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Il Consiglio comunale di Milano discute la delibera sulla vendita di San Siro. I numeri sono in bilico: 24 favorevoli, 24 contrari e l’ago della bilancia nelle mani di Marco Fumagalli, capogruppo della Lista Sala. Il Pd è diviso, i Riformisti e la maggioranza della Lista Sala spingono per il sì, mentre Europa Verde e Fedrighini restano contrari. Il centrodestra gioca di rimessa: uscita dall’aula o voto compatto contro, a seconda delle mosse della maggioranza.

San Siro, lo scacchiere del voto: chi sono i favorevoli, i contrari, i dissidenti, gli indecisi

Ieri l’incontro tra il sindaco Beppe Sala e Marco Fumagalli, capogruppo della lista che porta il nome del primo cittadino. Un faccia a faccia per capire cosa, alla fine, voterà Fumagalli sulla vendita di San Siro. L’esponente della civica appare infatti il vero ago della bilancia nel voto che giungerà al termine di un dibattito che inizia oggi e proseguirà all’inizio di settimana prossima.  

Alla vigilia, il pallottoliere segna infatti 24 favorevoli e 24 contrari, con Fumagalli unico indeciso. In commissione ha espresso preoccupazioni ambientali sull’abbattimento del Meazza e sui lavori del nuovo impianto, ma ha lasciato intendere che il ragionamento politico potrebbe spingerlo verso il sì. Quindi, l’incontro con Sala.

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Pd diviso, tre consiglieri verso il no

Vediamo gli altri gruppi. Il Partito Democratico, colonna portante della coalizione, voterà a favore ma con tre eccezioni significative: Alessandro Giungi, Rosario Pantaleo e Angelo Turco. La direzione metropolitana guidata da Alessandro Capelli, riunitasi ieri sera, ha discusso un documento che chiede garanzie sull’utilizzo dei 197 milioni derivanti dalla cessione. I dem vogliono vincolare quelle risorse alla riapertura delle piscine comunali, alla manutenzione delle case popolari e alla riqualificazione del quartiere San Siro. La riunione si è protratta più del previsto, anche per l’impatto delle osservazioni del Comitato Legalità presieduto da Nando dalla Chiesa, che ha sollevato dubbi su trasparenza e rischi di speculazione.

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Riformisti e Lista Sala spingono per il sì alla vendita dello stadio

Più compatto il fronte dei Riformisti, con i quattro consiglieri guidati da Giulia Pastorella (Azione) orientati verso un sì convinto. Lo stesso vale per gli altri quattro componenti della Lista Sala, che hanno ribadito la fedeltà alla linea del sindaco.

I contrari nella maggioranza: Europa Verde e Fedrighini

Sul fronte opposto, Europa Verde annuncia voto contrario con i suoi tre consiglieri Tommaso Gorini, Francesca Cucchiara e Carlo Monguzzi. Dello stesso avviso Enrico Fedrighini, del gruppo Misto, da tempo critico verso la prospettiva di cessione e demolizione del Meazza.

Centrodestra, la strategia dell’uscita

Il centrodestra, forte di 17 consiglieri tra Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e Lista Bernardo, non sosterrà la delibera. La linea però non è ancora chiusa: come spiega il quotidiano Il Giorno, l’orientamento prevalente è quello di uscire dall’aula nella prima fase, per testare se la maggioranza di centrosinistra sia in grado di reggere da sola il numero legale. Se invece i consiglieri dissidenti del centrosinistra resteranno in aula, allora l’opposizione si ricompatta e voterà compatta contro. Una tattica di rimessa, ma potenzialmente decisiva per far saltare il banco.

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