“Perdere la fiducia in questa iniziativa sarebbe come perdere la speranza e rassegnarsi ad un futuro di morte, distruzione, miseria, e povertà”
“Dobbiamo essere fiduciosi perché, al momento, questa è l’unica iniziativa che potrebbe portare ad una pace”. L’europarlamentare Roberto Vannacci, vice-segretario della Lega, intervistato da Affaritaliani, commenta l’incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin, che si terrà venerdì 15 agosto, e la possibilità di raggiungere una tregua e poi la pace in Ucraina.
“L’Europa vara pacchetti di sanzioni, vota per la guerra ad oltranza, si vuole indebitare per 800 miliardi in armi, vuole dedicare annualmente lo 0,25% del PIL di ogni stato membro (per l’Italia circa 6,4 miliardi di euro/anno) al supporto militare all’Ucraina (mozione votata dagli eurodeputati del Pd a Strasburgo) e vuole comprare, con i nostri soldi, le armi agli statunitensi per poi regalarle a Kiev senza aver ottenuto, ad oggi, alcun risultato concreto. Anzi, l’esercito russo continua inesorabilmente ad avanzare in Ucraina occupando, ogni giorno, sempre più terreno ed incrementando, negli ultimi mesi, il ritmo delle conquiste”.
Vannacci poi prosegue: “Trump, invece, anche se in un contesto estremamente articolato e complesso, incontra Putin per negoziare una fine delle attività belliche. Perdere la fiducia in questa iniziativa sarebbe come perdere la speranza e rassegnarsi ad un futuro di morte, distruzione, miseria, e povertà. E giova ricordare che, se sono gli ucraini a dover supportare il maggiore onere diretto di questa guerra, subito dopo sono proprio gli europei a pagarne le conseguenze più aspre in termini di crisi economica, costo dell’energia, risorse devolute al supporto di Kiev e perdita di produttività e competitività con il resto del mondo, senza contare la perdita di immagine nel dimostrare la propria incapacità ed irrilevanza nelle relazioni internazionali”.
“D’altra parte l’Europa a trazione socialdemocratica della Von der Leyen e della sinistra che la sostiene non ha dato prova di saper negoziare, a giudicare dai risultati ottenuti proprio al tavolo sui dazi in cui l’embrione dell’Europa Nazione e degli Stati Uniti d’Europa si è dimostrato fallimentare, inadeguato e perdente. Meglio dunque che sia Trump a negoziare e a trovare una via d’uscita che, tuttavia, è bene ricordarlo, non potrà che costare qualcosa a entrambi i contendenti. Ma quello che l’Ucraina e l’Occidente pagheranno oggi sarà sicuramente meno di quanto rischierebbero di pagare domani”, conclude il vice-segretario della Lega della Lega ed eurodeputato Vannacci.
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