Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico

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                <em>Da Fabrizio Ania, segretario del circolo Pd di Rio</em>

Questa è l’immagine di una piccola parte della spiaggia di Bagnaia. Sono i detriti ammucchiati alla fine del fosso (la foto non rende giustizia alla realtà). Non è l’immagine del giorno dopo l’ultima alluvione, ma di oggi. Mantiene quasi intatti i segni, le ferite di quel giorno. Poi le foto del fosso di Bagnaia, nelle sue condizioni d’incuria decennale, che appare come un gigante addormentato, pronto nella sua pericolosità a ripetersi, con tutti i danni, nella prossima eventuale – e speriamo mai più – “bomba d’acqua”. A fianco del fosso, lungo la strada comunale, una fettuccina bianca e rossa, messa dagli abitanti per segnalare il pericolo (incredibile). Qui, sul fosso che sfocia sulla spiaggia, occorre con urgenza l’intervento del genio civile e del consorzio di bonifica. A Bagnaia abitano persone civili, attente e pazienti: vigilano e segnalano con costanza, cosa che, francamente, dovrebbe garantire la macchina comunale. La stessa situazione, stessa fettuccina biacca e rossa questa volta messa dal comune sulla strada, si riscontra a Nisporto. Elencare i problemi ancora aperti è difficile; dico solo che è mortificante questa situazione a pochi giorni dalla Pasqua. Mi chiedo, e chiedo all’amministrazione comunale: avendo in “tasca” i contributi dati dalla Regione, era così difficile evitare tutto questo alle porte dell’inizio della stagione turistica? Quali sono stati i problemi insormontabili che hanno impedito di impegnare la spesa e avviare gli interventi necessari? Quante settimane sono trascorse? Quando inizieranno? È davvero imbarazzante. Si dirà: “vi è stata lì l’alluvione”. Ma a ora mi chiedo: come mai altre situazioni di incuria e impreparazione si riscontrano in altre importanti spiagge del nostro territorio? È così difficile consegnare, a chi vi abita, ai ristoranti riaperti e ai turisti della prossima Pasqua, la spiaggia pulita e sistemata del Cavo? La sensazione di semi abbandono, contrasta e impatta con le bellezze naturali del paese. Ci vuole molto a valorizzarle ogni giorno dell’anno? Chiudo scrivendo che la mancanza d’interventi puntuali e di una visione chiara rischia di compromettere non solo l’immagine del nostro territorio, di luoghi meravigliosi, ma anche le opportunità economiche per chi ci vive e lavora

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