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Mps: Lovaglio, ‘su Mediobanca futuro ci darà ragione, da loro posizioni senza ratio
“Il futuro ci darà ragione” per quanto riguarda l’Ops lanciata su Mediobanca, istituto dal quale “vediamo un approccio strategico abbastanza erratico, posizioni che cambiano senza ratio, che cambiano all’improvviso, con un approccio conservativo”. Lo ha detto l’ad di Mps, Luigi Lovaglio, nel corso della conference call con gli analisti sui risultati del secondo trimestre e dei primi sei mesi dell’anno. “Siamo convinti che la nostra proposta genererà notevole crescita e notevole valore”, ha quindi ribadito Lovaglio.
Su Mediobanca, ha quindi detto rispondendo a una domanda nel corso della call, “siamo molto determinati e tutto il management si sta concentrando sull’obiettivo”.
Mps: Lovaglio, ‘nostro impegno verrà apprezzato anche da azionisti Mediobanca’
Monte dei Paschi di Siena conferma “la determinazione” nella sua operazione su Mediobanca e “il nostro impegno è avallato dagli azionisti e dalla certezza che creeremo valore sostenibile e concreto nell’immediato. Questo verrà apprezzato anche dagli azionisti di Mediobanca”. Lo ha detto l’ad di Mps, Luigi Lovaglio, nel corso della conference call con gli analisti sui risultati del secondo trimestre e dei primi sei mesi dell’anno.
Mps: Lovaglio, ‘in 2025 alziamo asticella, previsto utile ante imposte a circa 1,5 mld’
“Per il 2025 abbiamo previsto di alzare l’asticella” prevedendo “un utile ante imposte a circa 1,5 miliardi di euro”. E’ quanto ha detto l’ad di Mps, Luigi Lovaglio, nel corso della conference call con gli analisti sui risultati del secondo trimestre e dei primi sei mesi dell’anno. Quelli presentati oggi sono “risultati che confermano la nostra performance, la forza commerciale e il modello di business efficiente. Siamo in grado di garantire crescita sostenibile e redditività”, ha ribadito l’ad.
Mps: utile a 892 milioni nel primo semestre. Ricavi +1,1% a 2,05 miliardi
Nel primo semestre Monte dei Paschi di Siena ha registrato un utile di periodo pari a 892 milioni di euro, in calo del 23% rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente (pari a 1.159,2 milioni) e ricavi complessivi per 2.054 milioni di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024 (+1,1%). Cresce invece l’utile del secondo trimestre, pari a 479 milioni di euro rispetto a quello contabilizzato nel trimestre precedente (pari a 413 milioni di euro).
Il margine di interesse al 30 giugno è risultato pari a 1.094 milioni di euro, in calo rispetto al corrispondente semestre del 2024 (-6,7%, pari a -78,1 milioni di euro). Le commissioni nette al 30 giugno 2025, pari a 803 milioni di euro, evidenziano una crescita rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dell’anno precedente (+9,1%, pari a +66,7 milioni di euro). I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 42 milioni di euro e risultano in crescita di +1,4 mln di euro rispetto al 30 giugno 2024.
Al 30 giugno il Cet1 capital ratio fully loaded si è attestato al 19,6%, includendo l’utile di periodo, la cui computabilità è subordinata all’approvazione della Banca Centrale Europea e deducendo dal capitale i dividendi maturati nel semestre assumendo un pay out ratio del 75% dell’utile ante imposte; il total capital ratio fully loaded è risultato pari a 21,8%. Il risultato dell’utile del semestre, spiega la banca, è legato al contributo positivo che hanno registrato le imposte sul reddito di periodo (+36 milioni di euro), imputabile principalmente alla rivalutazione delle Dta, al netto della fiscalità relativa al risultato economico del semestre. Il contributo al 30 giugno dello scorso anno, evidenzia Mps, era pari invece a 453 milioni di euro e comprendeva l’effetto, sulla rivalutazione delle Dta, dell’aggiornamento delle proiezioni reddituali del gruppo desunte dal Piano Industriale 2024-2028. Al netto di queste partite non ricorrenti, quindi, l’utile di 892 milioni di euro risulta in aumento del 21,4% sullo stesso periodo del 2024. Al 30 giugno, fa sapere ancora Mps, i volumi di raccolta complessiva del gruppo Mps sono risultati pari a 200,4 mld di euro, evidenziando un aumento di +2,2 mld di euro rispetto al 31 marzo 2025, grazie alla crescita della raccolta indiretta (+2,3 mld di euro), a fronte di un livello della raccolta diretta sostanzialmente stabile. L’aggregato si pone in aumento anche rispetto al 31 dicembre 2024 (+3,2 mld di euro) grazie alla crescita sia della raccolta indiretta (+2,7 mld di euro) sia della raccolta diretta (+0,5 mld di euro).
Al 30 giugno 2025 i finanziamenti clientela del Gruppo si sono attestati a 80,5 mld di euro, in crescita rispetto al 31 marzo 2025 (+1,9 mld di euro), sui mutui (+1,1 mld di euro), sugli altri finanziamenti (+0,6 mld di euro) e, in misura minore, sui Pct (+0,2 mld di euro); risultano invece sostanzialmente stabili i conti correnti e i crediti deteriorati. Nel confronto con il 31 dicembre 2024, l’aggregato risulta in crescita (+3,2 mld di euro), principalmente per effetto dello sviluppo dei mutui (+2,5 mld di euro). Si pongono in aumento anche gli altri finanziamenti (+0,5 mld di euro), i conti correnti (+0,2 mld di euro) e i Pct (+0,2 mld di euro), mentre calano i crediti deteriorati (-0,1 mld di euro).
Mps: obiettivo Ops su Mediobanca è creare nuova forza competitiva leader in settore
Con l’Ops su Mediobanca, la cui adesione è stata avviata il 14 luglio e terminerà l’8 settembre, “l’obiettivo è creare una nuova forza competitiva, tra i leader nel settore bancario” con “la creazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholders” e con una “chiara e solida remunerazione per gli azionisti”. Lo ribadisce Mps nel presentare i risultati del primo semestre 2025.
Mps: Lovaglio, ‘capaci di garantire crescita, redditività e chiarezza strategica’
“I risultati mostrano la capacità concreta di garantire una crescita elevata, redditività e una chiarezza strategica che sta pagando per clienti, dipendenti e azionisti”. Lo ha detto l’ad di Mps, Luigi Lovaglio, nel corso della conference call con gli analisti sui risultati del secondo trimestre e dei primi sei mesi dell’anno. L’istituto sta creando “una fortezza, uno stato patrimoniale solido in grado di creare opportunità per i decenni a venire”, ha aggiunto.
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