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The Jackal tornano con Pesci Piccoli 2: ‘Il paragone con Boris e quell’easter egg sullo scudetto del Napoli (che doveva andare, ma poi…)’ – L’intervista al cast
Pesci Piccoli torna su Prime Video con nuove storie: come spiegate il successo della prima stagione e quali saranno gli ingredienti che possono portarlo nella seconda?
Fabio Balsamo – “Il successo della prima deriva un po’ dalla curiosità di vedere i Jackal in un contesto diverso. E poi il legame tra le due stagioni è il lavoro, una cosa può piacere o meno, ma quando è lavorata crea un’attrazione a sè e attiri il pubblico a capire cosa ci sia dietro a tutto questo”
Aurora Leone – “Uno degli ingredienti della prima stagione che ha portato le persone ad affezionarsi è l’empatia che generano i personaggi: sono estremamente normali, non gli eroi a cui siamo abituati e che sogniamo, ma persone in cui ci rispecchiamo come pubblico”
Francesco Ebbasta – “C’è un racconto del vero in cui vuoi ritrovarti. Al di là dell’universo lavorativo – in un settore specifico come quello dell’agenzia pubblicitaria – si trova un discorso di relazioni, tessuto emotivo, amori e intrecci che nella seconda stagione esplodono in modo particolare. Credo per chi ha amato la prima, questo elemento sarà un punto di forza”
Gianluca Fru – “Dire che la seconda avrà successo… Io sono scaramantico… Questa parte della domanda la skippiamo. La prima stagione ha avuto successo perché è una serie molto sincera e arriva – più che al cuore – alla pancia di chi la vede”
Ciro Priello – “E soprattutto racconta delle dinamiche lavorative che i giovani d’oggi comprendono perché li vivono in prima persona. Una buona percentuale della popolazione mondiale capisce il lavoro che viene fatto sul web”
Gianluca Fru – “Aggiungo poi che le dinamiche lavorative sono comuni a tutti. Viene raccontata l’agenzia, ma in generale il mondo del lavoro, il rapporto tra i colleghi, l’amicizia, gli amori…”
Martina Tinnirello – “Per me il segreto del successo di Pesci Piccoli è stata la coralità e anche la presa in carico del mostrare la tenerezza. Veniamo da vent’anni in cui i prodotti sono diventati iper violenti… Per carità io amo l’horror e la mia non è una critica, però è diventato più ‘facile’ scrivere storie del genere. Invece parlare di tenerezza è molto ‘Tricky’, è difficile. In un attimo scadi nel patetismo. E’ una linea sottile e Pesci Piccoli la traccia…”
Cosa c’è in Pesci Piccoli di una serie italiana che ha fatto la storia quale Boris? Vi siete ricollegati in qualche modo a loro?
Fabio Balsamo – “Non volutamente. Il legame è dettato dal fatto che c’è il pretesto di un contesto lavorativo. Lì si crea una situazione molto particolare dove l’umanità vuole emergere, ma va anche un po’ controllata per la situazione legata al lavoro. Questo contrasto fa sviluppare una narrativa a mio avviso molto interessante. Perché non è una situazione di libertà – dove magari siamo a casa e facciamo quello che vogliamo – e al tempo stesso non c’è nemmeno un’eccessiva severità. Sono quei piccoli contesti dove bisogna essere professionali, mantenere i rapporti però a volte – vuoi, non vuoi – un momento di rabbia, una fragilità ci sono. Ed è una cosa bella, come il fiorellino che sboccia sul marciapiede dove non ti aspetti la natura: qui l’emozione e il sentimento trovano la forza di emergere”
Francesco Ebbasta – “E’ un onore anche solo un paragone del genere, siamo tutti super fan di Boris. Come tutte le cose che ci piacciono – e ce ne sono tante all’interno di Pesci Piccoli – è inevitabile poi in qualche modo strizzare l’occhio a quello che ci ha cresciuto. Come dice Fabio, la differenza tra le due è che Boris aveva un impianto molto specifico, come anche la recente serie tv ‘The Studio’ che racconta i piani alti delle produzioni americane. Pesci Piccoli invece usa il contesto lavorativo come premessa per raccontare delle dinamiche che potrebbero verificarsi in qualunque altro contesto”
Ciro Priello – “Ci sono sicuramente dei riferimenti – noi siamo cresciuti con una serie magnifica come Boris – se non altro banalmente per i set che si vedono all’interno dell’agenzia. Sono set pubblicitari che richiamano e strizzano l’occhio a quelli cinematografici. In questo senso esistono delle somiglianze. Però i nostri autori ci tengono tanto a far percepire che ‘Pesci Piccoli’ prende un po’ ispirazione dalla serie tv ‘Community’. E’ realizzata rispettando quella tipologia di scrittura lì”
Gianluca Fru – “Sì è un racconto delle dinamiche lavorative. Come ‘Boris’, ma anche ‘Scrubs’ e tutte quelle serie in cui ci sono universi di lavoro, rapporti tra colleghi…”
Martina Tinnirello – “Sono tutte serie in cui ci si prende tantissimo in giro, ma poi si va anche a fondo…”
Un personaggio di Boris che vorreste ospitare in Pesci Piccoli?
