Rinnovo Patente? Facile ed Economico

image

Iran, manifestazione a Teheran

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha partecipato oggi a una protesta a Teheran per denunciare gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani, secondo le immagini trasmesse dalla TV di Stato. “Vendetta, vendetta!” hanno i manifestanti con i pugni alzati, mentre il presidente veniva visto farsi strada tra la folla radunata in una piazza nel centro di Teheran.

Iran, Rubio: “Pronti a parlare con loro già domani, ma basta con i giochetti”

All’indomani degli attacchi statunitensi contro siti nucleari in Iran, il segretario di Stato Marco Rubio ha invitato Teheran ad aprire un dialogo diretto con Washington. Intervistato da Fox News, il capo della diplomazia americana ha dichiarato: “Siamo pronti a parlare con loro anche domani”.

Rubio ha ribadito la disponibilità degli Stati Uniti a permettere all’Iran un programma nucleare civile, ma senza arricchimento dell’uranio: “Il regime iraniano dovrebbe svegliarsi e dire: ‘Va bene, se vogliamo davvero l’energia nucleare nel nostro Paese, c’è un modo per farlo’. L’offerta è ancora valida”.

Rubio ha spiegato che l’Iran ha rifiutato i tentativi di dialogo, incluso l’impegno dell’inviato speciale Steve Witkoff: “Steve Witkoff ha viaggiato in tutto il mondo cercando di raggiungere un accordo con loro, ma continuano a fare giochetti. Troppi giochetti. E ora se ne sono accorti”.

Ha aggiunto che l’Iran “non ha risposto” alle proposte americane ed “è scomparso per dieci giorni” prima dell’operazione militare. “Il presidente ha dovuto agire in risposta”, ha affermato.

Iran, ok del Parlamento alla chiusura dello Stretto di Hormuz

Il Majlis, il Parlamento di Teheran, “è arrivato alla conclusione che lo Stretto di Hormuz debba essere chiuso, ma la decisione finale in merito spetta al Consiglio supremo di sicurezza nazionale”. Sono le parole del generale dei Guardiani della Rivoluzione Esmail Kowsari, che siede nella commissione Sicurezza nazionale del Majlis riportate dall’iraniana Press Tv.

Lo Stretto di Hormuz è una rotta strategica per il trasporto di petrolio e Gnl. ‘Corridoio marittimo’ fra Iran e Oman, collega il Golfo Persico con il Golfo dell’Oman e il Mar arabico.

Iran, Vance: “Usa non sono in guerra con Teheran”

“Gli Stati Uniti non sono in guerra con l’Iran”. A dichiararlo è stato il vicepresidente J.D. Vance in una breve intervista a Nbc News. “Siamo in guerra con le sue ambizioni nucleari”, ha affermato, aggiungendo che gli Stati Uniti ritengono di aver “distrutto” il programma nucleare iraniano.

Iran, Hegseth: “Trump vuole pace, Teheran segua questa strada2

“Il Presidente Trump ha detto no alle armi nucleari, vuole la pace e l’Iran dovrebbe seguire questa strada”. Lo ha detto il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth, in un briefing al Pentagono.

Iran, Hegseth: “Devastato programma nucleare”

I raid della notte scorsa erano per “compromettere” e “distruggere” le capacità nucleari dell’Iran. Lo ha detto il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth, in un briefing al Pentagono. Le operazioni hanno “devastato” il programma nucleare dell’Iran.

Iran, Cina “condanna” raid Usa e chiede stop attacchi Israele

Il ministero degli Esteri cinese “ha condannato fermamente” gli attacchi statunitensi contro i siti nucleari iraniani, avvertendo che “aggravano le tensioni in Medio Oriente”. “La Cina invita tutte le parti in conflitto, in particolare Israele, a cessare il fuoco il prima possibile”, ha dichiarato il ministero in una nota.

