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Inchiesta su un possibile ricatto ai danni di Raoul Bova: nel mirino gli audio con Martina Ceretti
La vicenda tra Raoul Bova e Martina Ceretti, modella di 23 anni, potrebbe presto avere risvolti giudiziari. Alcuni messaggi vocali scambiati tra i due sarebbero stati sottratti e utilizzati per un tentativo di estorsione, e la Procura di Roma ha deciso di vederci chiaro aprendo un’indagine per tentata estorsione, come riporta la Repubblica.
A far scattare l’inchiesta sarebbe stato un messaggio ricevuto da Bova alcune settimane fa, proveniente da un numero sconosciuto. Nel testo si alludeva al fatto che le conversazioni private con Ceretti potessero essere diffuse pubblicamente. Nessuna richiesta esplicita di denaro, ma il tono lasciava pochi dubbi sulle reali intenzioni del mittente. L’attore avrebbe scelto di non rispondere né cedere al ricatto. Poco dopo, però, quelle stesse chat sono diventate virali.
Tra le frasi finite online, anche messaggi personali come: “Buongiorno, essere speciale dal sorriso meraviglioso, dagli occhi spaccanti e dai baci dolci”.
Il caso, inizialmente trattato dai media come semplice gossip, assume quindi contorni più seri, anche in relazione alla crisi tra Bova e Rocio Munoz Morales. La notizia, infatti, sarebbe stata appresa da lei solo tramite la stampa, come riferito dal suo avvocato, che ha dichiarato che la sua assistita è rimasta “senza parole”.
Le indagini, affidate alla polizia postale, hanno già portato all’identificazione dell’utenza da cui è partito il messaggio intimidatorio. Tuttavia, il numero risulta intestato a un prestanome, e resta da chiarire chi ne sia stato il reale utilizzatore. Il fascicolo aperto dalla magistratura è dunque, al momento, contro ignoti.
Un primo segnale che la questione potesse andare oltre le cronache rosa era arrivato anche dall’avvocato di Bova. Tre giorni fa, infatti, aveva dichiarato che l’attore e la compagna “sono separati da molto tempo” (affermazione però smentita dal legale di lei) e aggiunto: “In ordine al materiale illecito diffuso sul web su presunte affermazioni e frequentazioni del mio assistito, sono in corso accertamenti da parte della magistratura penale, che indaga sui diversi reati ipotizzabili a carico delle varie persone coinvolte”.
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