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Ucraina: Cremlino, Putin a Trump, “non rinunceremo a nostri obiettivi”
La Russia “non rinuncerà ai suoi obiettivi” in Ucraina. Lo ha detto il leader russo Vladimir Putin nel colloquio telefonico con il presidente americano Donald Trump, pur dicendosi aperto al proseguimento di negoziati con Kiev. “Il nostro presidente ha affermato che la Russia persegue i suoi obiettivi, ovvero l’eliminazione delle cause profonde ben note che hanno portato alla situazione attuale“, ha detto ai giornalisti il consigliere diplomatico di Putin, Yuri Ushakov.
Iran: Putin a Trump, “risolvere la questione con diplomazia”
Nel loro colloquio telefonico di oggi, i presidenti di Usa e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, hanno discusso della situazione relativa all’Iran e del Medio Oriente in generale, e Putin ha sottolineato l’importanza di risolvere la questione mediorientale attraverso mezzi politici e diplomatici. Lo ha dichiarato, riporta Tass, il consigliere del Cremlino, Yuri Ushakov.
Il presidente russo Vladimir Putin ha sollecitato l’omologo americano Donald Trump a cercare una soluzione diplomatica ai conflitti in Medio Oriente, inclusa la recente guerra tra Iran e Israele. Durante la conversazione telefonica, Putin ha sottolineato l’importanza di risolvere tutte le controversie e le tensioni esclusivamente attraverso mezzi politici e diplomatici.
A riportare le parole del leader russo è stato il consigliere diplomatico di Putin, Yuri Ushakov, che ha dichiarato ai giornalisti come Mosca consideri fondamentale il ricorso al dialogo per evitare ulteriori escalation nella regione.
Ucraina: Putin a Trump, “Disposti a proseguire con i negoziati”
E’ andato avanti per quasi un’ora il colloquio telefonico tra il leader russo Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump. Lo riferiscono i media russi citando il consigliere diplomatico di Putin, Yuri Ushakov. Era andato avanti per circa 50 minuti il 14 giugno l’ultimo colloquio telefonico noto tra i due presidenti.
Nel colloquio con l’omologo americano Donald Trump, il presidente russo, Vladimir Putin, ha sottolineato la disponibilità di Mosca a proseguire il processo negoziale con l’Ucraina. Lo ha affermato, riporta Tass, il consigliere diplomatico di Putin, Yuri Ushakov.
Usa-Russia: Cremlino, “Putin ha fatto gli auguri a Trump per il 4 luglio”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha informato il presidente russo Vladimir Putin del percorso al Congresso del suo ambizioso pacchetto di riforme, noto come il “One Big Beautiful Bill”. A riferirlo – al termine del colloquio telefonico tra i due leader – è stato il consigliere di Putin, Yuri Ushakov.
Ushakov ha aggiunto che Putin ha augurato a Trump “successo nell’attuazione delle riforme e ha colto l’occasione per congratularsi con il presidente americano in vista della celebrazione del Giorno dell’Indipendenza”, che ricorre domani negli Stati Uniti.
Zelensky: telefonata Putin-Trump? Non sono sicuro abbiano le stesse idee
La telefonata fra Trump e Putin? “Non sono sicuro che abbiano molte idee comuni, argomenti comuni da trattare, perché sono persone molto diverse. Ma se parliamo di Ucraina, abbiamo sostenuto fin dall’inizio l’idea del presidente Trump, il cessate il fuoco incondizionato”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un punto stampa ad Aarhus, in Danimarca, assieme alla premier danese Mette Frederiksen, al presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Ho detto più di una volta che siamo pronti a qualsiasi tipo di formato di incontro, e penso che in Russia sia solo Putin il decisore. Ecco perché abbiamo bisogno di incontri a livello di leader se vogliamo davvero la pace”, ha concluso.
Trump-Putin: colloquio telefonico in giornata
Il presidente russo Vladimir Putin, avrà oggi una conversazione telefonica con Donald Trump. Lo ha annunciato lo stesso Putin secondo le agenzie russe. La telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin è in agenda per le 16 ora italiana. Lo ha confermato anche Trump. “Parlerò con il Presidente russo Putin alle 10” (le 16 in Italia), ha scritto il tycoon su Truth.
