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Cina, dazi antidumping fino al 34,9% sul brandy Ue: misura in vigore dal 5 luglio per cinque anni

La Cina ha annunciato l’introduzione di dazi antidumping compresi tra il 27,7% e il 34,9% sulle importazioni di brandy proveniente dall’Unione Europea, a partire da domani, 5 luglio, per una durata di cinque anni. Lo ha reso noto il ministero del Commercio di Pechino, che ha comunicato l’esito definitivo dell’inchiesta avviata nei mesi scorsi: secondo le autorità cinesi, il brandy europeo viene venduto sul mercato cinese a prezzi inferiori al suo valore reale, danneggiando l’industria nazionale e rappresentando una minaccia sostanziale per il settore locale.

Nonostante la misura, il ministero ha precisato che alcune importazioni saranno esentate dai dazi, a condizione che rispettino gli impegni sui prezzi accettati dopo una revisione legale, proposti da associazioni e aziende europee coinvolte.

L’indagine cinese sul brandy, avviata nel 2024, è arrivata pochi mesi dopo che Bruxelles aveva lanciato una propria inchiesta sui sussidi pubblici cinesi al settore delle auto elettriche, sfociata nell’introduzione di dazi fino al 35% sulle e-car cinesi. Il ministero ha confermato che l’inchiesta sul brandy – prodotto in gran parte in Francia – ha accertato la presenza di pratiche di dumping e ha portato all’applicazione di misure temporanee, ora rese definitive.

Le nuove imposte si applicheranno esclusivamente al brandy confezionato in contenitori inferiori ai 200 litri. Nello specifico, l’aliquota sarà del 34,9% per Jas Hennessy, del 34,3% per Rémy Martin e del 27,7% per Martell.

La Cina rappresenta un mercato fondamentale per il cognac francese, con esportazioni annuali pari a circa 1,4 miliardi di euro. Le misure antidumping si stima che possano impattare per circa 50 milioni di euro al mese.

Pechino, negli ultimi mesi, ha preso di mira anche altri prodotti agroalimentari europei, come carne suina, derivati e latticini. In parallelo, ha presentato un ricorso al WTO contro i dazi Ue sulle auto elettriche, e l’organizzazione ha istituito un gruppo di esperti per esaminare la questione.

La decisione sui dazi al brandy arriva in un momento delicato delle relazioni tra Cina e Unione Europea. È attesa oggi a Parigi una riunione tra il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot e l’omologo cinese Wang Yi, in visita in Europa in vista del vertice bilaterale di Pechino del 24-25 luglio per celebrare i 50 anni di rapporti diplomatici. Tuttavia, secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg, la Cina starebbe valutando persino di annullare la seconda giornata dell’evento, a causa dell’inasprimento delle tensioni commerciali e delle critiche europee sulla posizione cinese riguardo alla guerra in Ucraina, giudicata da Bruxelles come un implicito sostegno a Mosca.

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