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Metalmeccanici: “Da imprese nessun dialogo” – Fumata nera al tavolo del ministero del Lavoro per il rinnovo del contratto nazionale dopo lo sciopero di venerdì
Nessuna apertura al tavolo convocato al ministero del Lavoro sulla trattativa tra sindacati e aziende sul rinnovo del contratto collettivo nazionale. “Le associazioni datoriali hanno ribadito la loro indisponibilità a discutere del rinnovo del contratto collettivo nazionale, dei minimi tabellare, in termini di definizione del loro valore e di soluzioni che si collochino fuori dalla previsione Ipca nei” e “hanno riconfermato le loro precondizioni senza fornire elementi di novità utili per la ripresa del negoziato”, scrivono Fiom, Fim e Uilm al termine del confronto, durato circa 3 ore, convocato dopo l’ultimo sciopero delle tute blu del 20 giugno. Una “grave anomalia di questa vertenza che non ha mai avuto un confronto vero e concreto sul quale incardinare il negoziato”, hanno ribadito le sigle, osservando che “partire da condizioni che non considerino il sistema di regole condivise nel rinnovo del ccnl 2021, risulta molto difficile possa rappresentare un punto di partenza per il negoziato. In questi mesi le Segreterie Nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno più volte sottolineato la volontà a discutere senza pregiudiziali, partendo dai contenuti della piattaforma presentata”.
“Consapevoli che le richieste presentate sono in piena continuità con il contratto del 2021 e con la sfida di rendere il nostro ccnl strumento migliore per affrontare le transizioni del settore. A dimostrazione di ciò, è stato ricordato il valore e l’importanza dei recenti rinnovi sottoscritti da Fim, Fiom e Uilm in cui sono state individuate le mediazioni e fissati i valori dei minimi tabellari”.
In chiusura “la ha riconosciuto il grande valore del contratto metalmeccanico, sottolineando la qualità degli istituti sui quali ha invitato le parti ad una riapertura del confronto” e “ha sottolineato l’intenzione di accompagnare questa vertenza richiamando tutte le parti a riaprire il dialogo”.
La priorità per i sindacati resta “riaprire il negoziato senza posizioni pregiudiziali lasciando al tavolo la capacità di trovare tutte le mediazioni” e in previsione dell’incontro programmato per il prossimo 26 giugno tra Cgil Cisl Uil e Confindustria, trasferiranno “le difficoltà registrate nel confronto per il rinnovo del ccnl”. La riunione si è conclusa senza ancora una nuova data in cui aggiornare il confronto “a causa dell’indisponibilità di Federmeccanica e Assistal”.
Metalmeccanici: Uilm, apprezzata azione Calderone, non siamo noi a bloccare trattativa
“Abbiamo apprezzato molto l’idea del governo e del ministro di convocare un incontro tra Federmeccanica-Assistal e Fim, Fiom e Uilm. Le conclusioni non sono state soddisfacenti”. È il commento di Rocco Palombella leader Uilm, al termine del confronto al ministero del Lavoro sul rinnovo del ccnl metalmeccanico. “Nonostante l’impegno del ministro – Calderone ndr – a contribuire per rendere fluido il confronto anche con strumenti legislativi per i lavoratori e per sbloccare la trattativa, Assistal e Federmeccanica hanno confermato la loro indisponibilità a riprendere il confronto, la stessa di quando abbiamo iniziato”, continua il segretario, ribadendo che quella delle associazioni datoriali “è una decisione sbagliata che ci auguriamo possa essere riconsiderata nei prossimi giorni. Noi siamo disponibili al confronto sulla base della nostra piattaforma. Non esiste alcun tema di ‘pregiudiziali’. Le pregiudiziali le mettono loro”. E ha concluso: “Il ministro si è reso conto che non siamo noi a ostacolare la ripresa della trattativa”
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