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<em>Dall’ufficio stampa Elba Isola Musicale d’Europa</em>
Immancabile ospite del Festival sin dalla prima edizione, Mario Brunello terrà due concerti nell’ambito della 29ª edizione di “Elba Isola Musicale d’Europa”, entrambi previsti a Portoferraio: lunedì 8 settembre il celebre violoncellista suonerà in coppia con il collega di strumento Mauro Valli alla Villa Romana delle Grotte (ore 18.30), proponendo un repertorio esclusivamente bachiano con rielaborazioni per due violoncelli piccoli ispirate alle trascrizioni per tastiera di Gustav Leonhardt. Martedì 9, al Teatro dei Vigilanti “Renato Cioni” (sempre ore 18.30), Brunello avrà invece al suo fianco il pianista lettone Georgijs Osokins, rivelazione della passata edizione di “Elba Isola Musicale d’Europa”. Musiche di Gustav Mahler (“Kindertotenlieder”) e Johannes Brahms (“Vier ernste Gesänge”), oltre ad alcuni pezzi di Arvo Pärt per solo pianoforte.
Lunedì 8 settembre, nella suggestiva cornice della Villa Romana delle Grotte, che offre un panorama unico sulla città di Portoferraio, si ascolteranno do Johannes Sebastian Bach: la Sonata n. 3 BWV 1005 in do maggiore, che porta l’impronta dello stile italiano, con un Adagio denso di mistero, una Fuga monumentale dalla struttura polifonica vertiginosa, un Largo cantabile e un Allegro finale chiaro e scintillante; la Suite n. 5 BWV 1011 in do minore, detta “suite discordable” per l’accordatura abbassata di un tono, con un Preludio in stile ouverture francese (adagio-allegro), seguito da una Allemanda e da una Corrente che evocano la musica di corte, una Sarabanda intensa, due vivaci Gavotte e una Giga dal ritmo puntato e irresistibile; la Partita n. 3 BWV 1006 in mi maggiore, con sette movimenti tra cui il celebre Preludio che Bach stesso riutilizzò in versione orchestrale per alcune Cantate.
Martedì 9, Brunello e Osokins proporranno insieme: i “Kindertotenlieder” (“Canti per bambini morti”) di Gustav Mahler, cinque brani ispirati alla poesia di Friedrich Rückert e originariamente composti per voce e orchestra, nei quali si ascolta la trasformazione di un dolore indicibile in un percorso verso la serenità, con un finale che si apre alla luce; i “Vier ernste Gesänge” (“Quattro canti seri”) op. 121 di Johannes Brahms, anch’essi nati per voce e pianoforte, ma proposti nell’occasione da Brunello in una trascrizione in cui il violoncello traduce in puro suono i testi tratti dalla Bibbia di Lutero, pagine che, pur affrontando la fragilità umana, trovano nella musica un respiro di fiducia e pace.
Tra queste composizioni cariche di tensione emotiva si inseriscono tre lavori di Arvo Pärt, per un tributo al novantesimo compleanno del celebre compositore estone. La sospensione limpida di “Für Alina”, la grazia neoclassica della Partita op. 2 e il respiro profondo di “Lamentate”, ispirato a un’opera di Anish Kapoor, invitano a una riflessione sulla fragilità e la forza della vita, attraverso il pianoforte di Osokins.
Mario Brunello è uno dei più completi e carismatici musicisti italiani della sua generazione. Solista, direttore d’orchestra, camerista e pioniere nell’esplorazione di nuove sonorità con il violoncello piccolo, è stato il primo europeo a vincere il Concorso Čajkovskij di Mosca nel 1986. Da allora, ha intrapreso una carriera internazionale che coniuga virtuosismo, profondità interpretativa e una costante ricerca di nuovi percorsi artistici.
Ha collaborato con direttori del calibro di Antonio Pappano, Valery Gergiev, Myung-Whun Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Riccardo Chailly e Claudio Abbado, esibendosi con alcune tra le orchestre più prestigiose al mondo, come London Symphony, London Philharmonic, Philadelphia Orchestra, San Francisco Symphony, NHK di Tokyo, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestre Philharmonique de Radio France, Filarmonica della Scala, Filarmonica di Monaco e Venice Baroque Orchestra.
Suona un prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento e, da diversi anni, ha affiancato ad esso il violoncello piccolo a quattro corde. Questo strumento, molto utilizzato in epoca barocca (e da Bach in numerose cantate), ha ispirato Brunello ad approfondire il repertorio violinistico antico con una nuova prospettiva timbrica e interpretativa. Per Arcana/Outhere Brunello ha realizzato una trilogia discografica dedicata a Bach; nel 2024 è uscito un album dedicato alle Sonate per violoncello solo di Mieczysław Weinberg, che ha ottenuto recensioni entusiastiche.
Mauro Valli si inserisce nella grande tradizione violoncellistica italiana che ha in Camillo Oblach uno dei suoi capostipiti. Da oltre trent’anni si dedica principalmente alla musica antica, collaborando con alcuni tra i più autorevoli specialisti del settore. È stato membro fondatore dell’Accademia Bizantina, contribuendo in modo decisivo al suo successo internazionale durante i vent’anni di attività con l’ensemble.
Attualmente è primo violoncello e solista de I Barocchisti di Lugano e del Complesso Barocco diretto da Alan Curtis. Collabora regolarmente con Diego Fasolis, direttore dei Barocchisti e del Coro della Radiotelevisione Svizzera, e con il flautista Maurice Steger, tra i più brillanti virtuosi del flauto dolce a livello mondiale. Tra i suoi lavori più recenti spicca l’incisione delle Sei Canzoni di Angelo Berardi, realizzata insieme a interpreti d’eccezione come Sergio Ciomei, Vanni Moretto, Margret Koell e Giangiacomo Pinardi. Oltre che al violoncello barocco, Mauro Valli si dedica anche ad altri strumenti storici; in particolare utilizza spesso un violoncello piccolo a cinque corde, strumento caduto in disuso nell’Ottocento.
Il pianista lettone Georgijs Osokins si è fatto conoscere a livello internazionale a soli 19 anni, quando ha partecipato al 17° Concorso Pianistico Internazionale Chopin, conquistando il pubblico e la critica, che ha definito le sue interpretazioni “rivoluzionarie”, “straordinarie” e “imprevedibili”. Da allora si è esibito in prestigiose sale e festival internazionali.
Nel maggio 2025 ha firmato un contratto in esclusiva con Deutsche Grammophon, diventando il primo pianista baltico rappresentato dall’etichetta. Negli ultimi anni ha collaborato con importanti orchestre, tra cui la Israel Philharmonic e l’Orchestre Philharmonique de Monte Carlo diretta da Mirga Gražinytė-Tyla. Con la Kremerata Baltica di Gidon Kremer ha effettuato una tournée in Asia, toccando le principali sale concertistiche di Corea del Sud, Cina e Taiwan. Collabora regolarmente con Gidon Kremer, con tournée in Europa, Regno Unito, Stati Uniti e Asia.
Nel settembre 2025 è in uscita per Deutsche Grammophon l’album For Arvo, con l’integrale delle opere pianistiche di Arvo Pärt, in omaggio ai 90 anni del compositore.
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