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È fissato per oggi, martedì 20 maggio, l’interrogatorio di Andrea Sempio davanti ai magistrati della Procura di Pavia. Alle ore 14, negli uffici di piazza del Tribunale, Sempio comparirà accompagnato dai suoi legali, Angela Taccia e Massimo Lovati. Dopo anni di indagini archiviate, è formalmente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli a Garlasco.

Un interrogatorio considerato “prodromico a una richiesta di rinvio a giudizio”, come confermano fonti legali, e che potrebbe essere influenzato dalle risposte di oggi. L’avvocato Lovati si limita a dichiarare: “Stiamo affilando le armi che ci offre il codice di procedura penale”.

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Un incrocio di interrogatori in tre sedi diverse

A rendere ancora più rilevante la giornata è la decisione della Procura di ascoltare in contemporanea due figure chiave: Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, oggi in semilibertà dopo una condanna definitiva a 16 anni, sarà sentito come testimone assistito. Mentre Marco Poggi, fratello di Chiara, sarà sentito dai carabinieri a Venezia. Un incrocio di testimonianze che potrebbe rivelarsi decisivo per incrociare versioni e individuare eventuali incongruenze.

Le nuove prove: DNA, telefonate e un biglietto misterioso

Al centro dell’interrogatorio di oggi, diversi elementi rimasti sullo sfondo per anni e ora riletti alla luce di nuove ipotesi. Prima fra tutte, la traccia genetica trovata sotto le unghie di Chiara, che la Procura sospetta possa appartenere proprio ad Andrea Sempio. Un dato che, se confermato, lo collocherebbe fisicamente sulla scena del delitto.

Ci sono poi le tre telefonate, brevi e ravvicinate, fatte alla casa di Chiara tra il 7 e l’8 agosto 2007, quando la giovane si trovava da sola. Un comportamento che gli inquirenti ritengono sospetto. Infine, un biglietto del parcheggio di Vigevano, trovato una settimana dopo il delitto ma consegnato agli inquirenti solo un anno dopo: un dettaglio ancora da chiarire.

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Sempio sapeva della vacanza di Marco Poggi? I dubbi dell’accusa

Uno dei punti cruciali per la Procura è la telefonata effettuata dal cellulare di Sempio alle 01.05 del 4 agosto 2007 verso casa Poggi. Secondo i carabinieri, quella chiamata sarebbe stata effettuata da Marco Poggi per avvisare i genitori, come da consuetudine, del suo ritorno a casa. Un elemento che, per gli inquirenti, renderebbe “inverosimile” che Sempio ignorasse la partenza imminente dell’amico per il Trentino.

Nonostante ciò, Sempio ha sempre dichiarato di aver cercato l’amico nei giorni successivi per invitarlo a unirsi al gruppo in vacanza a Punta Ala. Una ricostruzione che ora non convince più. Anche perché – scrivevano i carabinieri nel 2020 – Sempio dichiarò di aver cercato Poggi “più volte” senza riuscire a contattarlo, ammettendo così implicitamente di sapere che l’amico fosse in montagna.

Le chat delle sorelle Cappa e i vocali all’ex manager: nuove ombre

A completare il nuovo mosaico investigativo ci sarebbero centinaia di messaggi tra le sorelle Paola e Stefania Cappa, vicine alla famiglia Poggi, già note alle cronache per un controverso fotomontaggio. In uno di questi messaggi si farebbe riferimento alla possibilità che Alberto Stasi sia stato “incastrato”. L’ex manager Francesco Chiesa Soprani ha dichiarato di aver ricevuto vocali da Paola Cappa in cui la donna smentirebbe tuttavia alcune versioni della sorella Stefania. “Non voglio entrare nel merito, ma se la Procura me li chiede, li consegnerò”, ha spiegato.

GARLASCO, PAOLA CAPPA SMENTISCE GLI SMS DELLA GEMELLA STEFANIA

La nuova strategia degli inquirenti e una diversa interpretazione di alcuni dettagli

Il vertice che si è tenuto ieri mattina nella caserma dei carabinieri di via Moscova a Milano ha definito i dettagli operativi degli interrogatori di oggi. Secondo indiscrezioni, i carabinieri del Nucleo investigativo milanese avrebbero condiviso con i magistrati una nuova interpretazione degli elementi già raccolti in passato, collegandoli a nuovi riscontri e rilievi genetici.

Fonti vicine alla Procura parlano di almeno cinque elementi che verranno sottoposti oggi ad Andrea Sempio. Tra questi, oltre al DNA, la presunta geolocalizzazione dell’indagato la mattina del 13 agosto 2007 nei pressi della villetta, una nuova lettura della dinamica dell’omicidio basata sulle tracce ematiche e un’analisi più dettagliata del comportamento di Sempio nei giorni precedenti e successivi al delitto.

Tizzoni (legale della famiglia Poggi): “Stato assente, tesi confuse”

A criticare apertamente la riapertura delle indagini è l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi, che ha parlato di “tesi un po’ confuse” da parte della Procura. “Dagli atti – ha dichiarato a Il Fatto Quotidiano – non emergono collegamenti tra Stasi e Sempio, e ancor meno con le sorelle Cappa. La verità che lo Stato aveva consegnato ai Poggi oggi sembra non essere più difesa”.

L’avvocata di Stasi: “Ha sempre risposto, anche oggi lo farà”

Dal fronte Stasi arriva invece una nota rassicurante. “Alberto è sereno e a disposizione dell’autorità giudiziaria – ha detto la sua legale Giada Bocellari – Risponderà a tutte le domande che gli verranno rivolte, come ha sempre fatto. Non si è mai avvalso della facoltà di non rispondere, nemmeno durante il suo processo”.

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