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Usa-Ue, accordo sui dazi al 15%. Pechino: “Nessun patto a nostre spese”
L’accordo commerciale raggiunto tra Stati Uniti e Unione Europea porta con sé una nuova fase nelle relazioni transatlantiche, segnando alcuni punti fermi ma lasciando ancora aperte questioni cruciali per diversi settori strategici: chip, vino, farmaceutica e agroalimentare. Dall’intesa raggiunta tra il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen va ricordato che gli Stati Uniti introdurranno un dazio del 15% su specifici prodotti europei, mentre l’Ue sospenderà le contromisure dal 4 agosto.
Dazi al 15%, effetti su farmaci e semiconduttori
Secondo fonti europee, attualmente non verranno applicati dazi su farmaci e semiconduttori europei esportati negli Stati Uniti. Anche in caso di future misure restrittive da parte di Washington, la tariffa massima concordata non potrà superare il 15%, come previsto dall’intesa raggiunta dopo le indagini statunitensi condotte ai sensi della Sezione 232. La misura è stata accolta con cauto ottimismo dalle imprese europee dell’hi-tech e della farmaceutica.
Dazi al 15%, agroalimentare: trattative in corso, vino in bilico
Restano invece aperte le trattative sul settore agroalimentare. Al momento non esiste una tempistica definita per le eventuali esenzioni sui dazi al vino europeo, anche se, secondo fonti Ue, “sembrano esserci progressi più significativi sul fronte dei distillati”. L’accordo prevede infatti una tariffa del 15% anche per l’agroalimentare, con possibilità di eccezioni ancora in fase di definizione.
Dazi al 15% su auto e componenti, Acea preoccupata
Sull’automotive, l’accordo genera più preoccupazioni che sollievo. L’Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea) ha accolto positivamente la riduzione dell’incertezza, ma sottolinea che gli Stati Uniti continueranno a mantenere dazi elevati su automobili e componenti europei. “Ciò continuerà ad avere un impatto negativo non solo sull’industria dell’Ue, ma anche su quella statunitense”, ha dichiarato la direttrice generale Sigrid de Vries, che ha auspicato chiarimenti urgenti sui dettagli dell’intesa.
Dazi al 15%, la Cina avverte: “Nessun patto a nostre spese”
Pechino da parte sua, attraverso il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, ha dichiarato di essere favorevole al dialogo e alla risoluzione delle controversie commerciali secondo le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Tuttavia, ha espresso ferma opposizione a qualsiasi accordo “raggiunto a spese della Cina”.
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