Rinnovo Patente? Facile ed Economico

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“È del tutto inaccettabile che il governo sia entrato a gamba tesa in queste dinamiche, perseguendo un disegno di puro potere”

“In questi mesi il governo Meloni si è occupato di banche nel modo peggiore possibile. Non si è interessato del credito alle piccole imprese, che negli ultimi tre anni è crollato del 21 per cento. Non ha affrontato il problema dei risparmi degli italiani, che solo in minima parte vanno a finanziare l’economia reale del nostro Paese. E ha fatto finta di voler tassare gli extra profitti delle banche, mettendo in scena ripetutamente una pantomima finita regolarmente nel nulla”. Lo afferma ad Affaritaliani il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Partito Democratico, parlando del risiko bancario e dell’azione del governo. Misiani, solo pochi giorni fa, è stato uno dei protagonisti de La Piazza, la kermesse di Affaritaliani che si è tenuta a Ceglie Messapica (Brindisi).
 
“In compenso, il governo di destra si è interessato – eccome – del risiko bancario, scegliendo in modo opaco e arbitrario quali operazioni favorire e quali contrastare. Cambiando la normativa in modo da ostacolare la presentazione di liste da parte dei CdA, in ossequio ai desiderata di una delle parti in causa. Imponendo una golden power assurda e sproporzionata contro UniCredit, per Mps bloccare l’offerta pubblica di scambio verso BPM, banca che sta particolarmente a cuore alla Lega. Disinteressandosi, viceversa, della sorte dell’offerta di UniCredit verso la banca tedesca Commerzbank, alla faccia della retorica sovranista. E favorendo con ogni mezzo l’offerta pubblica di MPS verso Mediobanca – il cui obiettivo finale è il controllo di Generali – a partire dalla cessione dell’ultima tranche del Monte (oggetto di una inchiesta della magistratura che è necessario faccia piena luce sulla vicenda), dalla spinta verso l’operazione del MEF nella sua qualità di principale azionista della banca senese, e dal ruolo (anch’esso controverso) di alcune casse previdenziali private che in questi mesi hanno acquistato molte azioni di Mediobanca”, sottolinea l’esponente Dem.

“Siamo in presenza del più importante processo di riorganizzazione della finanza italiana degli ultimi trent’anni. Un fatto enorme, che sta passando nell’indifferenza dei più. È assolutamente legittimo, naturalmente, che i soggetti privati protagonisti di queste operazioni perseguano i propri obiettivi, cercando di convincere il mercato della validità delle proprie iniziative. È del tutto inaccettabile, invece, che il governo sia entrato a gamba tesa in queste dinamiche, perseguendo un disegno di puro potere, che nulla ha a che fare con ciò che serve realmente a questo Paese: un sistema finanziario forte, competitivo e capace di fare al meglio la propria parte al servizio delle famiglie e delle imprese italiane”, conclude Misiani.

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