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Governo, Meloni su copertina Time: “Dove sta portando l’Europa”
Giorgia Meloni sulla copertina del settimanale americano Time. La testata dedica alla presidente del Consiglio un ampio articolo dal titolo “Where Giorgia Meloni is leading Europe“, firmato da Massimo Calabresi, tracciando un profilo complesso e sfaccettato della leader di Fratelli d’Italia.
Nell’anticipazione dell’articolo si legge: “Il fascismo è un argomento da cui Giorgia Meloni, primo ministro italiano, non può sfuggire. Quando ha conquistato il potere nel 2022, guidando un movimento nato dagli ultimi fedeli di Benito Mussolini, i critici in Italia e in Europa hanno visto nella sua retorica nazionalista e nella difesa della ‘civiltà occidentale’ una pericolosa svolta a destra per il Paese”. Lo stesso ex presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva indicato la sua elezione come un segnale del crescente pericolo dell’autoritarismo a livello globale, viene ricordato.
Eppure, sottolinea il Time, Meloni “ha spiazzato molti dei suoi oppositori”: in patria, Meloni “ha moderato alcune delle sue posizioni più radicali, mentre sulla scena internazionale si è mostrata più pragmatica che ideologica, guadagnandosi il rispetto di figure politiche molto diverse tra loro, da Biden alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, fino al vicepresidente americano J.D. Vance“.
A quasi tre anni dall’inizio del suo mandato, Meloni viene descritta come “una delle figure più interessanti d’Europa”, il cui stile di leadership potrebbe avere un impatto significativo ben oltre i confini italiani.
Nell’articolo del Time sono contenute alcune dichiarazioni rilasciate da Giorgia Meloni nel corso di un colloquio, avvenuto lo scorso 4 luglio a Palazzo Chigi. “Anzitutto, dobbiamo difendere ciò che siamo: la nostra cultura, la nostra identità, la nostra civiltà”, afferma la presidente del Consiglio in uno dei passaggi più significativi dell’intervista.
Interpellata sulle accuse di simpatie per il fascismo, Meloni ribatte con una domanda al suo interlocutore: “C’è qualcosa nel fascismo a cui la mia esperienza le fa pensare, rispetto a ciò che sto facendo al governo?”.
Nel corso dell’intervista si fa riferimento anche alla visita della premier alla Casa Bianca, quando fu ospite di Donald Trump. Dopo l’uscita della stampa dallo Studio Ovale, il colloquio si spostò sulla guerra in Ucraina. Meloni, si legge, “difese con veemenza Zelensky e la necessità di sostenere l’Ucraina fino alla fine”. Trump ascoltò e rispose, ma senza che la conversazione assumesse toni polemici. “Lui è un combattente, e io sono una combattente”, sottolinea Meloni durante il dialogo con il settimanale americano.
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