Iran, Mosca invoca risposta Aiea e Onu a raid Usa: “Gravi rischi per sicurezza globale”

Il ministero degli Esteri russo ha espresso forte preoccupazione per le possibili conseguenze dei raid americani contro l’Iran, sottolineando la necessità di una risposta urgente da parte dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) e del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Lo riferisce l’agenzia Interfax.

Secondo Mosca, “le conseguenze dell’azione americana, incluse quelle radiologiche, devono ancora essere pienamente valutate, ma è già evidente che si è aperta una pericolosa fase di escalation, con gravi rischi per la sicurezza regionale e globale”. Il ministero ha quindi sollecitato una “reazione chiara, professionale e non ambigua da parte della direzione dell’Aiea, chiedendo che il direttore generale presenti “un rapporto obiettivo” da discutere in una sessione straordinaria dell’Agenzia “da convocarsi al più presto”.

Mosca ha infine invitato il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ad agire prontamente: “Deve essere respinta collettivamente la linea di confronto promossa da Stati Uniti e Israele”. La Russia ha concluso rinnovando il suo appello a interrompere l’aggressione e “intensificare gli sforzi per riportare la situazione su binari politico-diplomatici”.

Iran, Macron riunisce Consiglio difesa e sicurezza

Si riunirà alle 19.30 all’Eliseo il Consiglio di difesa e sicurezza nazionale presieduto da Emmanuel Macron. Lo riferisce Bfmtv ricordando che è la terza riunione organizzata dal 13 giugno, dall’inizio dell’escalation tra Israele e Iran.

Iran, Pasdaran: “Aggressori si aspettino risposte oltre previsioni”

L’Iran “ricorrerà a opzioni che vanno oltre le previsioni e i calcoli degli aggressori”, che “devono aspettarsi risposte deplorevoli”. E’ la minaccia dei Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran iraniani, riportata dall’agenzia iraniana Tasnim.

Iran, la reazione internazionale. Starmer: “Teheran torni al tavolo negoziale”

Il Primo Ministro britannico Keir Starmer ha invitato l’Iran a “tornare al tavolo dei negoziati” sulle sue ambizioni nucleari dopo gli attacchi statunitensi contro i siti nucleari iraniani.

“Non si potrà mai permettere all’Iran di sviluppare un’arma nucleare e gli Stati Uniti hanno preso provvedimenti per attenuare questa minaccia”, ha dichiarato Starmer su X, aggiungendo che “la stabilità nella regione è una priorità”.

“Invitiamo l’Iran a tornare al tavolo dei negoziati e a raggiungere una soluzione diplomatica per porre fine a questa crisi”.

Tajani: “Ci auguriamo si possa arrivare veramente a de-escalation”

“Ci auguriamo che dopo questo attacco che ha portato un danno enorme alla produzione dell’arma nucleare, che rappresentava un pericolo per tutta l’area, ora si possa arrivare veramente a una de-escalation, l’Iran si sieda a un tavolo di trattative”. A dichiararlo, intervenendo all’edizione straordinaria del Tg1, è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Detto questo – ha aggiunto – la nostra priorità in questo momento è la sicurezza degli italiani, dei nostri connazionali. Si sta facendo tutto il possibile per far partire gli italiani che lo vogliono il prima possibile: oggi da Sharm el Sheik partirà volo con i connazionali che arrivano da Gerusalemme e Tel Aviv”.

“Domani – ha continuato Tajani – ci sarà una riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue a Bruxelles, e un incontro con il responsabile dell’Aiea, Grossi che sentirò anche in giornata per capire le conseguenze che possono esserci da punto di vista della sicurezza. Mi pare che per il momento non ci siano grandi rischi per l’esterno”, ha sottolineato Tajani spiegando poi che “abbiamo fatto rientrare alcuni militari italiani che stavano a Baghgag per il rischio di ritorsioni contro una base dove c’erano anche americani. Sono rientrati ieri via Kuwait”.

