Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico

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                <em>Da Alessandra Ribaldone, Fondazione Italo Bolano</em>

Dare voce all’Arte: questo l’intendimento dell’Open Air Museum Italo Bolano da oltre 60 anni, da quando il suo fondatore, giovane artista nato, cresciuto e vissuto in quest’Isola, a volte troppo stretta, decise di aprire il primo International Art Center in una Valle alla periferia del capoluogo ma “distante ben due chilometri dal centro di Portoferraio” come ebbero a dire i maggiorenti dell’epoca…
Nessuno avrebbe scommesso che quella vigna abbandonata per la crisi dell’agricoltura del dopoguerra avrebbe prodotto un Giardino dell’Arte, rigoglioso di alberi, arbusti mediterranei oggi colonizzati da popolazioni di uccelli, sede delle opere policrome e vibranti di luce mediterranea del suo Fondatore.
Oggi più che mai l’Open Air Museo, nato dall’amore sconfinato di Bolano per la sua terra, è “un luogo dove artisti e pubblico possono incontrarsi, discutere e lavorare, dove tutti possono organizzare manifestazioni culturali, comprese quelle teatrali. Un luogo inoltre dove l’uomo, avendo conosciuto i suoi limiti, cerca l’incontro con i suoi simili e meditando sulla natura e sull’arte, può iniziarsi alla conoscenza. I.B.1969”.
Questo recitano le parole stilate dalla mano dell’artista sulla lastra ceramica ubicata accanto alla porta della Galleria. Questa la “mission” che si è data la Fondazione costituita l’indomani della partenza del Maestro per garantire continuità al luogo su questa Isola che tanto ha da dare ad abitanti e turisti, ricca di archeologia, di storia, di miniere, di bellezze naturali, di tradizioni, di ricordi ma non solo. Ricordiamoci che c’è anche l’Arte, e intendiamo non solo l’Arte figurativa ma anche la Poesia, il Teatro, la Musica, il Cinema, la Danza e “tutte le espressioni che caratterizzano le attività umane come riprova o esaltazione del suo talento inventivo e della sua capacità espressiva”.
Non dimentichiamoci dell’Arte, perché un mondo senza Arte è un mondo molto povero…

Una quarantina di eventi pomeridiani e serali, tra mostre, conferenze, presentazioni, concerti, teatro, laboratori di teatro, incontri sul benessere psicofisico e poi laboratori di ceramica, pittura, scultura e di altre arti, performance, dibattiti e molto altro, con la partecipazione di centinaia di grandi e piccini : questo il primo bilancio dell’attività culturale svolta nell’estate appena trascorsa al Museo Open Air Italo Balano. Un bilancio completo sarà a breve pubblicato sul sito www.italobolano.com

Nell’estate appena trascorsa si sono consolidate le collaborazioni con altri gruppi culturali e associazioni, che all’Open Air Mseum hanno trovato un luogo dove proseguire la loro attività in un ambiente coinvolgente e collaborativo.
L’Università del Tempo Libero, la storica associazione che fa cultura tutto l’anno, ha qui organizzato quattro serate della Poesia, che hanno dato voce a poeti elbani e no per celebrare la bellezza, l’Isola, i sentimenti umani e l’amore, l’unico che può, in qualche modo, esorcizzare la violenza che pervade la nostra epoca.
E poi si è parlato di letteratura, di rimedi naturali, perfino del fine vita; con l’UTL abbiamo celebrato il compleanno di Napoleone con un suggestivo colloquio tra Isabella Zolfino e Sua Maestà l’Imperatore e molto altro.
Con le Tisane anche quest’anno si è celebrato il teatro, ufficialmente intitolato a Mario Luzi, nel ventennale della sua scomparsa. Davanti ad una platea di oltre 170 persone otto coraggiose attrici si sono esibite in una commedia brillante, Otto donne e un mistero mirabilmente dirette da Fabio Punis e per il terzo anno consecutivo hanno riscosso un esaltante successo. Già pervengono richieste per un nuovo spettacolo il prossimo anno…
Ma le Tisane non si sono fermate qui e ci hanno incantato con una coreografica rappresentazione di Diamanti all’Inferno, l’immortale poesia di Dante ambientata nell’atmosfera suggestiva della notte illuminata ad arte dai vetri policromi di Bolano e da luci fiammeggianti tra la vegetazione.

E come non ricordare il prezioso film d’autore che ha fatto rivivere il mistero della fine del grande Vincent Van Gogh attraverso 60.000 animazioni create da oltre 100 artisti.
Abbiamo esplorato mondi lontani, boschi sacri e ci siamo immersi nell’essenza del Reiki con Nicoletta Retico e Marco Guerrieri.
Anche quest’anno abbiamo celebrato l’acqua e l’importanza del Mare con Aquamour, con Barbara Albasio e Stéphane Madelin, con l’artista Roberto Ghezzi e con i Messaggeri del Mare.

L’Arte Contemporanea è stata celebrata attraverso l’incontro tra la Direttrice artistica Erica Romano a colloquio con Silvia Bellotti e Angel Garcia, importanti curatori di spazi d’Arte in Toscana.
Il Museo ha ospitato in residenza Andisheh Bagherzadeh, artista iraniano residente da molti anni in Italia, nell’ambito del Bando di Toscanaincontemporanea2025 della Regione Toscana – GiovaniSì vinto dalla Fondazione anche quest’anno.
Non riusciamo a nominare tutti coloro che hanno collaborato in vari modi e sicuramente dimenticheremmo qualcuno: la Fondazione ringrazia tutti con grande ammirazione e partecipazione. Ringrazio anche Italo Sapere che con i suoi vini generosamente donati ha allietato i rinfreschi offerti ad ogni evento.

Anche quest’anno, se mai non fosse ancora chiaro, l’Open Air Museo ha dimostrato di essere un ottimo punto di riferimento per la Cultura in molte delle sue accezioni.
Rimane ancora in sospeso il progetto di ristrutturazione urbanistica, quest’anno rappresentato anche in treD attraverso un prezioso plastico, esposto sotto il portico del Museo, che ha atteso tutta l’estate la visita del nostro Sindaco.

Possiamo solo auspicare che la visita dell’Assessore all’edilizia privata Claudia Femia, poco prima della chiusura, sia il prologo all’avvio dell’esame del progetto che giace da tre anni nei cassetti dell’amministrazione comunale.
Chiuso il cancello a forma di fiore del Museo, che riaprirà l’1 maggio 2026, si apre quello decorato con i vetri policromi dell’Open Studio Italo Bolano a Prato, con il primo degli eventi autunno-invernali: la celebrazione della XXI giornata del Contemporaneo voluta da ICOM, l’organizzazione internazionale non governativa leader per i musei e i professionisti museali.

Sabato 4 ottobre dalle ore 18,30 alle ore 19,30 l’Open Studio di Prato presenterà un talk, a cura di Erica Romano, con Andisheh Bagherzadeh che parlerà della ricerca che lo ha portato in estate all’Open Air Museum all’Isola d’Elba attraverso l’esposizione di un’opera che introdurrà il pubblico all’interno della sua pratica e del suo processo creativo.
Perché l’Arte non si ferma, perché “l’Arte è Vita della Vita” (I.B.).

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