Ucraina, Media: “Ucciso il numero 2 della Marina russa Gudkov”
Il vice comandante della Marina militare russa, il generale Mikhail Gudkov, è rimasto in ucciso nella regione di Kursk. Lo ha reso noto Oleg Kozhemyako, il governatore della regione di Primorye, in estremo oriente, della quale era originario l’alto ufficiale. Kozhemyako non precisa le circostanze della morte di Gudkov, ma nei giorni scorsi canali Telegram militari russi avevano parlato di un missile ucraino che aveva colpito una postazione nella regione russa uccidendo il generale e altri militari.
Gudkov, già comandante della 155/a Brigata dei fanti di Marina, era stato promosso vice comandante dell’arma nel marzo scorso. Kozhemyako ha confermato che con lui sono rimasti uccisi un altro ufficiale, Nariman Shikhaliev, e un numero imprecisato di soldati. “Esprimo le mie profonde condoglianze alle famiglie, amici e colleghi di Mikhail Gudkov, Nariman Shikhaliev e tutti gli altri soldati che sono morti nella regione di Kursk”, ha scritto il governatore di Primorye sul suo canale Telegram, citato dall’agenzia Tass.
Ucraina, verso un nuovo colloquio Trump- Zelensky
Stati Uniti e Ucraina stanno lavorando per organizzare una chiamata tra Trump e Zelensky dopo lo stop americano all’invio di alcune armi a Kiev, compresi di sistemi di difesa anti-aerea: lo riporta Politico. “Gli Stati Uniti stanno informando l’Ucraina oggi a Kiev e a breve verrà organizzata anche una telefonata tra Trump e Zelensky”, ha dichiarato un diplomatico europeo a conoscenza della pianificazione. “Gli Stati Uniti sono ancora in piena fase di definizione del modo migliore per supportare la difesa ucraina. Questa rimane una priorità”.
La decisione del Pentagono di bloccare alcune spedizioni di armi all’Ucraina ha colto di sorpresa, secondo Politico, perfino le persone solitamente informate su tali questioni, tra cui membri del Congresso, funzionari del Dipartimento di Stato e importanti alleati europei. La pausa è stata motivata dal capo delle politiche del Pentagono, Elbridge Colby, e da una ristretta cerchia di consiglieri, in seguito al timore che alcune scorte di armi negli Stati Uniti si stessero esaurendo. Persino gli alleati del presidente Donald Trump si sono mostrati frustrati da questa mossa e hanno accusato funzionari come Colby di aver portato avanti la mossa senza avvisare il resto dell’amministrazione o altri. “Credo che sia tutto opera del direttore politico del Dipartimento della Difesa, questo Colby. In sostanza, non abbiamo un consigliere per la sicurezza nazionale”, ha detto il deputato repubblicano del Texas Michael McCaul. “Non sono nemmeno sicuro che (il Segretario di Stato Marco) Rubio sia stato consultato su questo… C’è una divisione interna alla Casa Bianca”.
Ucraina, Trump toglie le armi a Zelensky e spalanca la porta a Putin
Donald Trump ha deciso di interrompere di colpo la fornitura di armi all’Ucraina, una mossa a sorpresa del presidente americano che ha spiazzato tutti. Perché tra queste armi bloccate ce ne sono anche alcune davvero strategiche, come quelle in grado di intercettare e fermare i missili russi. Ma perché Washington abbia chiuso i rubinetti proprio ora, è la domanda che rimbalza tra i corridoi della Bankova, la via del potere ucraino. La decisione di Trump, che arriva tre giorni dopo il più grande bombardamento combinato di missili e droni, è stata presa all’inizio di giugno, spiegano fonti della Difesa al Financial Times. Ma alcune spedizioni – riporta Il Corriere della Sera – erano già in viaggio verso l’Ucraina quando sono state bloccate.
Il tutto mentre il ministero della Difesa ucraino Rustem Umerov dice di non essere nemmeno stato informato ufficialmente delle sospensioni alle forniture. E se la prima domanda non trova risposta, ce l’ha molto chiaramente la seconda: a chi giova tutto ciò? Il Cremlino sostiene che ridurre il flusso di armi verso Kiev contribuirà a porre fine al conflitto più rapidamente. Ma a crederci sono davvero pochi. “L’assenza di Patriot porterà a un aumento degli attacchi missilistici russi contro le città ucraine, con un conseguente aumento delle vittime civili», commenta Viktor Kevlyuk, esperto militare del Centro per le Strategie di Difesa di Kiev. Zelensky: “Dobbiamo garantire la sicurezza al nostro popolo”.
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