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Mentre il sole tramonta sulle dune del deserto, il Rally Dakar entra nella sua fase più temuta: il famigerato Chrono da 48 ore.
Questa tappa estrema, che porta i piloti a percorrere oltre 1.000 chilometri in due giorni senza il supporto dei loro team tecnici, rappresenta una prova di resistenza che separa i veterani dai debuttanti. E quest’anno, le emozioni non sono mancate.
Al Rajhi e Al-Attiyah: duello all’ultimo secondo
Nasser Al-Attiyah, cinque volte campione della Dakar, ha trascorso la giornata spingendo al massimo la sua Dacia Sandrider per restare in lotta nella classe Ultimate. Il qatariota ha trovato in Yazeed Al Rajhi un rivale ostinato: i due piloti si sono dati battaglia per oltre 600 chilometri attraverso le dune, con il saudita che ha chiuso la giornata in vantaggio di poco più di un minuto.
Al-Attiyah, però, non è tipo da arrendersi facilmente. “Il deserto può essere crudele, ma è qui che si costruiscono le leggende,” ha dichiarato il campione qatariota al termine della tappa.
Problemi per Sébastien Loeb e Carlos Sainz
Non tutti i grandi nomi hanno avuto la stessa fortuna. Sébastien Loeb, a bordo della seconda Dacia Sandrider, ha dovuto fermarsi dopo 409 chilometri a causa di un problema tecnico. Il francese, nove volte campione del WRC, ha perso tempo prezioso prima di ricevere aiuto dalla compagna di squadra Cristina Gutiérrez.
Nel frattempo, il campione in carica Carlos Sainz, al debutto con la M-Sport Ford, ha subito un ribaltamento spettacolare con il suo Ford Raptor T1+. Nonostante l’incidente, lo spagnolo è riuscito a rimettersi in marcia grazie all’aiuto del compagno Mitch Guthrie Jr. “In queste condizioni, ogni secondo conta,” ha commentato Sainz, visibilmente frustrato per il tempo perso.
Toby Price sorprende al debutto nella classe ultimate
Una delle storie più entusiasmanti del Chrono da 48 ore è quella del debuttante Toby Price. Il due volte campione della Dakar in moto ha deciso di cimentarsi nella classe Ultimate, affiancato dal copilota Sam Sunderland. La coppia ha concluso la giornata a soli 16 minuti e 20 secondi dai leader della tappa, un risultato sorprendente per un pilota alla sua prima esperienza in questa categoria.
“Guidare un veicolo a quattro ruote è un’esperienza completamente diversa, ma siamo qui per competere e dare il massimo,” ha dichiarato Price, entusiasta della nuova sfida.
Laia Sanz: fine prematuro per una veterana della Dakar
Non tutti i sogni si sono realizzati. Laia Sanz, veterana con quattordici partecipazioni consecutive alla Dakar, è stata costretta al ritiro dopo un incidente.
“A 70 chilometri dalla fine della tappa, abbiamo colpito una roccia nascosta dalla polvere e ci siamo ribaltati,” ha spiegato Sanz. “È frustrante, stavamo andando bene. Pensavo potesse essere un buon anno per noi.”
I protagonisti delle due ruote
Se il deserto mette a dura prova i piloti delle auto, le moto non sono da meno. L’australiano Daniel Sanders continua a dominare la categoria motociclistica, mantenendo la leadership generale dopo aver fatto registrare il miglior tempo nella prima parte del Chrono. Accanto a lui, nella Top 10 provvisoria, troviamo Luciano Benavides della Red Bull KTM Factory Racing e altri nomi di spicco come Kevin Benavides ed Edgar Canet.
“La Dakar non è solo una gara, è una sfida con sé stessi,” ha dichiarato Sanders. “Ogni chilometro percorso è una vittoria personale.”
Classe Challenger: una giornata di sorprese
La classe Challenger ha visto emergere nuovi protagonisti. Pau Navarro e Dania Akeel, a bordo dei loro Taurus T3 Max, hanno mostrato un grande spirito competitivo, guadagnando rispettivamente il quinto e il sesto posto nella classifica generale. Per il Red Bull Off-Road Junior Team, Gonçalo Guerreiro e Corbin Leaverton hanno resistito alle difficoltà della tappa, posizionandosi al secondo e quarto posto nella loro categoria.
Oggi: la sfida continua
La seconda giornata del Chrono da 48 ore si preannuncia decisiva. Con oltre 300 chilometri ancora da percorrere prima di tornare a Bisha, i piloti dovranno fare i conti con la fatica, le condizioni estreme del deserto e le proprie capacità di riparare i veicoli senza assistenza esterna.
Sotto la luna del deserto, il bivacco improvvisato sarà teatro di riparazioni improvvisate e strategie affinate. Domani scopriremo chi avrà avuto la meglio in questa estenuante tappa del Rally Dakar 2025.
Classifica dopo 618km su 971km
- Yazeed Al Rajhi (SAU) 6h 57m 3s
- Nasser Al-Attiyah (QAT) +1m 19s
- Mattias Ekström (SWE) +8m 55s
Toby Price (AUS) +16m 20s
Nani Roma (ESP) +18m 14s
Giniel de Villiers (ZAF) +20m 32s
Rokas Baciuška (LTU) +22m 17s
Guillaume De Mévius (BEL) +25m 16s
Mitch Guthrie Jr. +30m 24s
Lucas Moraes (BRA) +32m 12s
Sébastien Loeb (FRA) +32m 30s
Seth Quintero (USA) +47m 40s
Carlos Sainz (ESP) +59m 19s
Cristina Gutiérrez (ESP) +1h 20m 27s
Bike through 609km of 958km
- Daniel Sander (AUS) 7h 41m 56s
- Edgar Canet (ESP) +7m 44s
Luciano Benavides (ARG) +12m 46s
CHALLENGER through 580km of 971km
1: Nicolas Cavigliasso (ARG) 7h 10m 14s
- Pau Navarro (ESP) +6m 27s
- Dania Akeel (SAU) +9m 3s
Gonçalo Guerreiro (POR) +12m 24s
Corbin Leaverton (USA) +12m 45s
SSV through 414km of 971km
Xavier De Soultrait (FRA) 5h 30m 40s
Francisco López (CHL) +1h 43m 48s
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