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“Riteniamo che quanto da noi accertato possa essere sufficiente a chiarire la situazione che si è verificata in via del Carburo, al di là della portata dell’evento atmosferico decisamente straordinaria”. Con queste parole, il sindaco di Portoferraio, Tiziano Nocentini, ha commentato l’esito del sopralluogo effettuato lunedì 17 dicembre all’impianto idrovoro di Via Del Buono, al servizio della zona del Carburo. Alla visita hanno preso parte l’ingegnere idraulico Fernando Muccetti e il geologo Alessandro Damiani, insieme ai membri della Giunta Comunale, per analizzare le dinamiche dell’allagamento e valutare l’efficienza del sistema di sollevamento.
Secondo le verifiche, il blocco delle pompe è stato causato da un guasto a un galleggiante, che ha interrotto il funzionamento proprio nel momento più critico del nubifragio. L’intervento tempestivo della ditta incaricata ha consentito di ripristinare il sistema. La funzionalità dell’impianto, così come la regolarità della manutenzione, sono state confermate dalla documentazione ufficiale, incluse le fatture emesse per i lavori effettuati.
Durante il sopralluogo, è stato constatato il cedimento del muretto di contenimento costruito nel 2015 in Via della Cementeria, che ha contribuito all’afflusso d’acqua verso Via del Carburo. Inoltre, il tombino di fronte al parcheggio dello stadio del Carburo è stato regolarmente aperto in presenza del sindaco.
L’ingegner Muccetti ha illustrato la situazione dell’impianto idrovoro, realizzato tra il 2012 e il 2015 con la previsione di tre elettropompe idrovore ad alta portata, mai installate. Attualmente, le pompe in funzione sono centrifughe e di potenza limitata, con una capacità complessiva di circa 0,4 mc/sec contro i 5,4 mc/sec previsti dal progetto originario. La mancanza di una cabina elettrica in media tensione e di un gruppo elettrogeno riduce ulteriormente l’efficienza dell’impianto in condizioni critiche.
Secondo i tecnici, una revisione del progetto è necessaria per adeguare l’impianto alle esigenze attuali. Tra le misure da adottare: la deviazione delle acque provenienti dalle aree elevate, l’installazione di pompe idonee, una grigliatura con pulizia automatica e un sistema di automazione per la gestione ottimale. Inoltre, sarà redatto un capitolato per la manutenzione e l’impianto sarà inserito nel piano di emergenza comunale.
“Siamo già al lavoro per trovare le risorse necessarie a completare l’opera nelle sue parti mancanti, che ne hanno evidentemente limitato la funzionalità”, ha aggiunto il sindaco Nocentini. La documentazione fotografica e la relazione dell’ingegner Muccetti confermano le criticità strutturali ereditate dalle precedenti amministrazioni.
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