Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico

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                “Ogni anno a Portoferraio, nonostante i cambi di casacca amministrativa, le promesse, e gli atti di buona volontà, si ripetono i soliti disagi, come impianti di riscaldamento che non funzionano, da giorni infatti i termosifoni sono spenti. Come Uil abbiamo affrontato il problema qualche anno fa, quando esplose un termosifone, insieme alla condizione dell’ edilizia scolastica della sede di Viale Elba, una condizione che è al momento più che discutibile.<br />Stamattina pioveva dal soffitto all’interno di qualche aula, la stessa acqua entra dagli infissi di altre aule, e in generale, ogni volta che piove, i collaboratori scolastici sono impegnati ad asciugare pavimenti e a posizionare secchi per tappare le perdite”: da Michele Intorcia Uil Livorno.

“Uno scenario poco accogliente, volendo utilizzare un eufemismo, che denota una mancanza di programmazione anche di quelli che sono gli aspetti minimi di gestione di una scuola. Non sappiamo se domani i riscaldamenti ripartiranno – aggiunge – La ditta incaricata dal Comune di Portoferraio ha effettuato un sopralluogo e un primo intervento sulla caldaia il giorno 17 novembre, quando si dice giustamente programmare e organizzare le cose in tempo, tenendo conto anche degli imprevisti. Si chiama tempismo”.

“E infatti si è rimasti al freddo e con i termosifoni spenti. L’Istituto Sandro Pertini di Portoferraio ha inviato segnalazione al Comune di Portoferraio in data 21, 25 e 26 novembre. Al di là delle dovute comunicazioni ufficiali, è storia vecchia, quindi o le cose si vedono e si affrontano seriamente o altrimenti il resto sono chiacchiere e demagogia e a lungo cadono. La temperatura nelle aule scolastiche dovrebbe essere in inverno tra i 19 e i 22 gradi. In condizioni diverse, si parla di non agibilità delle aule”.

“Al momento – sottolinea Intorcia – la manutenzione e lo scenario dell’edilizia scolastica sono sconfortanti. Vorrei capire inoltre se esistono le condizioni di agibilità di questa scuola, e se nei prossimi giorni i riscaldamenti funzioneranno. Non si può lavorare in queste condizioni. C’è chi porta le stufette da casa, colleghi e studenti che giustamente lamentano il freddo. Acqua che entra ogni volta che piove. Esorterei anche i genitori e i rappresentanti ad interessarsi di problematiche come queste e di chiedere conto al Comune e di partecipare e impegnarsi attivamente a discussioni utili per la comunità scolastica. Perché parliamo di benessere a scuola e di agibilità”.

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