Trump, attacco Usa all’Iran: “Siti nucleari distrutti. Pace o colpiremo ancora”

“I 3 siti nucleari dell’Iran sono stati distrutti. L’Iran faccia la pace o ci saranno altri attacchi”. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dalla Casa Bianca invia un messaggio alla nazione dopo gli attacchi compiuti dagli Stati Uniti contro siti nucleari in Iran. Trump fa il punto sui raid condotti sui siti di Fordow, Natanz e Isfahan e minaccia altre operazioni se Teheran non porrà fine alla guerra con Israele. “Ogni rappresaglia dell’Iran contro gli Stati Uniti sarà contrastata con una forza nettamente superiore a quella vista stasera”, l’avvertimento a Teheran con un post su Truth a chiusa della giornata.

Il discorso

“Il nostro obiettivo era distruggere la capacità iraniana di procedere all’arricchimento” dell’uranio “e fermare la minaccia nucleare posta dallo stato che è il principale sponsor mondiale del terrorismo. Stasera posso annunciare al mondo che gli attacchi sono stati un successo militare spettacolare. I principali impianti di arricchimento nucleare dell’Iran sono stati completamente e totalmente distrutti”, dice Trump, accompagnato dal vicepresidente JD Vance, dal segretario di Stato Marco Rubio e dal segretario alla Difesa Pete Hegseth, che nella giornata di domenica terrà una conferenza al Pentagono per illustrare l’operazione nel dettaglio.

L’Iran, il grande bullo del Medioriente, ora deve fare la pace. Se non lo fa, i prossimi attacchi saranno molto più massicci e molto più facili”, dice il presidente americano prospettando altre azioni. “Per 40 anni l’Iran ha detto ‘morte all’America, morte a Israele’. Hanno ucciso la nostra gente, hanno fatto saltare gambe e braccia con le mine ai lati delle strade: era la loro specialità. Abbiamo perso migliaia di uomini, centinaia di migliaia sono morti in Medioriente e nel mondo a causa dell’odio. Molti sono stati uccisi dal generale Soleimani”, ucciso da un raid americano nel 2020. “Ho deciso molto tempo fa che tutto questo non sarebbe andato avanti”.

La guerra con Israele, dice, deve fermarsi. “Tutto questo non può continuare. O ci sarà la pace o ci sarà una tragedia per l’Iran, ben più grande di quella a cui abbiamo assistito negli ultimi otto giorni. Ricordate, ci sono ancora molti obiettivi“, dice Trump, sottolineando che gli Stati Uniti potrebbero “colpire quegli altri obiettivi con precisione, velocità e abilità. Molti possono essere distrutti in pochi minuti, non c’è una forza armata che possa fare quello che abbiamo fatto noi”.

Trump ringrazia l’esercito israeliano “per il meraviglioso lavoro svolto” e elogia i militari americani per “un’operazione come non se ne vedeva da molti, molti decenni”. “Voglio ringraziare l’esercito israeliano per il meraviglioso lavoro svolto e, soprattutto, voglio congratularmi con i grandi patrioti americani che hanno pilotato quelle magnifiche macchine stasera e con tutto l’esercito degli Stati Uniti per un’operazione che non si vedeva da molti, molti decenni. Nessun esercito al mondo avrebbe potuto fare quello che abbiamo fatto stasera”.

Iran, Trump annuncia attacco Usa: “Colpiti 3 siti nucleari, ora la pace”

Gli Stati Uniti attaccano l’Iran e intervengono nella guerra accanto a Israele colpendo 3 siti nucleari. Il presidente americano Donald Trump, attorno alle 2 italiane di domenica 22 giugno, ha annunciato che che gli Stati Uniti hanno completato “un attacco di grande successo” contro siti nucleari in Iran, compresi Fordow, Natanz a Isfahan. Il presidente ha quindi tenuto un discorso alla nazione alle 22 ora locale di Washington di sabato 21 giugno, le 4 del mattino di domenica 22 giugno in Italia.

