Rinnovo Patente? Facile ed Economico
Il centrodestra unito si attesterebbe attorno al 43–45%, mentre il centrosinistra, anche allargato, non supererebbe il 35–37%
Le elezioni regionali in Valle d’Aosta e nelle Marche, appena concluse, offrono uno spaccato significativo della situazione politico-elettorale in Italia e della sua possibile evoluzione. Si tratta di due territori molto diversi per storia, cultura e assetto istituzionale, ma accomunati da un evidente dato politico: il rafforzamento del centrodestra e la difficoltà della sinistra, nonostante gli sforzi di coalizione.
In Valle d’Aosta, l’Union Valdôtaine si conferma primo partito con il 31,8%, seguita dal centrodestra (FdI, FI, Lega) al 29,9%. Il Partito Democratico si ferma all’8%, mentre Alleanza Verdi Sinistra raccoglie un modesto 6,3%. Nessuno schieramento ha raggiunto il 42% necessario per il premio di maggioranza, aprendo la strada a trattative complesse. Il centrodestra cresce, ma resta probabilmente fuori dalla stanza dei bottoni, mentre gli autonomisti e la sinistra potrebbero riconfermare una maggioranza di governo, seppur con un PD indebolito e marginale.
Nelle Marche, il presidente uscente Francesco Acquaroli (FdI) è stato rieletto con il 52,1%, battendo Matteo Ricci, candidato del campo largo (PD, M5S, AVS), fermo al 44,6%. Fratelli d’Italia si afferma come primo partito con il 27,8%, superando il PD, che si attesta attorno al 26%. Il Movimento 5 Stelle e AVS restano marginali. Il dato più allarmante per la sinistra è la bassa affluenza, scesa al 50%, segno di una crescente disillusione dell’elettorato progressista.
Elly Schlein ha commentato con realismo: “Sapevamo che non sarebbe stato facile”. La sua leadership non è in discussione, ma il risultato delle regionali evidenzia una crisi di proposta politica. Il “campo largo” non ha convinto, e il PD appare ancora privo di una narrazione forte e identitaria. In sostanza, il campo largo fatica a intercettare i bisogni concreti dei cittadini, e il rischio è quello di una perdurante incapacità di realizzarsi come alternativa di governo.
Sulla base dei risultati regionali in Valle d’Aosta e nelle Marche, ecco una stima delle percentuali nazionali se si votasse oggi:
Fratelli d’Italia: 28–30%
Partito Democratico: 19–21%
Movimento 5 Stelle: 10–12%
Forza Italia: 8–9%
Lega: 7–8%
Alleanza Verdi Sinistra: 4–5%
Azione / Italia Viva: 3–4%
Altri (Autonomisti, civiche): 5–6%
Il centrodestra unito si attesterebbe attorno al 43–45%, mentre il centrosinistra, anche allargato, non supererebbe il 35–37%. Un vantaggio netto, che conferma la tenuta del governo Meloni e la necessità per la sinistra di un profondo ripensamento strategico.
Tutte le notizie della sezione politica
Rinnovo Patente? Facile ed Economico
Questo articolo è stato pubblicato in origine su questo sito internet