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Lega, Durigon ad Affaritaliani: “Romeo ha detto a Salvini che preferisce passare per rompiscatole piuttosto che fare lo yesman“. E su Vannacci…
“È stata una discussione efficace e positiva, direi come sempre, inizialmente dedicata alla manovra finanziaria: Giorgetti che ha spiegato che stanno definendo le norme suggerendo di non fare affidamento alle bozze. Abbiamo sviscerato la rottamazione che dà finalmente ossigeno a 15 milioni di italiani in difficoltà con il fisco: è una grande vittoria della Lega e del buonsenso”. Con queste parole il vice-segretario della Lega e sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, intervistato da Affaritaliani, risponde alla domanda su come sia andato il consiglio federale di ieri della Lega. “Abbiamo messo al centro la sicurezza e la proposta di trovare risorse per assunzioni che possano aiutare anche le forze dell’ordine ad essere ancora più capillari nelle nostre città”.
Alla domanda su che cosa sia emerso sul fronte pensioni dal consiglio federale della Lega, Durigon risponde: “Intanto abbiamo ottenuto il risultato di ridurre i tre mesi di aumento dell’aspettativa di vita ad uno, e qui so benissimo quanto hanno combattuto il ministro Giorgetti e la Lega per convincere gli alleati. Vedremo nell’arco del 2026 se ci sarà la possibilità di sterilizzarla“.
Da notizie trapelate pare che ci sia stata tensione nell’analisi del voto regionale… “Si è analizzata sicuramente la non ottima prestazione in Toscana, dovuta a tanti fattori tra cui un Centrodestra meno tonico rispetto a cinque anni fa quando l’aspirante Governatore era della Lega. Abbiamo parlato di Veneto e si è respirata un’aria vincente con uno Zaia carico e Stefani ben centrato sull’obiettivo. Vogliamo essere primo partito in Veneto e ottenere il miglior risultato della storia in Puglia e Campania”, spiega il vice di Matteo Salvini.
Alla domanda, poi, se sia vero che ci sia stata una critica forte di Massimiliano Romeo e di Attilio Fontana, Durigon replica in modo preciso: “Nessuna critica forte, il Federale è da sempre un momento di riflessione dove si analizzano anche gli eventuali errori. Per esempio, in passato ci sono state scelte decisive come la fine del Conte 1 o l’ingresso nel governo Draghi che non hanno pagato. Ebbene, é giusto dire con chiarezza che Salvini è passato come unico responsabile di quelle scelte, ma la verità è che gran parte dei massimi dirigenti avevano spinto in quelle direzioni. Draghi, per esempio, tutto è stato tranne un governo capace di dare risposte al territorio”.
E ancora: “Purtroppo dalle riunioni emergono spesso ricostruzioni false o alterate. Esempio. Può sembrare infelice la frase di Romeo sui leccapiedi ma solo se decontestualizzata dal discorso. Lui, Romeo, ha detto a Salvini che preferisce passare per rompiscatole piuttosto che fare lo yesman che va a caccia di poltrone o di riconferme. Non credo proprio ci siano leccaculo che impongono il proprio pensiero, peraltro Max (Romeo, ndr) non è l’ultimo arrivato nei quadri apicali della Lega: fa il capogruppo al Senato da otto anni circa, ed ora fa anche il segretario della Lombardia….”, sottolinea Durigon.
“Vorrei aggiungere un’altra riflessione. Parlare di centralismo per argomentare che il territorio è in sofferenza mi sembra esagerato e fuori luogo: leggo questa analisi su alcuni media e resto stupefatto. La Lombardia, per esempio, ha tutte le carte in regola per dare risposte al territorio: la Lega governa una regione con un presidente leghista, la Lega ha cinque ministri lombardi che ci invidiano in tanti e che stanno facendo un grande lavoro, Romeo guida i senatori… La Lombardia è un fiore all’occhiello del nostro Paese e siamo orgogliosi che la Lega sia profondamente radicata“, aggiunge il sottosegretario al Lavoro.
Inevitabile la domanda su uno degli altri vice-segretari, Roberto Vannacci, e sui suoi team… “Nel mio intervento ho ribadito che quando si perde si perde tutti, perché degli errori ci sono stati, però reputo Vannacci un elemento prezioso. Non mi piace fare il tifoso in politica, mi piace fare gioco di squadra: quando un collega di squadra è in difficoltà, mi rimbocco le maniche per aiutare nell’interesse di tutta la Lega. Sui team Vannacci, un po’ di incomprensione che ha generato confusione c’è e va sistemata, come associazione possono essere una risorsa. Poi credo fortemente che la Lega debba tornare a fare la lega, quella che ci ha portato al 34% alle elezioni europee del 2019. Come? Vanno ripresi i nostri temi sapendo concretizzarli, come abbiamo fatto per la pace fiscale, senza dimenticare sicurezza, flat tax e pensioni. La Lega deve dare risposte concrete ai territori. Per i territori. Non contro altri territori…”, conclude Durigon.
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