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Idf, potente attacco a Gaza city, le truppe sono entrate
“Stiamo lanciando un potente attacco contro la roccaforte di Hamas nella città di Gaza. Nelle ultime 24 ore, le truppe della 98/a Divisione hanno iniziato operazioni di terra nel centro di Gaza city. Le truppe che operano sul terreno sono entrate con supporto di fuoco dall’aria e dal mare. Sono state colpite decine di siti terroristici, inclusi strutture militari, postazioni di osservazione e edifici con trappole esplosive destinati a danneggiare le truppe che operano nell’area”. Lo ha dichiarato l’Idf.
Trump avverte Hamas: “Grossi problemi se usa gli ostaggi come scudi umani”
Donald Trump avverte Hamas: avrà “grossi problemi” se utilizzerà scudi umani. Il presidente già nelle ultime ore aveva avvertito l’organizzazione a non usare gli ostaggi come scudi umani.
Media Houthi: “Raid israeliani sul porto di Hodeida”
La tv degli Houthi al Masirah riferisce di raid israeliani sul porto di Hodeida, in Yemen. L’attacco era stato annunciato in precedenza dall’esercito israeliano, invitando persone e navi ancorate al porto a “evacuare immediatamente”.
Commissione Onu: “In corso genocidio a Gaza, responsabilità d’Israele”
Gli investigatori indipendenti delle Nazioni Unite hanno accusato Israele di aver commesso un “genocidio” a Gaza con l’intento di “distruggere i palestinesi”, attribuendo la responsabilità al primo ministro Benjamin Netanyahu e ad altri vertici dello Stato.
Nel nuovo rapporto, pubblicato a quasi due anni di distanza dall’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, la Commissione d’inchiesta internazionale ha rilevato che le forze israeliane hanno compiuto “quattro dei cinque atti genocidi previsti dalla Convenzione del 1948”, tra cui uccisioni, gravi danni fisici e psicologici e condizioni di vita mirate alla distruzione della popolazione.
“La responsabilità per questi crimini atroci ricade sulle autorità israeliane ai più alti livelli”, ha dichiarato la presidente Navi Pillay, ex giudice del tribunale per il Ruanda, avvertendo che il silenzio della comunità internazionale “equivale a complicità”.
Secondo dati Onu, dall’inizio della guerra sono state uccise quasi 65.000 persone a Gaza e gran parte della popolazione è stata sfollata, mentre è in corso una carestia conclamata. Israele respinge fermamente le accuse, mentre la Commissione collabora con la Corte penale internazionale, che ha già emesso mandati d’arresto contro Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra e contro l’umanità.
Tank di Israele a Gaza City, Katz: “Non torniamo indietro”. Hamas: “Netanyahu ha piena responsabilità ostaggi”
“Gaza sta bruciando” e “le Idf stanno colpendo le infrastrutture terroristiche con il pugno di ferro”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz dopo che nella notte è iniziata l’operazione di terra a Gaza City. I carri armati israeliani sono entrati in città e una fonte israeliana ha spiegato alla Cnn che l’operazione militare sarà ”per fasi e graduale”.
“I soldati dell’Idf stanno combattendo eroicamente per creare le condizioni per il rilascio degli ostaggi e la sconfitta di Hamas”, ha detto Katz. “Non cederemo né torneremo indietro finché la missione non sarà completata”, ha aggiunto.
Hamas: “Netanyahu ha piena responsabilità ostaggi”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è un “criminale di guerra” che ha ”la piena responsabilità della vita dei suoi prigionieri nella Striscia di Gaza”. Così in una nota Hamas dopo l’operazione lanciata dalle Idf su Gaza City. Hamas accusa poi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump di aver dimostrato “una palese parzialità nei confronti della propaganda sionista e doppi standard” e l’Amministrazione americana di avere ”la responsabilità diretta” dell’escalation del conflitto con il suo sostegno a Israele.
“Il destino dei prigionieri dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza è determinato dal governo terrorista di Netanyahu”, ha affermato Hamas. “La distruzione sistematica e la campagna fascista di annientamento che Gaza sta subendo minacciano anche la vita dei soldati israeliani catturati”, ha aggiunto.
Famiglie ostaggi: “Giornata di protesta contro operazione Gaza City”
Le famiglie degli ostaggi israeliani ancora trattenuti nella Striscia di Gaza hanno annunciato una nuova giornata di protesta sotto la casa di Netanyahu a Gerusalemme per contestare la decisione di condurre l’operazione militare a Gaza City. Già nella notte i parenti degli ostaggi si sono riuniti sotto la residenza di Netanyahu per denunciare il rischio che l’operazione militare rappresenta per i loro cari.
“Ci barricheremo qui, non ci muoveremo da qui”, ha detto Anat Angrest, madre dell’ostaggio Matan Angrest. “I nostri cari vengono bombardati dalle Idf su ordine del primo ministro. Sta facendo di tutto per impedire un accordo e il loro ritorno. Temiamo che questa sarà la loro ultima notte”, ha aggiunto. Michel Illouz, il cui figlio Guy Illouz è stato rapito e assassinato durante la prigionia, ha accusato Netanyahu di aver causato la morte del figlio. “Il sangue di mio figlio è sulle vostre mani”, ha detto.
Idf: “Oltre 350mila palestinesi hanno lasciato Gaza City”
Oltre 350.000 palestinesi hanno finora lasciato Gaza City dirigendosi verso altre zone della Striscia. E’ la stima delle Idf che si riferisce a quante persone hanno abbandonato Gaza City prima del lancio dell’offensiva militare per occupare la città. Secondo una fonte della difesa citata dal Times of Israel, altre migliaia di persone avrebbero abbandonato Gaza City durante la notte per i massicci attacchi aerei sulla città.
Guerra, massacro a Gaza City: 63 morti all’alba. Interi palazzi distrutti e gente in trappola
Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani su Gaza sale a 62. L’agenzia di stampa Wafa, citando fonti mediche, afferma che la maggior parte delle vittime uccise dall’attacco scattato lunedì sera, si trovava nella città di Gaza. Tra queste figurano due persone uccise nel quartiere Nassr della città di Gaza mentre si rifugiavano in una tenda. Gli attacchi pesanti sulla città di Gaza di queste ore sarebbero scattati dopo che il segretario di Stato americano Rubio ha appoggiato l’offensiva israeliana nella Striscia. A riferirlo sono alcuni testimoni all’AFP. Testimonianze choc: “Ho visto una bimba senza la testa”
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