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                <em>Da R.R.</em>

L’estate elbana dalle tante iniziative ha visto anche una tre giorni dedicata alla Bibbia. Alla fine di luglio, infatti, è stata presentata la nuova Traduzione Letteraria Ecumenica (Tle) del Nuovo Testamento. La presenza di Mario Cignoni, studioso valdese di Roma, presidente onorario della Società Biblica in Italia e coordinatore del lavoro di traduzione, ha permesso di affrontare aspetti importanti della Bibbia e delle problematiche legate alla sua traduzione.
La tre giorni è stata resa possibile dalla collaborazione fra chiesa Valdese di Rio Marina e le parrocchie.
Considerato il periodo estivo, bisogna dire che si è registrata una buona partecipazione, sia in termini numerici che di interventi da parte del pubblico.
Nell’incontro di Rio Marina, svoltosi nel giardino del tempio valdese, dopo i saluti del parroco don Jacques, Nunzio Marotti ha presentato il professor Cignoni. È stata l’occasione anche per parlare della sua famiglia giunta anticamente all’Elba da Siena. Fu proprio il trisnonno di Mario Cignoni, il capitano Giovanni, che di ritorno da Nizza con il suo veliero portò a Rio Marina la prima Bibbia. Si era nel 1854, ancora ai tempi del Granducato, e si cominciò a leggerla nelle case, dando vita così al primo gruppo di evangelici. Fu l’avvio per la costituzione della locale chiesa valdese, cui seguì la costruzione del tempio, del locale delle scuole elementari divenuto poi un’accogliente foresteria, e del cimitero.
A Portoferraio, cortile della parrocchia San Giuseppe, l’incontro è iniziato con i saluti di don Kevin, parroco e delegato diocesano per l’ecumenismo. E’ proseguito con l’intervento introduttivo di Giorgio Retali e la relazione di Cignoni.
A Porto Azzurro, infine, nella chiesa parrocchiale, il parroco don Mattia ha parlato dell’importanza della riscoperta del testo biblico. Dopo l’introduzione di Nunzio Marotti, Cignoni ha presentato la sua relazione e risposto, come negli altri incontri, alle domande dei presenti.
La Tle rappresenta una novità nel panorama biblico italiano, sostenuta insieme da Cattolici, Ortodossi ed Evangelici, è realizzata con criteri di aderenza al testo originale, frutto di un lavoro che ha coinvolto insieme traduttori e revisori, provenienti da diciotto chiese cristiane diverse.
Il lavoro della Società Biblica in Italia, unico membro italiano dell’Alleanza Biblica Universale, è di promuovere la traduzione e la diffusione delle Scritture con un approccio ecumenico, scientifico e culturale, per contribuire a fare della Bibbia uno strumento di dialogo e di conoscenza.
“Essendo una nuova traduzione – ha detto Cignoni – si tratta sicuramente di un’operazione culturale, fatta dalle chiese per la società italiana: una traduzione fatta da cristiani, ma non confessionale, per far conoscere il Vangelo nel mondo della scuola e tra la gente comune. Ma l’obiettivo di fede è implicito, anzi esplicito nel testo stesso: fare conoscere ai nostri contemporanei, e in prospettiva alle generazioni future, il Cristo così come è presentato dagli scritti del Nuovo Testamento, le uniche fonti che ce ne tramandano la vicenda. Una parola scritta che può diventare una parola viva, un po’ come quando il vento soffia sulle braci semispente, e le riaccende”. Cultura, passione, ricordi di famiglia si sono intrecciati nelle sue presentazioni e tutti hanno condiviso la necessità di rilanciare un approccio diretto con il testo biblico.

Il libro “Nuovo Testamento – Traduzione Letteraria Ecumenica”, coordinato dalla Società Biblica in Italia (SBI) e approvato dall’Alleanza Biblica Universale, è pubblicato in coedizione con la Editrice Elledici (pp. 560, euro 15).

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