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Borsa, Europa positiva nel giorno dell’inflazione Usa
Piazza Affari rallenta e al parziale di metà seduta l’indice Ftse Mib registra -0,09% a quota 40.151. I mercati reagiscono tiepidamente e con prudenza alle minacce sui dazi del presidente Donald Trump (tariffe del 30% a Messico e Ue a partire dal primo di agosto), in attesa dei dati odierni sull’inflazione Usa. A Milano in rialzo i tecnologici con Stm +1,23%, in scia alla notizia che Nvidia ha intenzione di riprendere le vendite del suo acceleratore di intelligenza artificiale H20 in Cina. Avanza l’automotive con Stellantis +2,28%, Pirelli +1,11. In luce Prysmian +1,87%.
Occhi sempre puntati sul risiko bancario dopo che ieri il Governo è stato tirato in ballo per il suo ‘attivismo’ sia nell’ops Unicredit–Banco Bpm sia nell’offerta di banca Monte Paschi– Mediobanca. Nella ‘valutazione preliminare’ della Commissione Ue, appena resa nota, si contesta l’uso del golden power da parte dal governo nei confronti della fusione tra Unicredit e Banco Bpm e “si invita l’Italia a presentare le sue osservazioni in merito entro 20 giorni lavorativi dal ricevimento della presente lettera”.
La Commissione europea e’ dunque giunta alla conclusione preliminare che il Dpcm dello scorso aprile sull’esercizio della golden power nell’Ops di Unicredit su Banco Bpm, “nella sua forma attuale, è incompatibile con l’articolo 21 del Regolamento Concentrazioni”.
Al momento Piazza Gae Aulenti cede lo 0,67%, Banco Bpm -1,22%, Mps sale dello 0,27% Intesa -0,2%, Piazzetta Cuccia +0,68%. Maglia nera a Leonardo -2,26%. Al termine del suo incontro con l’omologo statunitense, Pete Hegseth, il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha lanciato un appello agli europei affinchè si preparino a investire nei sistemi di difesa statunitensi per aiutare Kiev contro la Russia. Nelle telecomunicazioni Tim -1,36%.
Quanto all’obbligazionario, lo spread tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi è stabile a 88 punti. Il rendimento del decennale è al 3,56%. Sul fronte valutario, l’euro viaggia in lieve rialzo sul dollaro in attesa di sviluppi nelle trattative commerciali dopo che il presidente degli Stati Uniti Trump ha annunciato una tariffa del 30% sulle importazioni dall’Unione Europea e dal Messico, in vigore dal primo agosto.
Sul fronte valutario sono tempi duri per gli americani che devono andare all’estero e per le multinazionali a stelle e strisce. Quest’anno il valore del dollaro statunitense ha registrato il suo peggior primo semestre degli ultimi 50 anni. Il biglietto verde è crollato del 13% rispetto all’euro e del 6% rispetto allo yen giapponese, tutto il contrario dell’anno scorso quando il dollaro forte aveva aumentato potere d’acquisto degli americani. Intanto il Bitcoin ha aggiornato il suo record a 120.000 dollari. La moneta unica passa di mano a 1,1672 dollari (+0,06%) e 172,67 yen (+0,21%). Dollaro/yen a 147,92 (+0,14%).
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