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La storia di Solange Marchignoli, avvocata e madre di due figli, è quella di una relazione d’amore trasformata in un incubo di violenze, minacce e isolamento. Dopo anni di aggressioni fisiche e psicologiche, culminate con un pestaggio a Dubai che le ha causato fratture al volto, la penalista milanese ha denunciato l’ex compagno, l’imprenditore iraniano Alireza Roodsari, oggi ai domiciliari. Ma continua a sentirsi in pericolo: “La giustizia deve proteggere, non bisogna avere paura di denunciare”.

“Ho cercato di salvarlo, ma lui distruggeva me”: il racconto di Solange Marchignoli

Dietro la facciata di regali costosi e attenzioni, la relazione tra Solange Marchignoli e Alireza Roodsari, imprenditore iraniano di 53 anni, nascondeva un abisso di violenze e dipendenza affettiva. “All’inizio sembrava amore, poi è diventato controllo ossessivo e punizione”, ha raccontato l’avvocata in un’intervista. L’uomo alternava fasi di seduzione a esplosioni di aggressività, spesso amplificate dall’uso di cocaina.

Le violenze: dall’Elba alla mandibola rotta a Dubai

Il primo schiaffo è arrivato durante una vacanza all’Isola d’Elba, ma è a Dubai che la violenza si è fatta più brutale: Marchignoli ha perso conoscenza dopo essere stata picchiata, ritrovandosi in clinica con una frattura alla mandibola e dodici viti nel volto. “Mi ha detto che ero caduta sul tavolo, ma la verità era un’altra. Ho capito che non era la droga a parlare, era lui. Ora so che è cattivo”, afferma.

Marchignoli non è solo una donna maltrattata: è anche una penalista che in aula ha difeso figure come Azouz Marzouk, Alessia Pifferi e Nina Moric. “Sono una professionista che tutela le donne vittime di violenza, ma soprattutto sono una donna. Non bisogna vergognarsi: la giustizia esiste e può proteggere”. La sua immagine pubblica, però, era diventata un ulteriore terreno di scontro con l’ex compagno, che cercava di isolarla e impedirle di apparire in televisione.

Un anno e mezzo fa Solange si è rivolta al centro antiviolenza della Mangiagalli, avviando il percorso che l’ha portata a denunciare. Oggi Roodsari è ai domiciliari con divieto di usare strumenti telematici, ma continua – secondo l’avvocata – a diffamarla e minacciarla tramite i social. “Mi sento ulteriormente in pericolo”, ha detto presentando una nuova denuncia ai carabinieri e chiedendo un aggravamento della misura cautelare.

“Ho cercato di salvarlo, ma intanto lui distruggeva me”

Il racconto di Solange Marchignoli è anche un appello alle altre vittime: “All’inizio pensavo che la sua tossicodipendenza fosse il demone da combattere. Ho cercato di salvarlo, ma intanto lui distruggeva me. Ora voglio dimostrare che non bisogna avere paura né vergogna: denunciare è l’unica strada”.

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