Rinnovo Patente? Facile ed Economico
Il commento
Viviamo in un tempo in cui la crescita sembra non conoscere confini, ma ne ha smarrito il senso. L’economia corre, i mercati accelerano, i capitali si muovono alla velocità della luce. Eppure, più cresce la ricchezza globale, più si allarga la distanza tra chi ha e chi non ha.
La misura – quella virtù antica che Guido Carli considerava fondamento di ogni equilibrio economico e civile – è diventata una parola quasi fuori moda. Eppure è proprio la misura, oggi, a ricordarci che non può esserci economia senza un’anima, senza un’etica del limite, senza la consapevolezza che ogni scelta economica è anche una scelta morale.
Secondo l’ultimo rapporto della Banca d’Italia, nel 2024 la ricchezza delle famiglie italiane è cresciuta del 2,7 per cento, ma è aumentata anche la diseguaglianza patrimoniale: il 10 per cento più ricco detiene oltre la metà della ricchezza complessiva. Numeri che dicono molto più di mille analisi teoriche: la crescita, da sola, non basta se non è accompagnata da giustizia, responsabilità e visione. Non c’è economia sana se il profitto si misura solo in termini di utile. L’impresa che dimentica l’impatto delle proprie scelte sul lavoro, sull’ambiente e sulla comunità, smarrisce la propria ragione d’essere.Lo stesso Carli, in anni difficili per il Paese, ricordava che «l’economia non è mai un fatto tecnico: è un fatto morale».
La sfida di oggi è proprio questa: restituire all’economia la sua anima. In un’epoca in cui tutto sembra valutato in base all’immediatezza del risultato, servono politiche e persone capaci di vedere più lontano. La misura, in fondo, è l’arte del tempo lungo: il coraggio di non cedere alla fretta, di saper bilanciare crescita e coesione, innovazione e giustizia. In questa direzione si muove anche l’azione del Governo guidato da Giorgia Meloni, che ha riportato al centro della politica economica il principio della responsabilità: sostenere la crescita senza rinunciare alla solidità dei conti pubblici, accompagnare l’impresa ma tutelare chi è più fragile. È una visione che richiama proprio quella «etica del limite» che Guido Carli considerava condizione di ogni progresso autentico.
È anche su questi temi – sull’urgenza di un’economia che ritrovi il suo equilibrio morale – che la Fondazione Guido Carli ha scelto di accendere il dibattito il 28 novembre nella Sala Koch di Palazzo Madama, con la Convention Il futuro in movimento. Strategie per un’Italia protagonista: dall’energia all’impresa, come competere nello scenario globale. L’apertura sarà affidata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi; seguirà un faccia a faccia tra Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, e Rita Lofano, direttrice dell’Agi. Interverranno Nico Acampora, Letizia Moratti, Francesco Mutti, Claudia Parzani, Ettore Prandini e Cristina Scocchia, con le conclusioni del prefetto di Roma Lamberto Giannini e la moderazione di Costanza Calabrese del TG5.
Un confronto per capire come l’Italia possa e debba essere protagonista nello scacchiere internazionale non solo grazie alle sue imprese, ma per la forza della sua misura. Perché il vero progresso – quello che dura – nasce sempre da un equilibrio tra libertà e responsabilità, tra ambizione e umanità.E come avrebbe detto Montale, ciò che non muta è l’attesa: l’attesa di un’economia che ritrovi la sua anima.
*Presidente della Fondazione Guido Carli
Rinnovo Patente? Facile ed Economico
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