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Ucraina, Tusk: “Da Usa impegno a consultare Ue prima d’incontrare Putin”

Gli Stati Uniti si sono impegnati a consultare i partner europei prima dell’incontro con Vladimir Putin. Lo ha assicurato ai giornalisti polacchi il premier Donald Tusk, aggiungendo che l’importanza di mantenere l’integrità del territorio ucraino “non è solo una questione di solidarietà con il nostro vicino, ma anche di nostra sicurezza”. Tusk ha ammesso di nutrire “molti timori e molte speranze” riguardo all’incontro tra Trump e Putin, sottolineando la “tattica dell’imprevedibilità che Trump talvolta adotta quando si tratta di varie mosse e azioni”. Tusk ha ribadito che “per la Polonia e i partner europei deve essere chiaro che non si possono cambiare i confini con la forza”.

“La Russia – ha sottolineato – non deve poter beneficiare della sua invasione dell’Ucraina” e “l’Occidente, compresi i Paesi europei, non accetterà richieste russe che equivalgono semplicemente alla presa di territorio ucraino”. Tusk ha avvertito del rischio che Mosca possa pensare di poter mettere in discussione i confini di altri Paesi “nell’impunità”. Richiamando la storia polacca, ha ribadito il principio del “nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina”: “Dalla storia sappiamo – e la Polonia ne è stata spesso vittima – che quando le grandi potenze decidevano sul destino di altri Paesi senza la loro partecipazione ai negoziati, le conseguenze erano gravi”.

Ucraina, la spinta dell’Ue per far sedere al tavolo della pace anche Zelensky

I leader europei premono affinché l’Ucraina prenda parte ai negoziati tra Stati Uniti e Russia, in vista dell’incontro di venerdì prossimo tra Vladimir Putin e Donald Trump. I ministri degli Esteri dell’Ue discuteranno i prossimi passi prima dei colloqui in una riunione in videoconferenza domani, cui si unirà anche la loro controparte ucraina. L’idea di un incontro tra Stati Uniti e Russia senza Zelensky ha sollevato la preoccupazione che un accordo richiederebbe a Kiev di cedere porzioni di territorio, ipotesi respinta dall’Ue. “Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l’Ucraina“, hanno affermato i leader di Francia, Germania, Italia, Polonia, Gran Bretagna e Finlandia e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in una dichiarazione congiunta, esortando Trump a esercitare maggiori pressioni sulla Russia.

In un turbinio di colloqui diplomatici, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto telefonate con 13 controparti nell’arco di tre giorni, tra cui i principali sostenitori di Kiev: Germania, Gran Bretagna e Francia. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz spera e presume che Zelensky parteciperà al vertice in Alaska e anche i leader dei Paesi nordici e baltici – Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia – sostengono che nessuna decisione dovrebbe essere presa senza il coinvolgimento di Kiev. I colloqui sulla fine della guerra potrebbero aver luogo solo durante un cessate il fuoco, hanno aggiunto in una dichiarazione congiunta.

Per Kaja Kallas qualsiasi accordo tra Stati Uniti e Russia deve non solo includere Kiev, ma anche l’Unione. “Il presidente Trump ha ragione nel dire che la Russia deve porre fine alla sua guerra contro l’Ucraina”, ha detto Kallas “Gli Stati Uniti hanno il potere di costringere la Russia a negoziare seriamente. Qualsiasi accordo tra Stati Uniti e Russia deve includere l’Ucraina e l’Ue, perché è una questione di sicurezza per l’intera Europa“. Mark Rutte, segretario generale della Nato, ha dichiarato alla ABC che Trump sta “facendo pressione su Putin” e “venerdì metterà alla prova la sua serietà nel porre fine a questa terribile guerra”.

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