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<em>Da Legambiente Arcipelago Toscano</em>
Nella notte del 18 luglio, intorno alle 4,00, prima che i tartawatcher di Legambiente scendessero in spiaggia per il loro monitoraggio all’Alba, una tartaruga marina Caretta Caretta ha risalito la parte della spiaggia di Marina di Campo più a nord est e ha iniziato a scavare il suo nido proprio sotto il muro dove finisce l’attraversamento pedonale e accanto al Ristorante Corallo.
La tartaruga ha avuto la fortuna di trovare ad accoglierla gli uomini della VCB Sicuritas che hanno tenuto un comportamento esemplare, impedendo ogni disturbo durante la nidificazione, hanno accertato ol punto esatto, hanno subito avvertito la Capitaneria di Porto e poi hanno messo in sicurezza il nido delimitandolo e che così è stato trovato già ben protetto dai volontari di Legambiente. Un comportamento esemplare che, dopo quello altrettanto virtuoso della ragazza che ha segnalato la nidificazione a Sant’Andrea, premia l’opera di informazione e sensibilizzazione fatta da Legambiente e Parco Nazionale in questi anni.
Ma la tartaruga marina aveva purtroppo nidificato troppo vicino alla foce del fosso, in una zona estremamente umida, il che rischiava di far fallire il nido, come avvenuto 2 anni fa nella stessa area, così le volontarie del progetto del Parco Nazionale e di Legambiente, con competenze riconosciute dal ministero dell’ambiente e la capacità di gestire in autonomia le situazioni come questa, dopo aver accertato la presenza dell’acqua nella camera del nido, hanno traslocato le 60 uova depositate, spostandole a 40 metri di distanza, in zona asciutta e sicura.
Isa Tonso, responsabile del progetto tartarughe marine di Legambiente e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, conclude: «Ringraziamo gli uomini della VCB Sicuritas che sono stati davvero eccezionali e professionali nell’approccio alla tartaruga e al nido. Un ringraziamento va anche al personale del Comune di Campo nell’Elba, subito accorso al nido e che ha fatto subito l’ordinanza per proteggere l’area di nidificazione. Tre nidi in pochi giorni in spiagge molto affollate (Sant’Andrea, Procchio e Marina di Campo) sono tanti e probabilmente non saranno gli ultimi. A inizio di settembre avremo il nostro bel da fare e quindi e cerchiamo volontari per la sorveglianza durante la schiusa».
Ai cittadini e ai turisti si consiglia di seguire alcune semplici regole nel caso di incontro con una tartaruga sulla spiaggia di notte:
1 – Chiamare subito la Capitaneria di porto (1530) e Legambiente Arcipelago Toscano (3407113722).
2 – Tenersi ad almeno 10 metri di distanza dalla tartaruga marina, meglio se ci si accuccia o ci si distende sulla spiaggia. Non togliere eventuali ostacoli di fronte alla tartaruga marina, si rischia di spaventarla.
3 – Allontanare i cani dall’area della spiaggia dove è in corso la nidificazione, non avvicinarsi alla tartaruga marina con il cane, nemmeno al guinzaglio
4 – Non usare assolutamente torce e luci dei telefoni cellulari, niente foto con il flash
5 – Mantenere il silenzio assoluto, soprattutto nel periodo esplorativo e di scavo del nido la tartaruga, si tratta di un animale selvatico, fuori dal suo ambiente naturale, in grande stato di allerta e che si spaventa con poco.
6 – Si può fare una foto solo quando la tartaruga rientra in mare dopo aver depositato le uova e ricoperto il nido, possibilmente non in posizione frontale rispetto alla tartaruga.
Il progetto Life Turtlenest
Life Turtlenest, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE e coordinato da Legambiente, finalizzato al miglioramento della conservazione della tartaruga marina comune (Caretta caretta) in Italia, Spagna e Francia, attraverso attività di monitoraggio, messa in sicurezza dei nidi, ricerca scientifica e campagne di informazione e sensibilizzazione. Oltre al coordinatore Legambiente, partecipano al progetto europeo la Stazione zoologica Anton Dhorn; Ispra; Università La Sapienza di Roma; Università di Barcellona; BETA Technological Centre (UVic-UCC); ENCI; Cest Med; Regione Basilicata, Regione Campania, Regione Puglia, Regione Lazio, Agenzie per la protezione ambientale della Toscana. Oltre alle regioni italiane bagnate dal mar Tirreno (Basilicata, Puglia, Campania, Sicilia, Lazio, Sardegna e Toscana) Life Turtlenest interverrà nella regione francese Camargue, in Costa Azzurra e in Corsica e nelle regioni spagnole di Catalogna, Murcia, Andalusia, Isole Baleari e Valencia.
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