Rinnovo Patente? Facile ed Economico

Manovra, colpo di scena. Intesa su affitti brevi, Isee e…
Affitti brevi, ampliamento dell’esenzione Isee sulla prima casa, dividendi. La maggioranza inizia a trovare una quadra sui temi ‘caldi’ della manovra da 18 miliardi che, secondo gli Uffici di presidenza delle Camere, dovrebbe avere il via libera del Senato il 15 dicembre e approdare poi a Montecitorio il 19.
Due ore di vertice a Palazzo Chigi, presieduto dalla premier Giorgia Meloni, con i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, i capigruppo di maggioranza del Senato, Lucio Malan per Fdi, Massimiliano Romeo della Lega, e Maurizio Gasparri per Fi, per trovare l’intesa su questioni che però, precisa una nota dell’esecutivo, “sono ancora aperte”.
Intanto, in Commissione Bilancio di Palazzo Madama passava la tagliola delle inammissibilità, segando 105 emendamenti sugli oltre 400 segnalati. Le proposte di modifica però restano ancora molte, anche perché ai senatori è stata data la possibilità di presentare altri emendamenti al posto di quelli cassati. Si continua a ragionare sulle coperture quindi: per soddisfare tutte le richieste, secondo un primo calcolo, servirebbe poco più di un miliardo, dice Malan. Ma Ciriani non si sbilancia: “E’ una stima”.
Tra i nodi di questa finanziaria, la querelle sugli affitti brevi era certamente uno dei principali. Ora, il punto su cui sembra che le forze di maggioranza stiano trovando una convergenza riguarda il numero di case di proprietà che farebbe scattare il ‘reddito di impresa’.
Attualmente, la cedolare secca sulla prima casa è tassata al 21%, dalla seconda alla quarta casa aumenta al 26%, dalla quinta casa in poi si parla, appunto, di reddito di impresa. Il ragionamento che si sta portando avanti punta ad abbassare questa asticella alla terza casa, lasciando invariate le aliquote del 21% sulla prima e del 26% sulla seconda, spiega il senatore Malan.
“Noi tuteliamo la casa”, afferma Gasparri, “su questo siamo tutti d’accordo, poi tocca al Mef vedere se le coperture ci sono”. Su come e dove trovare queste risorse, nessuno si sbilancia, men che meno il Mef. Ciriani, a chi gli chiede se il governo parlerà con le banche, risponde con un secco: “Parleremo con tutti i soggetti interessati dagli interventi del governo”.
Rispetto invece all’ipotesi, avanzata in due emendamenti – entrambi ammissibili – di Lega e Forza Italia, di tassarle le plusvalenze dell’oro da investimento, il senatore del Carroccio Romeo va con i piedi di piombo: ”E’ una tematica che ha bisogno di un ulteriore approfondimento, da quello che abbiamo compreso, perché è molto complessa. Non è tra i temi considerati abbastanza sicuri”.
Tra gli altri punti all’ordine del giorno sul tavolo del vertice di maggioranza anche la possibilità di compensazione anche per i contributi previdenziali delle imprese, e misure a favore delle forze dell’ordine, mentre non si è parlato di rottamazione.
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