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Cinema, calano i ricavi e gli utili di Fandango Film
Anche Domenico Procacci, uno dei più noti produttori cinematografici italiani con la sua Fandango Film, è colpito dalla crisi generalizzata del settore. Il bilancio del 2024 di Fandango spa, da poco approvato, s’è chiuso infatti con ricavi calati anno su anno da 42,2 milioni di euro a 28,5 milioni e così il margine operativo (ebit) è diminuito da 2,7 milioni a 1,8 milioni, dimezzando in tal modo l’utile netto da 1,3 milioni a 673mila euro.
Nella relazione sulla gestione Procacci quale presidente spiega che il calo del fatturato è dovuto “alla riduzione del volume delle produzioni di contenuti audiovisivi oltre che dal contesto normativo incerto quale il ritardo nella pubblicazione del Decreto Tax Credit” cui s’è sommato “un ridimensionamento delle richieste di progetti da parte dei committenti, in particolare le piattaforme streaming”.
Lo scorso anno, comunque, Fandango ha avviato e/o concluso la produzione di numerosi film: “Il Punto di Rugiada”, “La Storia del Frank e della Nina”, “Il Caravaggio Perduto”, “La Valanga Azzurra”, “Lirica Ucraina” e “Una Giornata Pazzesca”. A questi si sono aggiunte varie serie tv anche in co-produzione: la quarta stagione de “L’Amica Geniale”, “Fuochi d’Artificio”, “La Valle dei Sorrisi”, “Carlo Lonzi”, “Un Passo alla Volta”, “Carlo Mazzacurati” e “Come Closer” e Fandango ha anche distribuito una ventina di film di terzi.
Fandango al netto delle azioni proprie, è controllata da Procacci con il 65% mentre il fratello Paolo ha il 10,8% e Laura Paolucci il 5%. Procacci nella relazione sottolinea infine a proposito dell’anno in corso che la sua azienda ha in distribuzione altri quattro film di terzi e che lo scorso 5 marzo sono stati assegnati i contributi pubblici maturati nel 2020.
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