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Scuola: Valditara, ‘stiamo valutando di estendere il 4+2 con un anno università’
“Noi stiamo ragionando su come estendere ulteriormente il 4+2, che attualmente si riferisce all’istruzione tecnico-professionale, cioè quattro anni di istituto tecnico o professionale e due di Its, aggiungendo un anno di università e quindi, previo accordo di una università con un Its, il tutto ovviamente su base volontaria, e previa la costruzione di un percorso di intesa fra università e Its, il riconoscimento del biennio dell’Its così come concordato equivalente ai primi 2 anni di università, per cui sostanzialmente basterebbe poi un anno finale di università per ottenere la laurea triennale”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara al Forum in Masseria a Manduria. “Ovviamente – ha aggiunto Valditara – ci vuole una norma primaria, cioè una legge. Stiamo ragionando con la Crui, sto ragionando con la collega Bernini: sarebbe una innovazione veramente rivoluzionaria nella totale autonomia dell’università. È una opportunità in più per valorizzare Its e università”
Scuola: Valditara, ‘studenti d’accordo su stop cellulari in classe’
C’è un recente sondaggio Swg in base al quale “a grande maggioranza gli studenti sono d’accordo sul divieto dei cellulari a scuola. E’ una operazione per aiutarli a disintossicarsi dall’abuso dei cellulari”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara intervenendo al forum in Masseria, ‘Investire nel futuro dell’Italia. Formazione e valorizzazione dei talenti’, in corso a Manduria.
Scuola: Valditara, ‘nel 2025 calo del 12,9% degli incidenti all’interno dei Pcto’
“Voglio smentire qualche affermazione che purtroppo ho sentito. Nel 2025, rispetto all’anno precedente, vi è stato un calo del 12,9% degli incidenti all’interno dei Pcto (alternanza scuola-lavoro, ndr). Ho chiesto peraltro al presidente dell’Inail di verificare se tutti quelli che sono considerati incidenti sul lavoro all’interno del Pcto non siano magari in parte attribuibili a formazione regionale, che è tutta un’altra cosa, o non sia un incidente in itinere”, spiega il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara al Forum in Masseria. “C’è stata una diminuzione netta, grazie anche a queste nuove regole, come invece c’è stato un aumento delle denunce per quanto riguarda gli incidenti a scuola del 10%, ma che – ha evidenziato il ministro – è riconducibile al fatto che noi per la prima volta abbiamo previsto l’assicurazione a favore degli studenti, sia in itinere, cioè da casa a scuola, sia a scuola. E quindi c’è un censimento molto rigoroso che serve a Inail poi per risarcire eventuali danni”. “Da quest’anno diventerà stabile sia per i ragazzi sia per i docenti, è la prima volta che noi mettiamo una misura di questo tipo: assicurazione per gli incidenti sul lavoro e a scuola. Quindi norme molto più stringenti, drastico calo degli incidenti nei Pcto, coinvolgono lo 0,06% degli studenti iscritti ai Pcto, e emersione per quanto riguarda incidenti a scuola con risarcimento a carico dello Stato”, ha concluso Valditara
Scuola: Valditara, ‘tra i giovani tema lavoro minoritario, sono preoccupato’
“C’è un tema che a me inquieta: il tema del lavoro è del tutto minoritario nei nostri giovani, quasi dimenticato”, ha sottolineato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, al Forum in Masseria evidenziando come “i ragazzi mettano al primo posto temi come la libertà, i diritti, il vivere bene ma il lavoro è quasi dimenticato. Ci vuole una grande rivoluzione che rimetta al centro questo grande valore costituzionale”.
“Sin dalle elementari facciamo vedere ai bambini i lavori artigianali, torniamo a far apprezzare la fatica, altrimenti il rischio è di considerare tutto dovuto, tutto comodo e qualsiasi difficoltà viene messa da parte. Ripartiamo dallo stimolo della cultura del lavoro. – ha sottolineato Valditara – Abituiamo i giovani a fare impresa, vogliamo che la società sia culturalmente attrezzata per creare e diffondere benessere. Anche questa è una rivoluzione, dopo tanta centralità data ai diritti, che sono sacrosanti, ma abituiamoci alla bellezza dei talenti”.
“Investiamo nella bellezza della diversità, di qui la personalizzazione della formazione per garantire libertà e lavoro, con una scuola che dia i presupposti per inserirsi nel mondo del lavoro e realizzare i propri sogni”, ha concluso Valditara.
Scuola: Valditara, ‘su Its serve svolta culturale’
“In molti paesi europei il 60, il 70 e persino l’80% dei giovani frequentano l’Istituto Tecnico Professionale. Noi abbiamo bisogno di una vera svolta culturale, abbiamo puntato a percorsi di serie A, dobbiamo puntare sull’orientamento, sulla comunicazione alle famiglie, anche per far capire gli straordinari sblocchi professionali che gli Its garantiscono ai nostri giovani. Il 90% nell’arco di 6 mesi si trova un lavoro ben retribuito e anche socialmente significativo”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Forum in Masseria a Manduria.
Scuola: Valditara, ‘dare risposta a mondo lavoro con profonda riforma istruzione tecnico professionale’
“Una grande sfida. Come più volte tutte le principali associazioni datoriali hanno evidenziato, Unioncamere è arrivata addirittura a conteggiare delle cifre impressionanti: nel 2027 il 47% dei posti lavoro, delle qualifiche richieste non verrebbero ricoperti per mancanza di preparazione corrispondente, quindi il sistema scolastico attuale non riesce a formare i giovani che possono avere uno sbocco concreto in quelle professionalità stimolanti e ben retribuite. Confindustria è arrivata a stimare una perdita di pil complessivo di 37 miliardi all’anno”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Forum in Masseria a Manduria.
“Noi abbiamo cercato di dare una risposta con una profonda riforma dell’istruzione tecnico professionale e cioè il così detto 4+2, istituendo per la prima volta anche in un contesto europeo, internazionale, il meccanismo della filiera cioè i 4 anni dell’istruzione tecnico professionale e i 2 anni degli Its collegati anche dal punto di vista programmatico e dal punto di vista degli sbocchi e ancora l’idea del campus, – ha aggiunto Valditara – che dovrebbe mettere insieme istruzione tecnico professionale, aziende e università eventualmente. E non dimentichiamo che per poter avviare la filiera 4+2 la scuola deve ottenere il coinvolgimento di almeno un’azienda coerente con quel indirizzo formativo”.
“Diamo molta importanza alle soft skills e alle competenze interdisciplinari, all’internazionalizzazione, all’alternanza scuola-lavoro, alle tre materie di base che sono italiano, matematica e inglese. Vogliamo mettere in stretta relazione scuola e mondo del lavoro”, ha concluso il ministro.
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