Rinnovo Patente? Facile ed Economico

image

Stefano Boeri è indagato per induzione indebita nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica a Milano. L’architetto difende la correttezza del proprio operato e nega qualsiasi ruolo di potere: “Il mio progetto per la Torre Botanica è stato bocciato”. Nell’indagine spuntano chat dirette al sindaco Sala e all’assessore Tancredi. E Boeri denuncia: “Il mio telefono è stato hackerato da Equalize, hanno manipolato messaggi”.

Inchiesta Milano, le chat di Boeri con Sala, Oggioni, Catella

L’archistar Stefano Boeri è tra le figure più in vista tra i 74 indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura milanese sull’urbanistica. Ed emergono dalle carte le intercettazioni dalle chat con altri protagonisti della vicenda, da Giovanni Oggioni a Manfredi Catella, passando per il sindaco Beppe Sala. La Procura interpreta le parole di Boeri come prova del modo in cui esercitava pressioni indebite sull’amministrazione comunale. L’architetto di contro presenta una evidenza a sua difesa: il suo progetto di Torre Botanica per il Pirellino di fatto è stato bocciato. Sullo sfondo, una inquietante suggestione: che il gruppo di Equalize potrebbe aver falsificato alcuni suoi messaggi per metterlo in difficoltà. 

Boeri e le chat con Oggioni: “Ci bocciate tutto, siete come la Juve”

È il 30 marzo 2023 quando Stefano Boeri scrive a Giovanni Oggioni, dirigente del Comune di Milano, dopo l’ennesima bocciatura del progetto P39 – Torre Botanica: “Ci bocciate tutto… ormai siete di Potere al Popolo”. E ancora: “Caspita ma ci bocciate tutto? Siete come la Juve”. Al centro la maxi operazione da tre miliardi con Coima, finalizzata alla riqualificazione di 60mila metri quadrati tra Porta Nuova e Gioia. Il famoso Pirellino. 

LEGGI ANCHE: INCHIESTA MILANO, LA STRUTTURA “OMBRA” DI MARINONI

Il “warning” a Sala: “Scusa ultima cosa crearti problemi”

Il 21 giugno 2023, Boeri invia invece un messaggio al sindaco Giuseppe Sala: “Guarda, a livello personale, da amico ad amico, ti dico che c’è una situazione che mi fa paura, non fa bene”. Spiega di aver parlato a lungo con Tancredi e Malangone, e aggiunge: “Domani ho conferimento in Commissione dopo due bocciature su progetto nuovo Bosco Verticale… Marinoni sta sbagliando, e non solo con noi. Se insiste rischiamo rottura e ricorso Tar, e Catella che va sui giornali. Scusa ultima cosa crearti problemi, prendilo come un warning per domani… ciao”. Il giorno dopo, la Commissione Paesaggio dà parere favorevole “condizionato”.

Secondo gli inquirenti, a ottenere quel parere positivo fu l’assessore Giancarlo Tancredi, che avrebbe “pressato” Marinoni per approvare il progetto. Avrebbe detto che Boeri “ovviamente aveva già parlato con il sindaco Sala”, aggiungendo che un altro rifiuto avrebbe comportato “attacchi personali” e “ripercussioni per tutti gli altri”.

Marinoni, in questo frangente inizialmente contrario a concedere il via libera, avrebbe risposto: “Boeri non aiuta, ha presentato tutto come la volta passata senza cambiare nulla quando gli ho chiesto espressamente di inserire qualche variazione per legittimare un condominio”. E concludeva: “Ma troveremo argomenti”. Dopo il via libera condizionato, Boeri informa il partner dell’operazione, Manfredi Catella, via messaggi vocali: “Le facciate, le proporzioni, il rispetto… sparito. Il che tutto sommato potrebbe essere un buon segno, spero. Ciao, un abbraccio”.

Boeri si difende: “Fossi così potente, il mio progetto non sarebbe stato bocciato”

L’architetto nega ogni addebito e rivendica di non aver avuto alcun potere: “Ma se fossi davvero potente come mi avete descritto, non pensa che sarei riuscito a far approvare e costruire la mia Torre Botanica nella sua versione originale? Era un’architettura a cui tenevo tantissimo, avrebbe dato a Milano un Bosco Verticale di nuova generazione”: queste le sue parole intercettato ieri dai cronisti.  E ancora: “Sono convinto che io e il mio studio abbiamo operato in maniera corretta a proposito di un’architettura che da tempo, come è noto, è stato deciso di non realizzare”. “Confido che l’autorità giudiziaria accerterà al più presto la mia totale estraneità alle scorrettezze che mi vengono imputate”.

Boeri: “Equalize ha falsificato alcuni miei messaggi”

A margine, anche l’allusione ad un possibile complotto o ad operazioni non trasparenti di spionaggio. Spiega Boeri: “Nei mesi scorsi il mio telefono è stato hackerato dagli spioni di Equalize, che avrebbero falsificato alcuni messaggi”. Secondo la difesa dell’architetto, dunque, alcuni dei contenuti ora all’esame della Procura potrebbero essere stati manipolati per danneggiarlo ulteriormente.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO

Rinnovo Patente? Facile ed Economico

Questo articolo è stato pubblicato in origine su questo sito internet