Rinnovo Patente? Facile ed Economico

Nel cuore di Sant’Agata Bolognese, Automobili Lamborghini inaugura la nuova selleria, simbolo tangibile di una trasformazione industriale che non rinnega il passato:
lo rilancia. Lo spazio cresce da 1.400 a 2.600 metri quadrati, gli impianti raddoppiano, i flussi vengono ridisegnati attorno alla Temerario, la supersportiva che ha completato la ibridazione della gamma. È il tassello più visibile di un piano più ampio, dove l’innovazione incontra la manualità e la qualità non è uno slogan, ma una misura concreta della produzione.
Il valore umano al centro del Made in Italy
Dentro la nuova area lavorano 170 artigiani specializzati, professionisti rari, formati su tecniche che uniscono precisione e sensibilità. Qui nascono gli interni delle vetture destinate a diventare ambasciatrici del Made in Italy nel mondo, lavorando pelli e microfibre con la cura richiesta dal programma Ad Personam, scelto da oltre il 94% dei clienti Lamborghini. Ogni cucitura racconta una scelta, ogni accoppiamento di materiali una storia: la tecnologia supporta, la mano decide, il dettaglio firma l’identità.
Ergonomia, macchine e sostenibilità: quando la tecnologia serve
Il raddoppio dei macchinari non è solo un numero: significa tempi certi, qualità ripetibile e meno stress per le persone grazie a postazioni riprogettate in ottica ergonomica. Debutta un sistema automatico di incollaggio pelli capace di dosare la colla in base al volume del materiale, riducendo sprechi ed emissioni. È un esempio chiaro di come l’automazione possa valorizzare il gesto artigiano senza sostituirlo, liberando energie dove servono competenza e occhio clinico. In parallelo, l’azienda investe sulla formazione: materiali di nuova generazione, tecniche aggiornate, percorsi di crescita per rendere il reparto un laboratorio di eccellenza contemporanea.
“Persone e tecnologia, due aspetti centrali”
«Continua il nostro percorso di crescita fatto di investimenti e di sviluppo», ricorda Stephan Winkelmann, Chairman e CEO. «L’ennesimo ampliamento dello stabilimento riflette la volontà di proseguire in una trasformazione che oggi ci porta a una gamma ibrida. Come sempre, è una tappa: persone e tecnologia restano centrali e determinanti». Parole che trovano riscontro tra i banchi di lavoro: l’innovazione qui è misurata sulla qualità dell’esperienza, dal comfort dell’operatore alla coerenza del risultato finale.
La linea supersportive: V12 HPEV e V8 ibrido sullo stesso ritmo
L’altra gamba dell’evoluzione è la linea produttiva delle supersportive, riorganizzata per integrare nella stessa catena due architetture: il V12 HPEV della Revuelto e il V8 biturbo ibrido della Temerario. È un traguardo tecnico e gestionale: un unico flusso, due anime, la stessa ossessione per la precisione. A regime la capacità giornaliera raggiunge 10 Revuelto e 20 Temerario, con stazioni pensate per ridurre gli scarti di tempo e alzare l’asticella del controllo qualità. Le consegne di Revuelto sono già in corso, mentre le prime Temerario arriveranno ai clienti dall’inizio del 2026.
Domanda solida, order bank coperto e personalizzazione spinta
Il order bank risulta «coperto per circa un anno», segnale di una domanda che premia la direzione intrapresa: elettrificazione ad alte prestazioni, personalizzazione estesa e una manifattura che resta artigianale nella sostanza. Qui la nuova selleria gioca un ruolo chiave: maggiore capacità significa tempi più rapidi, ma soprattutto più possibilità di interpretare desideri, palette, texture, cuciture. È il linguaggio Ad Personam portato a maturità industriale: ogni auto è una promessa di unicità rispettata.
La visione della Manifattura Lamborghini
«Abbiamo raddoppiato la capacità produttiva, introdotto nuovi macchinari e migliorato i flussi di lavoro per garantire la massima efficienza e qualità», sottolinea Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer. «Questa trasformazione nasce per accogliere la nuova generazione ibrida e risponde alla forte domanda di personalizzazione, innovando senza perdere l’eccellenza artigianale». È la sintesi di una filosofia industriale che guarda lontano: flessibilità di piattaforma, competenze interne e investimenti sul capitale umano.
Un ponte tra tradizione e ibrido: la strategia di Sant’Agata
Il risultato complessivo è un’architettura produttiva più flessibile, capace di sostenere i volumi della Temerario e garantire continuità alla Revuelto, mantenendo quel livello di finitura che ha reso iconico il marchio. La selleria ampliata è la prova che la transizione verso l’ibrido non è solo una scelta tecnica, ma una cultura d’impresa: produrre meglio, con meno spreco, con più attenzione alle persone e all’ambiente, senza snaturare l’estetica Lamborghini.
Oltre l’impianto: il racconto di una comunità
Sant’Agata vive questa espansione come parte di un racconto collettivo: scuole professionali, filiera dei materiali, indotto qualificato. L’impianto non è una cattedrale isolata, ma un organismo che dialoga con il territorio. L’apertura della nuova selleria diventa così un segnale per tutto l’ecosistema: si può crescere alzando la qualità, puntando su competenze rare e tracciando una strada dove la innovazione migliora il lavoro, la sostenibilità orienta i processi, l’artigianato resta la firma.
L’eredità dell’ampliamento: efficienza, identità, desiderabilità
In fabbrica le cifre sono chiare: 2.600 mq, macchinari raddoppiati, ergonomia ripensata, capacità giornaliera in aumento. Ma ciò che resta, una volta spenti i riflettori, è la sensazione di un’identità rafforzata: Lamborghini investe per rendere possibile un lusso responsabile, dove la personalizzazione non è capriccio, è progetto; dove l’ibrido non è compromesso, è potenza contemporanea; dove ogni cucitura racconta la promessa di un marchio che evolve restando fedele a sé stesso.
Rinnovo Patente? Facile ed Economico
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