Rinnovo Patente? Facile ed Economico
Napoli, i bambini sono angeli indifesi da accudire non killer da armare
Una mano tesa punta una pistola. Sembra una mano gracile, minuta, apparentemente gentile e innocua, invece è la mano di un potenziale killer. Sono immagini che arrivano dalla nostra amata Napoli nel giorno dell’appena trascorsa notte di Capodanno, che tra l’altro ha fatto registrare il record di feriti per botti e fuochi d’artificio…
Troppi bambini in questa città (luogo la cui confusione generale è acuita da un altissimo tasso di densità abitativo) non attraversano nessuna lieta infanzia, passando direttamente all’azione criminosa. Ne siamo feriti e delusi per la nostra società allo sbando e per le loro vite troppo velocemente inquadrate in un mondo difficile e devastante.
A Napoli ragazzi giovanissimi hanno sulle spalle esperienze lunghe e nebulose, a volte nell’ambito delle cosiddette “Baby gang”, e sanno bene, per certi aspetti, cosa stanno facendo: nei loro occhi non si coglie paura, ma inadeguata fermezza. Perché tutto questo? Di chi sono le colpe?
Difficile dirlo in un sistema così radicato nel quale il mal costume parte, non di rado, proprio dalla classe dirigente che a sua volta, però – bisogna dirlo – non sempre riesce a divincolarsi facilmente da situazioni ambigue radicatesi nel tempo.
Arduo uscirne, davvero, e fare i moralisti appare sbagliato poiché condannare qualcuno di specifico è sostanzialmente ingiusto: è la storia collettiva di quel territorio che ha determinato la condizione presente, fatta di compromessi e sottili, tragici “equilibri”. Con questo non si vuole al contempo nemmeno giustificare le azioni individuali per le quali ognuno resta responsabile…
Indubbiamente, però, ancora una volta, lo Stato non aiuta ad ottenere un pur lento cambio di rotta, verso un nuovo percorso che potrebbe assistere proponendo, ad esempio, riforme più coraggiose, stanziando anche maggiori risorse per le forze dell’ordine e, soprattutto, aiutando di più il popolo napoletano che troppo spesso sembra essere abbandonato a sé stesso.
Da questo punto di vista le istituzioni sono colpevoli e ci si augura adesso un’attenzione maggiore per l’intero circuito civico affinché una delle città più importanti, storiche, belle e strategiche d’Italia possa rifiorire ed entrare in un circuito di sviluppo che non potrà fare altro che dare nuovi impulsi vitali alla nazione tutta.
Quanto ai nostri bambini, infine, già coinvolti in vicende poco raccomandabili, c’è da sottolineare che non tutti i casi “picareschi” hanno la fortuna di vedere la loro vicenda sciogliersi in un “happy ending”, come ad esempio immaginato mirabilmente per l’Oliver Twist di dickensiana memoria, ma che nella realtà feroce, in troppi purtroppo saranno destinati, al contrario, a ben più tragica esistenza…
Martin Kutscher ci ricorda che “il bambino che ha più bisogno di amore lo chiederà nei modi meno amorevoli”, mentre Oscar Wilde sottolinea come “il modo migliore per rendere buoni i bambini è renderli felici”. Ricordiamo sempre a tutti che i fanciulli sono angeli indifesi da accudire, non killer da armare.
Rinnovo Patente? Facile ed Economico
Questo articolo è stato pubblicato in origine su questo sito internet