Aurora Leone – “Claudia Gerini”
Francesco Ebbasta – “Non possiamo fare spoiler, ma è probabile che ci sia qualcosa…”
Ciro Priello – “Un attore di Boris sarà nella sesta puntata…”
Cosa c’è di Napoli in Pesci Piccoli? E… della Napoli che ha appena vinto il quarto scudetto?
Aurora Leone – “Io trovo che in questa serie si riesce a trovare una bella cosa di Napoli, ossia la nuova realtà di agenzie moderne. Pesci Piccoli è un racconto moderno di questa città. Nella serie si vede un’agenzia che potenzialmente potrebbe essere milanese, ma ci teniamo a rappresentarla a Napoli, perché è una realtà che lì esiste e che conosciamo benissimo. Per quanto riguarda lo scudetto possiamo dire che da parte di Francesco c’è stata una gestione ‘alla Antonio Conte’ di questa squadra. La stessa ‘rabbia”
Gianluca Fru – “Pesci Piccoli è sincero e racconta una Napoli molto vera. Inusuale nel panorama delle serie vedere il panorama della comunicazione narrato in questa città, però è una realtà che esiste, è presente e che noi viviamo. Lo scudetto? Tutto ciò che è Napoli è dentro questo scudetto”
Ciro Priello – “Lo scudetto vive nel cuore dei personaggi, perché non si vede. Pesci Piccoli a mio parere però, più che Napoli, racconta una realtà di provincia generica. Non specifichiamo mai che quell’agenzia si trova a Napoli. Va da sé che – essendo napoletani – molti dei personaggi tirano fuori la nostra meravigliosa lingua e si percepisce che siamo lì. Ma in realtà vogliamo raccontare una normalissima realtà di provincia, che non eccelle in un senso né in un altro”
Francesco Ebbasta – “Per quanto riguarda lo scudetto, chiaramente i tempi di riprese e montaggio sono lunghi, non potevamo prevedere con certezza la riuscita del progetto Conte. Ma in post produzione c’è stato un momento preciso in cui ho chiesto di inserire un ‘Easter Egg’, un articolo di giornale in cui si parlasse dello scudetto del Napoli. Però i montatori mi hanno fermato dicendomi ‘Porta male, meglio evitare‘..”
Quindi alla fine non lo sei riuscito a mettere l’Easter Egg che avrebbe previsto lo scudetto del Napoli?
Francesco Ebbasta – “No, forse l’anno prossimo avranno più fiducia”
Aurora Leone – “Però possiamo dire che ogni anno che esce Pesci Piccoli il Napoli vince lo scudetto? Ci teniamo a dirlo…”
Francesco Ebbasta – “E’ un dato di fatto”
Fabio Balsamo – “E’ la seconda volta, fateci fare tante stagioni”
Pesci Piccoli 2 – La clip d’animazione
The Jackal tornano con la seconda stagione di Pesci Piccoli: dal 13 giugno su Prime Video! La clip che ci riporta nell’iconica agenzia pubblicitaria dove tutto (o quasi) è possibile
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Pesci Piccoli, tornano The Jackal con Martina Tinnirello e Francesco Ebbasta
I The Jackal – Ciro Priello, Fabio Balsamo, Aurora Leone e Gianluca Fru – insieme a Martina Tinnirello e al regista e autore Francesco Ebbasta tornano per raccontare le mission di una stravagante agenzia pubblicitaria napoletana. Prodotta da The Jackal e Mad Entertainment in collaborazione con Prime Video, la seconda stagione di Pesci Piccoli debutterà con i suoi otto episodi in esclusiva su Prime Video in Italia il 13 giugno.
Nella seconda stagione Greta (Martina Tinnirello) spinge l’azienda verso sfide su scala nazionale con la complicità del produttore Fabio. Aurora supera un addio e si concentra sulla sua carriera, Fru e Ciro affrontano i loro traumi imparando sempre più ad accettarsi. La seconda stagione di Pesci Piccoli si immerge nel racconto dei molteplici modi di accettare una vita diversa dai modelli di perfezione con cui i millennial sono cresciuti. La serie in otto episodi è ideata da Francesco Ebbasta e Alessandro Grespan , che firmano anche la sceneggiatura con Alessandro Bosi e Mary Brugiati, e diretta da Francesco Ebbasta, Alessandro Grespan, Danilo Carlani e Alessio Dogana.
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