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Il caso delle chat tra Raul Bova e Martina Ceretti, finite nelle mani di Fabrizio Corona, si complica con la confessione di Federico Monzino. L’uomo avrebbe accettato mille euro e un contatto per droga in cambio degli audio, aprendo un nuovo filone di indagine che coinvolge la Polizia Postale e possibili forniture di cocaina.
Caso Bova, Monzino confessa: da Corona mille euro e contatti per cocaina in cambio degli audio segreti
Svolta nel caso delle chat private tra Raul Bova e Martina Ceretti. Federico Monzino, fino a poco tempo fa protagonista di negazioni, avrebbe ammesso agli investigatori di aver ricevuto mille euro in contanti da Fabrizio Corona, oltre al numero di un pusher di cocaina, in cambio degli audio riservati. Quel materiale è poi finito nel programma online “Falsissimo”, scatenando scandalo e polemiche.
Dalla negazione alla confessione: cosa ha rivelato Monzino
Monzino, amico stretto di Martina Ceretti, aveva sempre sostenuto di aver ceduto le chat esclusivamente per “promuovere” l’immagine della modella 23enne. Tuttavia, sotto pressione dopo il sequestro del suo smartphone, ha cambiato versione durante l’interrogatorio con la Polizia Postale, confessando l’esistenza di un accordo economico e lo scambio di contatti per la droga. Questo ha spalancato le porte a un nuovo filone investigativo che potrebbe coinvolgere direttamente Corona.
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Le indagini della Polizia Postale
Gli agenti della Polizia Postale stanno ora approfondendo il ruolo di Corona nella vicenda, cercando di capire se la fornitura di droga a Monzino sia avvenuta tramite un pusher collegato all’ex re dei paparazzi. Il materiale sequestrato comprende chat e messaggi che confermano una trattativa intensa fra le parti, con la presenza di un contatto telefonico che sembra riconducibile a un prestanome.
Il ricatto e le reazioni di Raul Bova
Fra l’11 e il 12 luglio, Monzino — indicato come “anonimo” dalla Polizia — ha contattato Raul Bova da un numero spagnolo sospetto, inviando messaggi dai toni minacciosi. Pur consapevole del materiale compromettente, l’attore ha mantenuto la calma, negando che la vicenda potesse creare problemi significativi alla sua immagine, tanto che ha chiuso la comunicazione. Nonostante ciò, Bova ha denunciato l’episodio, scatenando l’apertura delle indagini.
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