Nell’attacco sono stati impiegati bombardieri B2, aerei in grado di sganciare le bombe GBU: gli ordini di 13 tonnellate, in dotazione solo agli Usa, sono in grado di colpire e distruggere strutture sotterranee come gli impianti nucleari iraniani.

Trump ha condiviso un post, di un profilo associato a informazioni di intelligence, in cui si annuncia che “Fordow è andato”. Fordow, a una trentina di chilometri dalla città iraniana di Qom, è il cuore del sistema nucleare iraniano. Abitanti di Qom, secondo l’agenzia iraniana Fars, hanno avvertito diverse esplosioni. Nell’area è entrata in azione anche la difesa aerea iraniana.

Funzionari iraniani, nella notte italiana, hanno confermato che gli impianti nucleari di Isfahan, Natanz e Fordow. “Poche ore fa, dopo l’attivazione dei sistemi di difesa aerea di Qom e l’identificazione di obiettivi ostili, una parte dell’area del sito nucleare di Fordow è stata attaccata dae forze aeree nemiche”, ha affermato un portavoce del centro di gestione delle crisi della regione di Qom, come riportano le agenzie Fars e Irna.

Il vicegovernatore per la sicurezza di Isfahan ha confermato che anche le strutture di Isfahan e Natanz, nell’Iran centrale, sono state attaccate. “Abbiamo assistito a intrusioni nei pressi degli impianti nucleari di Isfahan e Natanz”, ha dichiarato, aggiungendo che le difese aeree sono state attivate per “contrastare obiettivi ostili” e che “si sono udite diverse esplosioni”, ha dichiarato il governatore.

Il post di Trump

“Abbiamo completato con successo il nostro attacco ai tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordow, Natanz ed Esfahan. Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano. Un carico completo di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow. Tutti gli aerei stanno tornando in sicurezza a casa. Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Nessun altro esercito al mondo avrebbe potuto fare questo. Ora è il momento della pace!”, ha scritto Trump in un post su Truth Social.

Giovedì 19 giugno Trump aveva annunciato, con un messaggio letto dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, che avrebbe deciso “entro 2 settimane” sull’eventuale intervento americano nel conflitto. Negli ultimi 2 giorni, però, il presidente avrebbe optato per un’azione decisiva visto lo stallo dei negoziati.

La reazione di Netanyahu

“Congratulazioni, presidente Trump, la sua coraggiosa decisione di colpire gli impianti nucleari iraniani con la straordinaria e giusta potenza degli Stati Uniti cambierà la storia”, ha detto il israeliano Benjamin Netanyahu dopo l’attacco. Netanyahu e Trump hanno avuto un colloquio dopo l’operazione. “Il Presidente Trump e io diciamo spesso: ‘Pace attraverso la forza’. Prima viene la forza, poi viene la pace. E stasera, il Presidente Trump e gli Stati Uniti hanno agito con grande forza”, ha aggiunto Netanyahu.

Iran minaccia “conseguenze eterne”

L’Iran denuncia “la grave violazione” della Carta dell’Onu da parte degli Stati Uniti con gli attacchi di stanotte ai suoi siti nucleari e avverte sulle “conseguenze eterne” di quanto successo. In un post su X, il ministro degli Esteri di Teheran Abbas Araghchi ha scritto: “Gli Stati Uniti, membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, hanno commesso una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del Trattato di non proliferazione nucleare attaccando gli impianti nucleari pacifici dell’Iran”.

“Gli eventi di questa mattina sono vergognosi e avranno conseguenze eterne. Ogni singolo membro delle Nazioni Unite deve essere allarmato da questo comportamento estremamente pericoloso, illegale e criminale”, ha denunciato ancora Araghchi in quella che è la prima reazione ufficiale agli attacchi.

Rinnovo Patente? Facile ed Economico

Questo articolo è stato pubblicato in origine su questo sito internet