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Nel mondo Toyota, certe sigle non invecchiano: si tramandano come un testimone.
È il caso del nuovo Land Cruiser FJ, chiamato a raccogliere l’eredità di una storia che inizia nel 1951 con il Toyota BJ, primo veicolo a salire fino alla sesta stazione del Monte Fuji. In oltre settant’anni, il Land Cruiser è diventato un vocabolario fatto di affidabilità, durabilità e prestazioni off-road: circa 12,15 milioni di esemplari in più di 190 Paesi raccontano una promessa semplice, andare ovunque e tornare. Ora, con il FJ, quella promessa si apre a un pubblico ancora più ampio, mettendo al centro “Freedom & Joy”: libertà e gioia d’uso, senza rinnegare il DNA tecnico.
Nel 2026 la famiglia Land Cruiser conterà quattro anime. Accanto alla Station Wagon di punta (oggi Serie 300), alla Serie 70 “heavy-duty” e alla Serie 250 il “ritorno alle origini” introdotto nel 2024 arriva il Land Cruiser FJ, pensato per offrire la stessa sostanza con un temperamento più agile e accessibile. Toyota lo presenterà in anteprima al Japan Mobility Show 2025, dal 30 ottobre al 9 novembre, trasformando lo stand in una finestra sul futuro del marchio.
Il design è una dichiarazione d’intenti. Il nuovo FJ riprende la cabina squadrata tipica della stirpe, con proporzioni tese e superfici pulite che privilegiano abitabilità e capacità di carico. Il corpo vettura, rettangolare e “magro”, usa spigoli smussati per comunicare solidità senza appesantire. Davanti e dietro, paraurti segmentati e rimovibili non sono solo un vezzo estetico: migliorano la riparabilità e aprono alla personalizzazione. Tornano i fari rotondi, citazione diretta dei Land Cruiser storici, mentre i parafanghi svasati e la postura “piantata” rivelano che questo non è un esercizio di stile, ma un fuoristrada vero.
Dentro, il lavoro è tutto sulla funzionalità. La plancia orizzontale aiuta a percepire l’assetto del veicolo in ogni condizione; monitor e interruttori sono raccolti per ridurre i movimenti degli occhi; la manopola del cambio è dove devono andare le mani quando il terreno si fa complicato. Cofano e cruscotto bassi migliorano la visibilità in avanti, mentre la cintura dei finestrini ridotta consente di leggere meglio la superficie stradale anche su fondi rotti. A presidiare la sicurezza attiva c’è Toyota Safety Sense, con le più recenti funzioni di prevenzione e supporto alla guida, in linea con una filosofia che mette la tranquillità al centro dell’esperienza.
La sostanza tecnica passa dalla piattaforma IMV evoluta, ottimizzata per garantire altezza da terra, angoli caratteristicie quell’articolazione delle sospensioni che, Toyota sottolinea, è equivalente alla Serie 70. Il passo accorciato di 270 mm rispetto alla Serie 250 si traduce in una maneggevolezza concreta: raggio di sterzata minimo di 5,5 m, utile in fuoristrada quanto negli stretti tornanti di montagna. Sotto il pavimento arrivano bretelle di rinforzo; la maggiore rigiditàdel corpo vettura rende più stabile il comportamento, mentre la campagna di test off-road ampia e mirata ha individuato e risolto i punti critici prima del lancio. È la grammatica della durabilità: verificare, correggere, riprovare.
C’è poi un capitolo che parla la lingua della community: la personalizzazione. Il Land Cruiser FJ nasce con una serie di opzioni pensate per ampliare l’esperienza d’uso durante l’intero ciclo di vita del modello (con disponibilità variabile per area). Dai pannelli MOLLE interni per fissare attrezzature e modulare lo spazio, agli accessori outdoor che rendono il veicolo un compagno di viaggio completo, ogni scelta rimane coerente con l’idea di un 4×4 che deve “portarti oltre”, senza trucchi. È qui che l’omaggio al passato si allaccia al presente: estetica robusta, ma funzionale; dettagli “giusti”, ma con una logica d’impiego reale.
Toyota guarda anche oltre il veicolo. In parallelo sta sviluppando Land Hopper, un mezzo elettrico per la mobilità personale pensato per persone e picchi di carico leggeri: un compagno che puoi riporre nel bagagliaio e usare dove finisce la strada, su sentieri non asfaltati, tra boschi e montagne. Non è un vezzo, è un’idea di viaggio che allunga il raggio dell’esperienza: dal trasferimento quotidiano al turismo lento, dalla voglia di esplorare ai percorsi che il Land Cruiser FJ prepara e il Land Hopper completa.
La scommessa, in fondo, è questa: riportare il Land Cruiser al suo valore d’uso originario un mezzo semplice e robustocon la tecnologia giusta per oggi. Il nome FJ non è nostalgia, è una bussola. Libertà di muoversi e gioia di farlo nel proprio modo, con gli strumenti che servono davvero. In attesa delle specifiche di mercato e dei dettagli di gamma, l’anteprima del Japan Mobility Show 2025 mette in chiaro la rotta: stile che sa di storia, ingegneria che parla di futuro, fuoristrada che non ha bisogno di urlare per dimostrare chi è.
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