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Gaza City circondata dai tank. L’Onu: “Sono 320mila i bambini sotto i 5 anni a rischio malnutrizione acuta”

L’annuncio è arrivato poco dopo mezzanotte, nelle ore immediatamente successive l’adozione da parte del ministro della Difesa Ysrael Katz del piano di conquista di Gaza City. “Le nostre forze controllano già la periferia della città“. Lapidario il messaggio del portavoce dell’Idf, il generale di brigata Effie Defrin, mentre il premier Benjamin Netanyahu ordinava l’accelerazione delle operazioni per conquistare le ultime roccaforti di Hamas all’interno dell’enclave palestinese. Netanyahu, ha ordinato, inoltre, “negoziati immediati” per liberare “tutti gli ostaggi” a Gaza. “Ho dato istruzioni – afferma Netanyahu in un video diffuso dal suo ufficio stampa – di avviare immediatamente i negoziati per il rilascio di tutti i nostri ostaggi e la fine della guerra in condizioni accettabili per Israele“.

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nell’area della Divisione di Gaza, ha dichiarato: “Sono venuto per approvare i piani delle IDF per prendere il controllo di Gaza City e sconfiggere Hamas. Netanyahu ha aggiunto: “Siamo nella fase decisiva. Queste due cose – sconfiggere Hamas e rilasciare tutti i nostri ostaggi – vanno di pari passo”. Migliaia di bambini a Gaza ridotti alla fame o costretti a svolgere lavori minorili. E’ l’allarme lanciato dall’Onu nel corso dell’incontro quotidiano con i media internazionali, al Palazzo di Vetro.

“I 320 mila bambini sotto i cinque anni – ha dichiarato una portavoce delle Nazioni Unite – sono a rischio di malnutrizione acuta, con un aumento delle malattie e dei rischi per la salute a lungo termine”. “Nel frattempo – ha aggiunto – i nostri partner segnalano un incremento del lavoro minorile, con bambini impegnati nella raccolta di macerie, nel commercio ambulante e in altri lavori informali. Il disagio psicologico è diffuso tra i bambini che sono stati ripetutamente sfollati”.

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