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<em>Da Legambiente Arcipelago Toscano</em>
La tartaruga che il 31 luglio era stata disturbata sulla spiaggia di Marina di Campo ed era ritornata in mare nella notte del primo agosto ha invece fatto il suo faticato nido nella sabbia della spiaggia di Lacona, nel Comune di Capoliveri e nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, nel tratto di spiaggia in concessione del Lacona Beach Club.
Mamma tartaruga ha nidificato a circa 40 metri da dove nel 2023 ci fu un’altra nidificazione a Lacona e anche stavolta abbastanza vicino alla battigia e a rischio mareggiate da scirocco.
Che si tratti della stessa tartaruga marina fatta fuggire dalla spiaggia di Marina di Campo lo attesta il confronto fatto dalle esperte di Legambiente Arcipelago Toscano tra le immagini di Marina di Campo e quelle di Lacona e soprattutto del caratteristico disegno formato dalle macchie sulla testa della tartaruga che è unico per ogni individuo, come le impronte digitali per un essere umano.
La nidificazione stavolta è riuscita, ma solo perché i soliti disturbatori – uno dei quali ha addirittura tentato di afferrare la tartaruga – sono arrivati appena dopo che mamma Caretta caretta stava ricoprendo il nido faticosamente fatto e si apprestava a tornare in mare con il suo carapace ricoperto di sabbia, uno dei segni inequivocabili che la nidificazione era stata almeno tentata.
Grazie a chi ha avvertito la Capitaneria di Porto, che a sua volta ha allertato Legambiente che partecipa al progetto Tartarughe con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e al progetto LIFE TurtleNest. E’ così che, nonostante circolasse un certo scetticismo sulla riuscita della nidificazione, le esperte di Legambiente hanno verificato la presenza delle preziose uova sotto la sabbia e messo in sicurezza il nido, in collaborazione con il Comune di Capoliveri che si è immediatamente attivato grazie all’interessamento del Sindaco Walter Montagna.
Legambiente Arcipelago Toscano ricorda a cittadini e ai turisti alcune semplici regole da seguire nel caso di incontro con una tartaruga su una spiaggia:
1 – Chiamare subito la Capitaneria di porto (1530) e Legambiente Arcipelago Toscano (3407113722).
2 – Tenersi ad almeno 10 metri di distanza dalla tartaruga marina, meglio se ci si accuccia o ci si distende sulla spiaggia. Non togliere eventuali ostacoli di fronte alla tartaruga marina, si rischia di spaventarla.
3 – Allontanare i cani dall’area della spiaggia dove è in corso la nidificazione, non avvicinarsi alla tartaruga marina con il cane, nemmeno al guinzaglio
4 – Non usare assolutamente torce e luci dei telefoni cellulari, niente foto con il flash
5 – Mantenere il silenzio assoluto, soprattutto nel periodo esplorativo e di scavo del nido la tartaruga, si tratta di un animale selvatico, fuori dal suo ambiente naturale, in grande stato di allerta e che si spaventa con poco.
6 – Si può fare una foto solo quando la tartaruga rientra in mare dopo aver depositato le uova e ricoperto il nido, possibilmente non in posizione frontale rispetto alla tartaruga.
Il progetto Life Turtlenest
Life Turtlenest, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE e coordinato da Legambiente, finalizzato al miglioramento della conservazione della tartaruga marina comune (Caretta caretta) in Italia, Spagna e Francia, attraverso attività di monitoraggio, messa in sicurezza dei nidi, ricerca scientifica e campagne di informazione e sensibilizzazione. Oltre al coordinatore Legambiente, partecipano al progetto europeo la Stazione zoologica Anton Dhorn; Ispra; Università La Sapienza di Roma; Università di Barcellona; BETA Technological Centre (UVic-UCC); ENCI; Cest Med; Regione Basilicata, Regione Campania, Regione Puglia, Regione Lazio, Agenzie per la protezione ambientale della Toscana. Oltre alle regioni italiane bagnate dal mar Tirreno (Basilicata, Puglia, Campania, Sicilia, Lazio, Sardegna e Toscana) Life Turtlenest interverrà nella regione francese Camargue, in Costa Azzurra e in Corsica e nelle regioni spagnole di Catalogna, Murcia, Andalusia, Isole Baleari e Valencia.
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