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Approfondite misure contro l’ultra fast fashion e a tutela della reputazione e della legalità della moda italiana
Incontro urgente a Palazzo Piacentini, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, per affrontare le emergenze della moda italiana. Alla riunione hanno partecipato – alcuni dei quali in videocollegamento – i vertici delle principali associazioni della filiera, tra cui Carlo Capasa (Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana), Luca Sburlati (Presidente Confindustria Moda), Matteo Lunelli (Presidente Fondazione Altagamma), Doriana Marini (Presidente Nazionale Federmoda CNA) e Moreno Vignolini (Presidente Federazione Moda Confartigianato Imprese).
“Il sistema Italia è compatto nella tutela e difesa della moda Made in Italy, oggi sotto un duplice e grave attacco, sui mercati nazionali e internazionali”, ha dichiarato il Ministro Urso. “Nei prossimi giorni presenteremo, a seguito del confronto odierno con le rappresentanze del settore, un provvedimento per fronteggiare il fenomeno dell’ultra fast fashion: un’invasione di prodotti stranieri a basso costo che danneggiano i nostri produttori e mettono a rischio i consumatori”, ha aggiunto. “Si tratta di una misura che completerà il percorso avviato ieri con l’approvazione in Commissione al Senato del primo pacchetto di interventi urgenti per certificare la trasparenza e la qualità del lavoro delle filiere, contrastando le pratiche scorrette” ha concluso Urso.
Nel corso dell’incontro, il Ministro ha illustrato ai rappresentanti della filiera la nuova misura contro l’ultra fast fashion, pensata per contrastare l’invasione di prodotti tessili e calzaturieri stranieri a basso costo che penalizzano i produttori italiani mettendo a rischio l’intera filiera. La proposta dà immediata attuazione a parte della direttiva europea che sottopone al regime di responsabilità estesa del produttore (EPR) chi, pur producendo fuori dall’UE, vende questi prodotti a compratori italiani. L’ipotesi ha raccolto il pieno sostegno delle associazioni di categoria e rappresenterà uno strumento efficace per tutelare i produttori italiani e garantire maggiore trasparenza e responsabilità lungo tutta la filiera.
Urso ha inoltre illustrato ai presenti il pacchetto di misure approvato ieri in Commissione al Senato, che istituisce un sistema volontario di certificazione di conformità delle filiere, volto a garantire legalità e tracciabilità lungo tutta la catena produttiva. Le imprese che adotteranno modelli organizzativi di prevenzione dei reati e risulteranno in regola potranno fregiarsi della dicitura “Filiera della moda certificata”, sotto il controllo del registro pubblico Mimit e dell’Agcm.
Il Ministro, d’accordo con le associazioni presenti, ha quindi annunciato la convocazione del Tavolo della Moda per il prossimo 17 novembre.
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