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Nel 2027 Renault aprirà le porte del suo patrimonio con un centro espositivo senza precedenti, nel cuore del sito industriale di Flins, a 40 chilometri da Parigi.
Sarà un luogo vivo, pensato per raccontare 125 anni di storia automobilistica, sociale e culturale. Un museo contemporaneo, ma anche uno spazio esperienziale, immersivo e accessibile, dove il passato e il futuro dialogano attraverso auto iconiche, documenti, opere d’arte e tecnologia.
Il progetto è voluto dal CEO di marca Fabrice Cambolive, che ha sottolineato l’importanza di condividere pubblicamente un’eredità che non appartiene solo a Renault ma alla collettività, perché “Renault è un pezzo di cultura popolare universale”. Il nuovo centro mostrerà modelli leggendari come la Renault 4, la Clio o la ZOE, ma anche le concept-car, i manifesti pubblicitari, le auto a pedali e la collezione d’arte che ha attraversato le avanguardie del Novecento fino alla Street Art di oggi.
Il sito scelto, Flins, è carico di significati: aperto nel 1952, ha prodotto oltre 18 milioni di veicoli e oggi ospita la Refactory, centro pionieristico per l’economia circolare. Qui sorgerà l’edificio ideato da Jacob Celnikier, che integrerà armoniosamente il passato industriale con un’architettura moderna fatta di trasparenze e volumi che evocano l’accessibilità e la vita in movimento.
L’esperienza offerta sarà immersiva: il visitatore non sarà solo spettatore ma protagonista di un viaggio tra ricordi personali e patrimonio collettivo. La grande hall centrale, sormontata da una parete di auto montate su pallet visibili anche dall’esterno, promette di lasciare senza fiato. L’area eventi, l’officina di restauro, gli spazi per la consultazione e le mostre temporanee daranno vita a un flusso continuo di cultura automobilistica.
Il cuore del nuovo centro è la Collezione Renault: centinaia di auto, oltre 2.400 metri lineari di archivi, documenti, trofei e modellini. Dai primi esemplari di fine Ottocento alle monoposto di Formula 1, passando per le Alpine da rally e le berline di successo. Una parte significativa è ancora funzionante, grazie al lavoro di un team di sei tecnici specializzati nel restauro. La manutenzione costante consente non solo l’esposizione ma anche la partecipazione a eventi dinamici, raduni ed esibizioni.
Accanto ai veicoli, un capitolo a parte merita la collezione d’arte: Renault è stata pioniera nel dialogo tra industria e cultura, già dagli anni Trenta. Artisti come Doisneau, Arman, Vasarely e Dubuffet hanno collaborato con la casa francese, lasciando testimonianze che ora saranno esposte in un contesto che ne valorizza il messaggio. Oggi, grazie al Fondo Renault per l’Arte e la Cultura, questa eredità si arricchisce con opere di Street Art contemporanea, installazioni ibride, e una residenza per artisti: l’Art Factory.
L’Art Factory, allestita in un ex impianto di verniciatura, è diventata un laboratorio creativo dove gli artisti possono reinterpretare materiali industriali e dar vita a opere che dialogano con la storia di Renault e con il presente urbano. Qui si creano installazioni come “Héritage” di César Malfi, nate da componenti reali di auto di oggi, come la Scenic E-Tech Electric.
Il centro espositivo non sarà solo uno spazio museale, ma un luogo in cui l’identità Renault continuerà a trasformarsi. Le collezioni saranno dinamiche: alcuni veicoli saranno venduti all’asta, altri acquisiti. Ogni visita potrà essere diversa, ogni racconto aggiornato. Con questo progetto, Renault restituisce alla comunità non solo un patrimonio, ma una visione inclusiva della mobilità, della memoria e dell’innovazione.
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