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L’attacco di Calenda contro l’ad di Enel Flavio Cattaneo 

Duro botta e risposta tra il segretario di Azione Carlo Calenda e l’amministratore delegato di Enel Flavio Cattaneo durante il Forum Coldiretti.  Al centro del dibattito costi energetici, bollette ed effetti sulle tasche delle famiglie italiane. “Cattaneo lo pungi sul vivo facilmente: con Enel distribuzione pagata con le nostre bollette non solo fa il 42% di utile come Hermes ma si prende pure il bonus”, ha esordito Calenda riferendosi all’amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo, durante un intervento a margine del Forum Coldiretti.

“Siccome io ho messo in questione questo e il ragazzo è un po’ cafone – ha aggiunto Calenda – gli ho dovuto ricordare che lui può fare questa operazione, ma almeno deve stare zitto, perché sono soldi degli italiani che vengono presi senza nessun rischio aziendale. Cattaneo – ha continuato – io lo conosco da quando stava per fare zompare per aria Tim. È sempre una questione di chi è il padrone per noi. Poi il suo lavoro di manager lo sa fare, il problema è quando sono i cittadini a pagare”.

La replica dell’ad di Enel

Secca la replica dell’amministratore delegato di Enel: “Io ho da lavorare purtroppo, ognuno ha da fare il suo. Vai a lavorare, lazzarone!”. “Il senatore Calenda insiste nel dire cose false e ne risponderà. Enel non fa il 40% degli utili e tantomeno io prendo alcun bonus sul business della distribuzione. Mi ha anche accusato di aver quasi fatto ‘zompare’ Tim, quando invece è noto che quando ne ero alla guida l’azienda ha chiuso i migliori bilanci degli ultimi vent’anni. Ma, si sa, lui dà del ‘Voi’ ai numeri”, ha dichiarato Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel, a margine del convegno Coldiretti.

“Comunque questo, e altro, sarà oggetto di causa in tribunale per svariati milioni di euro che il senatore dovrà risarcire e che saranno devoluti per abbassare il costo delle bollette. Così almeno avrà fatto anche lui qualcosa di concreto per aiutare i consumatori”. “Del resto, è stato ministro e non ha particolarmente inciso, di sicuro non ha abbassato il costo dell’energia. Evidentemente oggi l’insuccesso gli ha dato alla testa”, ha concluso Cattaneo.

La posizione di Richetti (Azione)

“È del tutto inaccettabile che l’amministratore delegato di un’azienda pubblica insulti un senatore che gli chiede conto dei soldi che vengono scaricati sulle bollette. Cattaneo ha il dovere di scusarsi e il Governo di intervenire e rispondere nel merito alle obiezioni sollevate da Calenda sull’operato di Enel distribuzione, che ha aumentato i costi dopo aver ricevuto il rinnovo senza gara della concessione”. Così il capogruppo di Azione, Matteo Richetti.

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