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Ecofin, autorizzata la revisione di alcuni progetti del Pnrr

L’Ecofin ha approvato questa mattina la valutazione positiva della Commissione europea sulla revisione tecnica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano, consentendo così al Governo di portare avanti l’attuazione del Piano e di conseguire gli obiettivi presenti nelle ultime tre rate. A comunicarlo è una nota di Palazzo Chigi, la quale spiega anche che “nell’ambito della revisione tecnica, oltre alle modifiche per sopravvenute circostanze oggettive e a correzioni formali, sono stati implementati gli investimenti per lo sviluppo dell’economia circolare dei rifiuti e per incentivare l’acquisto di automobili a basso impatto ambientale per un importo complessivo pari a 1,2 miliardi di euro”.

“I prossimi giorni saranno di particolare importanza per l’attuazione del Pnrr, con la Cabina di regia del 24 giugno per la verifica del conseguimento dei quaranta obiettivi dell’ottava rata, con la pianificazione dei tavoli tecnici in occasione della visita della Commissione europea e con il pagamento della settima rata, che consentirà all’Italia di confermare il primato europeo nell’avanzamento del Piano e, in termini di performance, di raggiungere il 54% degli obiettivi programmati, ossia più 18% rispetto al 36% della media europea”, continua la nota di Palazzo Chigi. 

Grande traguardo per l’Italia, che con l’imminente pagamento della settima rata da parte della Commissione Ue, confermerà il primato europeo nell’avanzamento del Pnrr, con 140 miliardi di euro già ricevuti, pari al 72 % della dotazione totale – un dato superiore del 24 % rispetto alla media Ue che si ferma al 48 %. In termini di performance l’Italia ha raggiunto ben il 54 % degli obiettivi programmati, contro una media europea del 36 %

“Voglio sottolineare il positivo stato di avanzamento fisico del Piano: su circa 296.000 progetti finanziati, 135.000 risultano conclusi, oltre 25.000 sono in fase di completamento e più di 115.000 sono in corso. Rispetto all’ultima relazione semestrale al Parlamento, registriamo un incremento di 26.000 progetti, con risorse impegnate pari a 14,4 miliardi di euro e una spesa che supera i 70. Nel prossimo anno, che ci separa dalla conclusione del Pnrr, il governo Meloni sarà impegnato al massimo per valorizzare ogni euro ancora disponibile, utilizzando strumenti più efficaci per sostenere ogni forma di investimento produttivo, con l’obiettivo di imprimere nuovo slancio all’economia nazionale”, afferma il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti

A prendere parola è anche il commissario europeo all’Economia Valdis Dombrovskis, che in una conferenza stampa tenutasi al termine dell’Ecofin dichiara: “finora abbiamo erogato 317 miliardi di euro agli Stati membri, ma dobbiamo compiere ulteriori progressi poiché il tempo stringe. La scadenza legale prevede che tutte le tappe e gli obiettivi debbano essere raggiunti entro la fine di agosto 2026. Ciò significa che gli Stati hanno poco più di un anno per presentare tutte le richieste di pagamento in sospeso e le relative prove”. Affinché i piani vengano realizzati in tempo, sottolinea l’ipotesi di “revisione dei piani per quanto necessario, la semplificazione di alcuni ove possibile e l’adozione di misure appropriate per prepararsi alle perdite dovute alle richieste di pagamento. Il Recovery Fund ha già avuto un impatto significativo in tutta Europa, e ora è il momento di assicurarsi che si concluda con successo nel 2026″.

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