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                “Purtroppo noi climatologi sembriamo ormai un disco rotto che annuncia ogni anno un nuovo record.” Così Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio LaMMA, ha sintetizzato la situazione climatica della Toscana nel 2024 durante la presentazione del rapporto annuale a Palazzo Strozzi Sacrati, insieme al presidente della Regione Eugenio Giani. L’anno appena concluso ha registrato un’anomalia termica di +1,35°C rispetto al trentennio 1991-2020 e di ben +2,3°C rispetto al periodo 1961-1990. Anche il 2025 è iniziato all’insegna delle temperature eccezionali: gennaio si colloca tra i più caldi degli ultimi 70 anni con un’anomalia di +2,4°C.

Dieci mesi su dodici nel 2024 sono stati più caldi della media storica, con le uniche eccezioni di novembre (-0,1°C) e dicembre (-0,3°C). Il mese con l’anomalia maggiore è stato febbraio (+3,3°C), segnando l’assenza totale di ondate di freddo, nemmeno di breve durata. Questo andamento si conferma una tendenza consolidata: i mesi di febbraio più caldi in Toscana sono stati quelli del 2024, 2022, 2021 e 2020. Anche luglio (+2,3°C), agosto (+2,9°C) e ottobre (+2°C) hanno registrato anomalie significative.

L’inverno 2024 è stato il più caldo degli ultimi 70 anni (+2,4°C), seguito dalla seconda primavera più calda (+1,2°C) e dalla terza estate più calda dopo il 2003 e il 2022 (+1,8°C). L’anno ha visto un continuo susseguirsi di temperature superiori alla media, consolidando il trend del riscaldamento climatico.

La piovosità nel 2024 è aumentata del 20% rispetto all’anno precedente, con accumuli significativi sia nel centro-nord che nel sud della regione. Tuttavia, le precipitazioni si sono concentrate in pochi mesi: gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre hanno registrato piogge abbondanti, mentre luglio, agosto, novembre e dicembre sono stati più secchi della norma. Febbraio è stato il mese più piovoso con il doppio delle precipitazioni medie, mentre novembre ha segnato un deficit del 63% rispetto al valore atteso.

Nel 2024 la Toscana ha dovuto affrontare quattro stati di emergenza per eventi meteorologici eccezionali, con episodi di nubifragi intensi e danni ingenti. Due eventi particolarmente significativi si sono verificati a settembre: l’8, con ben 37.000 fulmini registrati nelle zone occidentali, e il 23, quando il basso livornese è stato colpito da precipitazioni estreme.

Il 2024 è stato il primo anno in cui la temperatura media globale ha superato la soglia critica di +1,5°C fissata dagli Accordi di Parigi del 2015, che prevedevano il raggiungimento di questo limite non prima del 2030. Il superamento anticipato e la frequenza crescente di anomalie termiche fanno temere che l’incremento della temperatura possa divenire strutturale.

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